STO IMPARANDO

A fare la spesa mi accompagna regolarmente la mia badante a ore, dato che non posso chinarmi, non posso sollevare e portare pesi, non posso fare sforzi di alcun genere. A volte però capita che in un giorno in cui lei non c’è ho bisogno di una o due cose leggere: un cespo di insalata, due pomodori, il burro, il latte. Il latte, ecco: le altre cose sono tutte raggiungibili, il latte no. Quello che prendo io, ossia il più economico, che è anche quello che viene da più lontano cioè dall’Austria, sta al piano terra, a dieci centimetri dal pavimento, e non lo posso prendere, quindi bisogna che fermi il primo che passa e gli chieda il favore di prendermelo. Ecco, la cosa che sto faticosamente imparando è questa: chiedere aiuto. Non l’ho mai fatto. Non sono mai stata capace di farlo. A causa di questa mia incapacità mi sono trovata in situazioni a volte anche abbastanza drammatiche. In molte cose me la so cavare benissimo da sola, dal cambiare una presa di corrente al ricaricare la batteria dell’auto, ma in tutte no, naturalmente. E in quelle che no, se non capitava per caso qualcuno a offrirmi aiuto spontaneamente, non ne uscivo. Adesso, che la situazione di avere bisogno di aiuto è così frequente, mi sono dovuta decidere a imparare. Le prime volte balbettavo, il che mi metteva ancora di più in imbarazzo, a volte ero costretta a ripetere perché farfugliavo così penosamente che quello che usciva dalla mia bocca era proprio incomprensibile. Ma pian piano sto imparando. Adesso riesco quasi sempre a dirlo tutto di fila “mi scusi, per favore, mi potrebbe prendere quel cartone di latte lì?” Il busto è ben visibile, non ho bisogno di spiegare perché non lo faccio da sola. Poi c’è che a volte ho l’impressione che un sacco di persone abbiano una tale voglia di gentilezza da essere grati non solo quando la ricevono, ma addirittura quando viene loro offerta l’opportunità di darla.
Vabbè, con tutto sto gran guaio – che poi mi è venuto in mente che è stato qui che ho mandato a puttane la vertebra. Poi l’ultimo giorno in Israele abbiamo piantato un alberello (uno ciascuno, cioè) in una foresta del KKL e non potendomi inginocchiare per via delle ginocchia distrutte dall’incidente sono stata lì un tempo infinito (il terreno era scosceso e sassoso) a picconare tutta curva in avanti, e lì le ho dato il colpo di grazia. A questo punto bastava soffiarci sopra perché andasse in due pezzi, e così è stato – con tutto sto gran guaio, dicevo, che oltre a tutto il resto mi costerà sicuramente anche il viaggio in Israele di settembre, almeno una cosa buona è venuta. Poi mi resta da capire perché sessanta giorni di busto mi abbiano portato via sei chili senza che abbia fatto niente per perderli, in aggiunta ai nove chili persi nei quattordici mesi precedenti, senza che abbia fatto niente per perdere neanche quelli, ma questa è un’altra storia.

barbara

Una risposta

  1. Picconare non è niente, ma quella faccia di tolla che alle tue spalle ha soffiato dando il colpo di grazia alla tua povera vertebra…un criminale da ergastolo più 31 anni. Ecco

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        • Non è una gran ginnastica: la quasi totalità del mio tempo la passo al computer, quando mi sento bene, e a letto, quando mi sento male (piuttosto spesso). Poi se tagliando l’insalata mi cade per terra una foglia, la tiro su coi piedi. Cercando di fare meno sforzi possibili perché gli sforzi mi sono vietati, anche se, vivendo sola, non posso evitarli del tutto. Poi ci sono altre cose che non posso tirare su coi piedi e allora restano per terra. E poi ci sono gli altri nove chili persi prima dell’incidente, altrettanto inspiegabili.

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  2. L’ ultimo mio calo..meno 9kg..contento ” per le magagne..”.ipertensione, rachide…cuore..Poi alcuni ripresi.
    In un periodo..da KO ancora di più.Mi stavano certi pantaloni – 13cm giro vita.
    Eppure..mi sembrava di mangiare.

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        • Sicuramente ho perso massa muscolare, ma non sei chili in sessanta giorni. Soprattutto considerando che vivo sola e ci sono in ogni caso un sacco di cose che devo per forza fare: tirare su è giù le tapparelle che sono vecchissime e il tirchissimo padrone di casa non le cambia, per cui è come tirare su un secchio dal pozzo con la carrucola. Sono diventata bravissima a raccgliere da terra di tutto coi piedi, ma poi devo tirare su il piede fino alla mano, e tutti i muscoli lavorano. e cambiare la lampadina che si è fulminata (infilare un piede sotto lo sgabello – quello da cui sono caduta a fine febbraio – sollevarlo fino alla mano, portarlo fin sotto il lampadario, reinfilargli dentro il piede per rimetterlo per terra…) E devo cucinare e portare cose di qua e d là, e ho sempre camminato almeno un po’. Insomma, l’apparato muscolare è notevolmente infiacchito e budinoso, ma non azzerato. E poi restano gli altri nove chili, persi molto più lentamente, ma sempre senza alcun motivo apparente.

