SICCOME PER ME LA COSA PIÙ IMPORTANTE È LA VERITÀ

Vedo che su FB sta dilagando ovunque quella volgare, squallida, penosa – absit iniuria verbis – battuta secondo cui il motivo per cui gli arabi sposano delle bambine è che ce l’avrebbero così piccolo da poter godere solo nel minuscolo spazio offerto da una bambina. Avendo una discreta cognizione di causa, spaziando per quattro stati e due continenti, posso affermarlo a chiare lettere: no, gli arabi ce l’hanno assolutamente normale. A volte anche qualcosa di più – esattamente come qualunque altro gruppo etnico. Piuttosto, il fatto che qualcuno cerchi la spiegazione a un’autentica tragedia quale quella delle spose bambine nelle dimensioni dell’uccello, mi fa sospettare che si tratti di un banale caso di proiezione, ossia che sia l’inventore della storiella ad avere penose – absit iniuria verbis – carenze in materia. Oltre, beninteso, ad averle nel cervello – la testa, appunto – se non riesce a farsi venire in mente niente di meglio (che poi, a dirla tutta, le spose bambine ci sono anche in India. E in una certa misura anche tra gli zingari: tutti ipodotati anche lì? Non è che alla fine viene fuori che ce l’avete grande solo voi? Mamma mia quanto fate schifo).
bride 1
bride 2
(sarà un caso la posizione delle mani di entrambe le bambine?)
barbara

Una risposta

  1. Mi assale una rabbia incontenibile. Di questi temi l’ informazione dovrebbe occuparsi fino allo sfinimento. Più semplice scandalizzarsi per un titolo di giornale vagamente irriverente, cioè simpatico ed ironico. E i bambini educati alla violenza, all’uso delle armi prima ancora che imparino a gattonare, dov’è l’attenzione dei media?

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    • E, oltre a non scandalizzarsi per queste atrocità, ci fanno su anche delle spassosissime battute basate sulle dimensioni dell’uccello. Che oltretutto ho visto postare questa schifosissima battuta nei commenti a post che parlavano di tutt’altro, vale a dire che l’autore si sente talmente spiritoso da non poter rinunciare a divertire anche gli altri col proprio spiccatissimo senso dell’umorismo.

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    • Addormentati nel tempo.O..si sentono ” come..al solito..” ma non per quello che dici,
      Le femministe..dovrebbero essere vive ma si sentono solo in particolari situazioni
      …che sanno di politica..
      Un corteone…contro l’ Erdogan..che ambisce a ridurre le donne..moderne in oltre il velo..
      ETC…ce ne sono!

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    • Da vomito veramente.
      Come avrai sicuramente notato, la coppia della prima foto è la stessa che è dietro nella seconda foto. La prima l’ho messa per i dettagli della bambina, gli occhi terrorizzati, le spalle contratte e lo stesso le mani, con le dita allargate quasi in uno spasimo. La seconda l’ho messa perché la differenza di statura mostrasse chiaramente quanto sono bambine quelle due povere creature.
      Ogni tanto guardavo le mie scolare che si scompisciavano dalle risate facendo scherzettini scemi e pensavo: sposata da un anno, da due, da tre, morta dissanguata dopo lo stupro della “prima notte di nozze”, tre anni fa, morta di parto un anno fa…

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    • Dappertutto in passato ci si sposava molto più giovani di oggi, ma le spose bambine da noi non ci sono mai state, e dubito fortemente che qualcuno, buonista o no, possa tirare fuori una cosa del genere. Il tema del post comunque sono i geniali signori che non hanno in testa altro che le dimensioni dell’uccello e si inventano antagonisti con l’uccello piccolo per sentirsi normali.

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  2. Queste immagini è come fosse la copertina del libro..poi pagina per pagina vengono fuori
    tante atrocità.E’ come..essere in schiavitù dell’ uomo molto spesso imposto in età infantile,adolescenziale o di giovane donna.Nella società si continua con la donna procreatrice,tanto lavoro , come tanti i doveri.I diritti…!? i famigliari..non le sono complici.
    anzi! Che tristi pagine di esseri appartenenti al sesso femminile..che non hanno voce.

