SAI COSA MI SEMBRANO?

Quelli che al risultato del referendum inglese stanno reagendo in maniera isterica.
Quelli che profetizzano (augurano?) sfracelli economici e sociali.
Quelli che fanno del sarcasmo su immaturità/ignoranza/vecchiaia/dabbenaggine/allocchitudine dei votanti.
Quelli che lanciano insulti come pallottole – sperando che il nemico venga colpito al cuore.
Quelli che si sono fatti cogliere da furibondi attacchi di ulcera e ci stanno sputando addosso tutto l’acido in eccesso.
Quelli. Sai cosa mi sembrano? Mi sembrano quei bambini ancora nella fase del pensiero magico con cui gli adulti accettano di giocare a carte ma poi non li lasciano vincere e allora buttano via rabbiosamente le carte e gridano isterici “con te non gioco più”. Identici.

Aggiungo che un parlamento europeo che dedica una standing ovation all’organizzatore e finanziatore della strage alle Olimpiadi di Monaco, dittatore corrotto, diffusore di odio e mandante di terrorismo, merita di essere fatto affogare in un letamaio. Già solo per questo.

Poi c’è tutto il resto, per il quale dubito che basterebbero tutti i letamai del pianeta. E visto che sei arrivato fin qui vai a leggere anche questo. E se non hai tempo o voglia di leggerlo tutto, ti metto io qui il passo a mio avviso più importante:

E però dicono di restare attaccati all’ideale europeo che è buono, e magari, come Saviano, si rifanno all’ideale di Spinelli e del suo manifesto di Ventotene. Be’, vi invito a leggerlo (lo trovate qui http://novara.anpi.it/attivita/2015/manifesto%20di%20ventotene.pdf ). se non avete pazienza, vi suggerisco di leggere solo l’ultima parte. Vi troverete frasi come questa: “[Il partito rivoluzionario europeo] attinge la visione e la sicurezza di quel che va fatto, non da una preventiva consacrazione da parte della ancora inesistente volontà popolare, ma nella sua coscienza di rappresentare le esigenze profonde della società moderna. Dà in tal modo le prime direttive del nuovo ordine, la prima disciplina sociale alle nuove masse. Attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo stato e attorno ad esso la nuova democrazia.” Insomma, l’europeismo nasce stalinista e totalitario, con la pretesa di “dirigere le masse”, che è rimasta agli euro-burocrati di oggi, privi di rappresentanza democratica e totalmente autoreferenziali. Nasce esplicitamente contro i popoli e le culture nazionali, giudicate reazionarie e fascisteggianti. L’unione europea si fonda su un’ideologia di disprezzo per i concreti cittadini europei e le loro culture, su un ennesimo utopismo della rifondazione per via politica dell’uomo nuovo, che nel caso europeo recente porta a un tacito ma effettivo tentativo di rimescolamento demografico per depotenziare le culture tradizionali.

Già: chissà se tutti i soloni che nominano Spinelli a ogni piè sospinto, hanno mai avuto l’idea di leggerlo.

barbara

Una risposta

  1. Mentre stavo cercando un video per capire meglio la situazione del Brexit, ho trovato questo che ti potrebbe interessare(forse un po’ OT, ma neanche tanto):

    Nulla di inaudito, conclusioni a cui si può giungere con un po’ di buon senso, ma un conto è sentirle sulla bocca di Salvini, della Meloni, o in un congresso di neo-nazi, altro conto è sentire un discorso del genere in una celebre università, che non credo sia tacciabile di razzismo o simpatie neonaziste (Douglas Murray non lo conosco, non ho la più pallida idea se sia un razzista o no)

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    • Possono non piacere – e di fatto non piacciono – altre cose che dicono Salvini o la Meloni, ma se si guarda al fenomeno dell’immigrazione senza fette di prosciutto sugli occhi e senza ridicoli buonismi, quello che dicono loro non si può non condividere. Murray, certo, lo dice in maniera molto più raffinata.

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      • Anche le cause più giuste e ovvie hanno bisogno di essere rappresentate da persone degne, a dei politici con una storia di conclamata cialtroneria non gli si può dare credito!

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        • Diciamo piuttosto che si tende a non dare credito, e non so fino a che punto sia giusto: se io dico che tu sei un ladro, è più importante verificare se lo sei o no, o se io pago o non pago le tasse e magari sputo addosso ai negri?

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        • L’esempio che hai fatto non è molto calzante.
          Mettiamola così, saliresti su una nave da crociera con Schettino al comando dell’equipaggio? Affideresti i tuoi risparmi a Bernard Madoff?

          Così, tornando più in tema, cosa penseresti di uno che fino a poco più si un anno fa si vantava di aver trasformato Londra in un “emirato arabo”( http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201502271230166490&chkAgenzie=ITALIAOGGI ) e di essere favorevole all’immigrazione ( http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/immigration/10404421/Boris-I-am-the-only-British-politician-who-will-admit-to-being-pro-immigration.html ) mentre oggi, per puro opportunismo, fa dichiarazioni contro l’immigrazione ?

