HO LETTO UN ALTRO LIBRO ANCORA

Che si intitola Il bambino con la fionda e il bambino racconta in prima persona tutta la storia e l’occupazione tedesca e il ghetto e l’inizio delle deportazioni e la mamma che quando tocca a loro gli dice ascoltami bene, quando te lo dico corri fuori dalla fila ed entra nella finestra che vedi aperta e aspettami qui fino alla fine della guerra e così fa lui e poi racconta di tutto quello che succede, la miseria, la fame, la gente che muore come mosche e i tedeschi che ammazzano anche solo per divertimento, e il mercato nero per poter mangiare e le uccisioni che toccano sul posto a chi viene beccato e poi c’è anche una strana storia di una pistola nascosta e poi recuperata che non si capisce che funzione abbia dal momento che non viene mai usata perché tanto lui ha la sua fionda con la quale è convinto di poter abbattere un sacco di tedeschi e il ghetto che continua a svuotarsi per via delle continue deportazioni e poi la rivolta e i tedeschi che attaccano coi lanciafiamme e poi li stanano e li fanno fuori uno per uno e le occasioni che gli offrono per scappare e mettersi in salvo ma lui le rifiuta tutte perché deve aspettare lì la mamma che se no quando torna come fa a trovarlo e insomma sarebbe un libro bello davvero se non fosse che poi arriva l’ultima pagina in cui i tedeschi stanno completando la liquidazione del ghetto e lui si trova con due (mi sembra) amici e arrivano i tedeschi e prima ammazzano uno e poi ammazzano l’altro e poi ammazzano anche lui e lui vede venirgli incontro la mamma e le dice finalmente sei arrivata ma perché non sei venuta prima il che ti costringe a dire ma che razza di cagata.

barbara

    • C’è per esempio un libro come Amabili resti, tutto narrato in prima persona dalla protagonista, che inizia, dalla prima riga, col racconto di come è stata rapita e violentata e ammazzata. Cioè, dalla prima riga tu sai che è un libro di fantasia – fin troppo realistico, purtroppo, ma comunque di fantasia – e va bene così. Ma un libro che si presenta come realistico dalla prima alla penultima pagina e poi all’ultima scopri che quello che racconta è un morto, è una mastodontica porcata.

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