    Impossibile! Voglio ritornare lì,anche questa sera.Israele!
    L’ ONU,le associazioni di tante tipologie che si ingegnano a supportare quello che in testa
    ..che comanda di piu’.
    Come in un ‘ arena..meglio ” circo!”..tutti quei satrapi, dittatori,selvaggi” non per se stessi”..lo sò mancano tanti aggettivi negativi! Questa gentaglia..che le viene permesso
    di votare pronti a condannare Israele.Per me è il colmo, come si possa permettere che i
    rappresentanti di Paesi lontaniii da un clima di vita dove i diritti umani siano presenti…un’ albore
    di un senso di democrazia..che le sia permesso di giudicare una Nazione che è all’ apice
    della Democrazia,Libertà…etc.E’ cosi poi rafforzato il loro senso di ostruzionismo in tanti
    sensi dalla loro appartenenza alla religione di stato..che regola la vita insieme alle leggi
    ..loro tipologia di costituzione..E in molti fanno parte dell’ Islam.Così è piu’ chiaro com’è
    viverci.
    Senti un pò da quali bocche escono le condanne!
    Paesi..senza democrazia..se esiste lontana da tale vero senso, lesione dei diritti umani,
    etc……Da Alt! Pericolo non inoltrarsi.

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  3. Facendo una ricerca sulle foto che hai messo, risulta che la bambina col vestito rosa ha 8 anni e il marito 27, e si sono sposati quando lui aveva 25 anni e lei 6.

    Al che una domanda sorge spontanea, ma questi sono tutti pedofili , oppure se le sposano così piccole per assicurarsi che rimangano vergini, ma poi prima di scoparsele aspettano un’età un tantino più decente(non dico la maggiore età, ma almeno la pubertà inoltrata, 14-15 anni, cioè l’età in cui una ragazzina inizia a diventare abbastanza attraente anche per uomini con una sessualità normale, non pedofili)

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    • Il modello da seguire è Maometto, che si è follemente innamorato di Aisha vedendola giocare con le bambole sulla porta di casa all’età di sei anni. L’ha sposata subito e l’ha trombata all’età di nove anni. Quella è l’età giusta. Ho pubblicato qui un paio di recensioni di libri di bambine sposate all’età di dieci anni o meno e immediatamente stuprate dal marito. Ogni tanto qualcuna ne muore dissanguata, e non sono rarissime quelle che muoiono di parto a 11-12 anni. D’altra parte nell’antica Cina – quella della famosa “antica tradizione cinese” bellissimo mantra di cui gli allocchi amano riempirsi la bocca – le famiglie povere erano solite vendere le figlie intorno ai tre anni: quelle brutte venivano messe a fare le serve, quelle belle venivano tenute per il piacere dei signori. Che solo a pensare che possa essere considerata bella nel senso di sessualmente stimolante una bambina di tre anni fa venir freddo.

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      • “Maometto, che si è follemente innamorato di Aisha vedendola giocare con le bambole sulla porta di casa all’età di sei anni”

        Questa frase dimostra, e toglie ogni dubbio sul fatto che maometto non si è sposato con aisha perchè era uso e costume dell’epoca. Ma perchè di fatto era un pedofilo. Prendi maometto da piccolo e falo crescere in un ambinente odierno (non islamico) e oggi sarebbe sui giornali di cronaca nera con accuse di pedofilia, di predatore ecc…

        Lasciam perdere Cina and Co. Basta che non sia occidentale o cristiano o ebreo, e agli occhi degli allocchi è tutto perfetto e utopico.