          Le persone possono anche cambiare idea, ma quando il cambio di idee avviene troppo in fretta, e senza un motivo valido(che non sia solamente vincere le elezioni), la cosa puzza…

          A un politico non è richiesta la santità, però un minimo di coerenza e di serietà sono fondamentali !

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        • Sì, ma si stava parlando di affermazioni riconosciute di buon senso, ma a cui si tende a non prestare attenzione e dare credito per il fatto di provenire da persone di cui, non del tutto senza ragione, non abbiamo stima. Se Schettino mi invita a fare una crociera sulla sua nave ovviamente non ci vado, ma se mi dice che il suo vicino picchia la moglie non posso liquidare la cosa con un’alzata di spalle per il fatto che lui ha sulla coscienza un sacco di morti.

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        • Ah, ok, io intendevo credito ai politici che si propongono come risolutori di un dato problema.
          Se si parla di credito alle parole, anche il più grande bugiardo ogni tanto può dire qualcosa di vero…però anche se si tratta solo di parole, la reputazione conta, che sia giusto o sbagliato, si tende a dare importanza a CHI dice COSA.

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  2. Ma davvero gli inglesi hanno il problema dell’immigrazione? Oddio, sicuramente si, ma dare TUTTA la colpa all’arabo (prima era il negro, oppure l’ebreo) a me fa venire sempre in mente lo splendido inizio de “Il Complotto” di Will Eisner. E’ facile trovare una causa per tutti i mali della societa’ in tempi di crisi, basta sia uno che sta sul cazzo a molti e il gioco e’ fatto.
    E guardate che Farage e Johnson su questo hanno puntato. Su questo e sulla burocrazia europea.
    Che e’ sicuramente un altro problema, ma siamo sicuri che il parlamento inglese sia da meno? E siamo sicuri che Cameron non sia stato un perfetto idiota (no, questa la do per scontata) che ha usato il referendum per fare le scarpe al biondino ciccione (tra l’altro suo compagno di partito)?

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    • Premesso che il tema del post sono le reazioni scomposte e isteriche al voto inglese (del Brexit NON ho parlato e le mie opinioni sul parlamento europeo le ho aggiunte in coda per via di quel paio di cose che ci tenevo a dire), in Inghilterra ci sono almeno un centinaio di corti islamiche che funzionano a pieno ritmo. Ci sono quartieri i cui la polizia non osa entrare. Ci sono video con la polizia in fuga di fronte a orde di immigrati (uno l’ho postato anch’io a suo tempo). Ci sono frequenti manifestazioni di immigrati (FOLLE di immigrati) che invocano la sharia e inneggiano a Hitler. E ci sono gli attentati del 2005, compiuti da immigrati di seconda e terza generazione, mentre a un sondaggio condotto subito dopo il 21% degli immigrati – anche di seconda o terza generazione – ha dichiarato che se fosse a conoscenza di un attentato in preparazione non si sognerebbe mai di informarne le autorità. La risposta alla tua domanda è sì, gli inglesi hanno un ENORME problema dell’immigrazione. Che poi questo abbia o non abbia direttamente a che fare con l’unione europea, che sia o non sia stato strumentalizzato, è cosa su cui si può anche discutere, ma negare che il problema ci sia, questo no, non si può.

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      • Io però non ho capito bene in cosa consiste il problema degli immigrati in GB. Le corti islamiche le hanno integrate nel loro sistema giudiziario e i quartieri a governo sharia sono accettati come cosa normali. Blog e profili musulmani vagheggiano la GB come la loro terra promessa, perché li possono tranquillamente vivere secondo i dettami dell’islam più ortodosso. Ora io ho il problema che ignoro l’inglese e quindi non posso informarmi alla fonte, ma non mi pare che i governi inglesi eletti ultimamente abbiano evidenziato simili problemi. Mi sbaglio o sono poco informata io?

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  3. Il tentativo di rimescolamento demografico è tutt’altro che tacito; lessagi in proposito quello che dice Schäuble-Mengele sulla necessità dei preziosi geni islamici per migliorare la razza e scongiurare i pericoli dell’incesto, a cui sarebbero altrimenti costretti a ricorrere i soli 80 milioni di tedeschi e mezzo miliardo d’europei per accoppiarsi:

    http://www.independent.co.uk/news/world/europe/closing-eu-borders-immigration-will-lead-to-incest-german-finance-minister-warns-a7077696.html

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    • Sì, questa cosa del rischio di incesto se non vengono a salvarci gli islamici (che per inciso hanno pacchi di patologie genetiche dovute all’altissimo tasso di matrimoni tra consanguinei) l’avevo letta. Ma non ne fabbricano più di camicie di forza?

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      • Da ex-biologo mi sembra una cazzata immensa, e siccome da assoluto ateo tendo ad accoppiarmi con qualsiasi femmina mi garbi a prescindere dal credo (vabbe’: vegana no. Grazie, eh?) ci farei la tara, giornalisticamente parlando.