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  3. Ultim’ora. Stamattina sono andata a ritirare il referto di una risonanza alla schiena. Viaggio di una trentina di chilometri costato €82.30. Perché il treno era in ritardo e ho perso la coincidenza e quello successivo era due ore dopo, e quindi ci sono dovuta andare in taxi. E gran culo che al ritorno nel primo tratto non è passato il controllore, perché in tal caso oltre al supplemento intercity e alla prenotazione, che avrei fatto in stazione se la biglietteria fosse stata aperta, ma non lo era, avrei dovuto pagare anche otto euro di supplemento per il biglietto fatto in treno, arrivando così quasi a cento. Ma non era del viaggio che volevo parlare. Il referto mi racconta che all’ernia, alla protrusione e all’artrosi si è aggiunta una nuova protrusione sulla vertebra fratturata e una nuova ernia, in una vertebra vicina, ed evidentemente il fattaccio si deve essere verificato in occasione della caduta. In compenso dice anche che la frattura è in “avanzata evoluzione processo riparativo e minime aree di edema della spongiosa ossea”. Ecco. Perché noi ragazze dei primi anni Cinquanta siamo giovani e forti e ci ripariamo in un batter d’occhio.

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      • Barbara…hai nuovamente vissuto una situazione fantoziana..specialmente per gli intoppi..treno….
        La RMN…ci dà un quadro completo ed approfondito della situazione. Hai fatto bene a farla. Gli RX non sono altamente descrittivi. Con i vari blocchi..” sofferenze discali..artrosi.Scoliosi.” La RMN..eseguita..22gg dopo..il fattaccio..situazione
        piu’ tragica..e..2 ernie discali..1voluminosa..l’ altra piu’ piccola..e 3protrusioni sulle altre 3. Basta..il rachide lombare..non ha altre vertebre.E..il crollo D12-D11
        con frattura.Che era il problema fresco.
        Dopo 2..(?)aa..trauma diverso..” eseguo gli RX”…la Dott. non referta..quell’ esame!
        Il mio medico..insieme al fisioterapista..scrutano le immagini.
        Sarà…potrebbe essere…etcL’ osteoporosi si vede.. Non ero in grado di stare sdraiato per fare la fisioterapia. Dissi al mio medico…facciamo l’ RMN..” pensando alla radiologa..che mi disse stia molto attento, ha un rachide ad alto rischio”…perlomeno vediamo cos’ è.
        Nelle strutture pubbliche…tempi lunghi.Stanco di situazioni fantoziane!
        La eseguì in una struttura privata! Il medico che la refertò..lo conoscevo indirettamente per rapporti di lavoro. Di nuovo..ernia discale D9-D 10…Anche cifosi dorsale.
        Così..seppì cos’era. Ma per la fisioterapia ..solo la medicale..Dopo 45gg fui in grado di potere stare supino per la ginnastica.
        Anche..quelli del fine aa 40…non scherziamo!
        ..Ormai..ieri sera..” ospite di lui/lei..coniugi”: ti vedo bene…Sì la vernice è buona!
        ..

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  4. Ultimissim’ora: a momenti mi fanno secca. Sono sulle righe per attraversare, due passano dritti, la terza – una donna. Siccome non sono razzista mi sembra giusto precisarlo – si ferma, e io comincio ad attraversare. Quello dietro invece di fermarsi a sua volta, senza rallentare di un pelo si sposta accelerando e sorpassa in piena velocità. Credo che questa cosa qui sia da ritiro immediato della patente. In mancanza di un vigile o di un poliziotto sul posto, ritengo che una pallottola nelle gomme possa considerarsi un’alternativa ragionevole.

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  5. Anche a me resta un difficile chiedere aiuto. Credo che sappiamo di dovere contare spesso..molto sù di noi.
    Se costretto…per vari motivi faccio una sorta di ..” via crucis..” varie soste nel percorso.
    Se i bus coincidono..ne approfitto.
    Sul bus..” periodaccio !” una ragazza..alzandosi, venga a sedere. Si vede che qualcosa si leggeva dal viso.
    Per certe prese..allora e adesso mi chino sulle ginocchia…
    Adesso..abbiamo una signora per la pulizia delle scale, meglio per me, lavoro in meno e
    che..doveva essere condiviso..E..ci ho fatto un pensierino interiore in caso di necessità
    per la casa…e così per me.Ha fatto anche la badante..a me piace piu’ ” tata..” Ha 4oaa e
    per il lavoro mi ha detto di essersi fottuta 2 vertebre. Assistenza ad un uomo di 120 kg.

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