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      • Insomma, da quelle parti è pieno zeppo di pedofili!
        Le spose bambine c’erano anche nella Roma Antica, ma almeno(per quanto la pratica dei matrimoni combinati sia sempre rivoltante, specie se la sposa è minorenne) a quei tempi l’età minima legale mi pare che fosse 12-13 anni, e spesso l’età in cui effettivamente si sposavano era intorno ai 16 anni. Sempre troppo presto, però in Europa mi sa che neanche nelle epoche più antiche e “buie” si è mai scesi sotto il limite dei 12 anni, limite che invece a quanto pare in alcuni Paesi africani e mediorientali non viene rispettato nemmeno oggi, nel 2016!

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        • Sia nell’antica Roma che fra gli ebrei – e probabilmente anche nelle altre società – l’età del matrimonio era bassissima ma non solo non scendeva sotto i 12 anni, ma se per quell’età non era ancora arrivata la pubertà, il marito doveva obbligatoriamente aspettare.
          I matrimoni fino ad epoche recenti, e recentissime per le famiglie regnanti, sono sempre stati combinati, e non pare che fossero, mediamente, più infelici di quelli fatti per amore (tenendo presente che c’è un abisso fra matrimoni combinati – come avviene tuttora negli ambienti ebraici più rigorosamente ortodossi, con possibilità per i combinandi di vedersi, di parlarsi, e di accettare o rifiutare – e i matrimoni imposti, magari a una bambina di sette anni con uno di cinquanta o più). C’è anche da ricordare che l’amore non è un fenomeno naturale, bensì culturale: in natura esistono l’istinto dell’attrazione sessuale e quello della conservazione della specie, vale a dire della riproduzione, ma non l’amore. Non solo fra gli animali, ma neanche fra le cosiddette società primitive è mai esistito qualcosa del genere. Quindi ciò che è abominevole nella nostra cultura, non necessariamente lo è di per sé.

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        • Anche oggi esistono matrimoni in cui non è l’amore la motivazione principale( per fare un esempio celebre, ho grossi dubbi che la modella 30enne Crystal Harris sia davvero innamorata dell’ultra novantenne Hugh Hefner), la differenza tra la prassi occidentale moderna, e il matrimonio combinato degli antichi(ancora in voga in molte zone dell’Africa e dell’Asia), è che una come Crystal Harris(e tante altre donne sconosciute che fanno matrimoni di interesse) ha scelto liberamente(non credo che sia stata costretta dai genitori) di diventare una sorta di accompagnatrice/badante di uno che potrebbe essere il nonno(o addirittura il bisnonno),in cambio di soldi e lussi, piuttosto che dare priorità all’amore.

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        • Carla, quello sicuro. Ma anche nei matrimoni combinati indiani mi sa che le corna si sprecano!
          La differenza è che questi “matrimoni tristi” in occidente sono una scelta, mentre in quelle zone del mondo in cui è ancora in voga il matrimonio combinato sono una fatalità quasi ineluttabile, da cui è molto difficile sottrarsi

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        • Per il primo intervento di Andrea: stiamo parlando di cose diverse: tu parli di persone che scelgono di sposarsi per motivi che prescindono dall’amore in una coltura in cui il concetto di amore come sentimento esiste ed è conosciuto; io parlo di culture in cui non esiste il matrimonio per amore perché il concetto di amore non esiste. Ed essendo l’amore, come ho detto più sopra, un fatto culturale e non naturale, in questo non c’è niente di sorprendente.
          Per il secondo intervento di Andrea: in India se il padre della sposa non riesce a pagare tutta intera la dote pretesa dal marito – dote che non di rado equivale a un’intera vita di lavoro – la cosa che più frequentemente succede è che il marito cosparga la moglie di benzina e le dia fuoco. Magari incinta di otto mesi, perché se per caso dovesse partorire un maschio, in quanto madre di un figlio maschio acquisterebbe una briciola di valore, e lui magari qualche mese di galera rischierebbe di farlo, e quindi bisogna sbrigarsi prima che partorisca. L’India è un Paese con un altissimo tasso di donne sposate suicide, perché la morte è di gran lunga preferibile alla vita che fanno, e altre vie di uscita non ne hanno. E tu ti immagini menage di allegre corna?

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