        Anche perche’ -e qua si scateni l’inferno- non e’ che i fondamentalisti ebrei si accoppino con altra gente che non la pensa come loro, eh?
        Insomma: la motivazione religiosa come artefice di segregazione di caratteri recessivi e’ un classico evolutivo da evitare. Sempre.

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        • Gli ebrei sono 14 milioni, gli ortodossi non credo che arrivino alla metà, i fondamentalisti sono una minoranza – non dico sparutissima, ma sparutina sì – degli ortodossi. Ne ho conosciuto uno che ha divorziato dalla moglie che gli aveva fatto cinque figli per l’unico motivo che non voleva saperne di mettersi la parrucca – che oltretutto non è richiesta da nessuna regola del più rigoroso ebraismo ortodosso. Sono delle grandissime teste di cazzo, ma considerando il numero credo che possiamo tranquillamente ignorarli. E comunque non si sposano fra parenti come fanno frequentemente gli islamici – la combinazione più frequente è zio-nipote, giusto per capire da che parte tira il vento.

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        • Non lo so neanch’io. Forse per un esasperato concetto di endogamia che più siamo endo e più andiamo sul sicuro, nel senso che fra di noi ci conosciamo bene e non rischiamo sorprese. O per mantenere in famiglia patrimoni. Boh.

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        • Per i regnanti credo che il discorso sia più complesso: c’era la necessità di rafforzare alleanze, o crearle per porre fine a una guerra o per scongiurarne una paventata, e c’era l’impensabilità di matrimoni con persone che non avessero un grado di nobiltà se non identico, almeno il più possibile vicino al proprio. E non essendoci miliardi di soggetti disponibili, dopo un paio di giri si ritrovavano più o meno tutti imparentati. E infatti era molto più alta che nella popolazione normale la percentuale di pazzi e di emofiliaci o con altre tare genetiche.
          Quando sono andata a insegnare in Alto Adige c’era un paese sulla montagna fondato nel XIV secolo da un centinaio di famiglie, in cui fino a un decennio massimo due prima, nessuno si era mai sposato con qualcuno di altri paesi. Beh, quando ci arrivavano le nuove prime, quelli di quel paese lì li si individuava in tre secondi. C’era poi un altro paese in fondo alla valle, in cui c’erano delle miniere di rame, ora non più attive. A lavorarci arrivavano uomini da tutta Europa; poi qualcuno dopo un po’ se ne tornava ai Paesi d’origine, altri si accasavano lì. Ma anche fra quelli che se ne andavano c’era chi aveva provveduto prima a seminare qualche figlio. Anche quelli originari di quel paese lì si individuavano facilmente.
          Tornando agli islamici, comunque, credo ci sia proprio un fattore culturale – non so se e quanto determinato dalla religione – che induce a combinare i matrimoni in famiglia anche quando non ci sono beni di sorta da spartire o conservare, vedi questo https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2013/09/22/questa-e-la-storia-di-mohammed-al-farra/

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    • Un nazista al contrario. Nel senso che i nazi volevano solo geni teutoni (ovvero biondi con gli occhi azzurri, alti, dolicocefali ecc ecc… quando Hitler era basso, con i capelli castani – gli occhi non ho mai capito di che colore erano, nei ritratti sono azzurri, ma secondo un documentario erano castani -, brachicefalo ecc ecc…, in parole povere un alpino), mentre questi vogliono solo gente mischiata. Se un tedesco si innamora di una tedesca allora è perchè è ‘rassista’ ed allora va messo alla gogna mediatica, in barba alla privacy.

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  4. era ora che qualcuno chiedesse di leggere quel manifesto invece di citarlo e basta,che di cagate(scusa nn trovavo un sinonimo valido) ne contiene a pacchi.
    preciso,io sono europeista,ma…un’europa senza europei che europa è?

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      • perchè leggere quando è pieno di anime pie totalmente disinteressate che riassumono e condensano in comodi slogan per loro?
        Noi coglioni leggiamo cazzate chilometriche per poter dire che sono cazzate chilometriche con cognizione di causa.
        -ECCO!! CAUSA!!HAI VISTO!!SEI DEDITO A UNA CAUSA!!SEI DI PARTE,FALSO,GIUDA!!(che guarda caso era Ebreo)
        NON CI SI PUO’ FIDARE DI TE!-

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        • Embè, dire che Israele si deve ritirare perché lo dice la risoluzione Onu è sicuramente molto più facile e comodo che leggersi tutta la risoluzione – possibilmente nell’originale inglese in modo che non ci siano malintesi sulle preposizioni – e prendere conoscenza di cosa realmente dice, e magari anche informarsi sui vari capitoli delle risoluzioni, sapere in base a quale capitolo quella è stata approvata, e che cosa comporta l’essere stata approvata in base a quel capitolo invece che a quell’altro…

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