Una risposta

  1. Complimenti agli agenti che hanno fatto il loro dovere. Ma l’orgoglio sulla sicurezza nazionale mi sembra del tutto ingiustificato, alla fine mi pare di capire che è stato un caso fortuito!

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      • Però se la pistola del tipo si fosse inceppata e non avesse ferito l’agente, l’altro non avrebbe avuto, per lo meno dal punto di vista legale, nessuna giustificazione a sparare. Quindi: fortuna che la pistola non si è inceppata, fortuna che ha colpito l’agente, fortuna che lo ha preso alla spalla e non da qualche altra parte.

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    • No, l’orgoglio è per loro due che di fronte a una situazione inaspettata hanno avuto la prontezza e la lucidità di fare la cosa giusta – sperando che non salti fuori qualche boldrinetta che chieda di incriminarlo per omicidio volontario. Magari con l’aggravante dei futili motivi. Quanto alla sicurezza nazionale, vabbè, stendiamo il solito velo pietoso, anzi, un lenzuolo matrimoniale pietoso, anzi, un tendone da circo pietoso. Non che quella tedesca sia meglio, beninteso.

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        • Con tutto quello che ha combinato in Italia dal giorno che è arrivato era libero di andarsene in giro per il mondo, andare, tornare indisturbato: un tendone da circo pietoso è proprio il minimo. E non gli hanno chiesto i documenti perché fosse sospetto, è scritto a chiare lettere, era solo un normale controllo. Siamo un colabrodo, arrivano tutti qui perché sanno che l’impunità è garantita e tu non trovi che il sistema-sicurezza in Italia meriti qualche critichina?

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        • “Con tutto quello che ha combinato in Italia dal giorno che è arrivato era libero di andarsene in giro”

          Ecco, fatto salvo l’ingresso regolare ad una frontiera con dicumenti autentici (sarà entrato in Italia così?), se anche fosse passato per le vie principali, chi lo avrebbe riconosciuto? O c’è qualcuno qui che li sa tutti a memoria ?

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        • @CimPy
          1. Non è entrato da regolare bensì da clandestino con un barcone – e io non capirò mai perché l’immigrazione clandestina non debba essere reato: da quando in qua è legittimo entrare in casa d’altri senza permesso?
          2. Essendo stato in galera, ERA conosciuto.
          3. Essendone stata decretata l’espulsione, NON doveva essere libero di andarsene in giro.
          4. Che fine ha fatto il gatto?

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      • Mi riferivo al ministro Minniti, che ha strumentalizzato il fatto come un trionfo della sicurezza italiana. O le cose sono andate diversamente da come ce le hanno raccontate, e magari i due poliziotti allertati dall’intelligence erano a caccia del presunto terrorista che sapevano dovesse passare di lì questa mattina. Oppure se era un generico posto di blocco in cui il sospetto terrorista è incappato per pura casualità, come finora ci hanno raccontato, non vedo dove sarebbe il successo del sistema di sicurezza italiano di cui si sta vantando il ministro Minniti!

        Oltretutto ci vorrebbe anche una certa cautela prima di cantare vittoria, in quanto non v’è certezza di aver preso il principale responsabile dell’attentato di Berlino, Sicuramente era una criminale(ladro e spacciatore) incallito, probabilmente era coinvolto nell’attentato, ma non sappiamo se si sia limitato a rubare il camion per conto di terzi, o se sia l’esecutore materiale. Oppure se sia stato tradito e sputtanato da qualche compare criminale, che potrebbe aver piazzato il suo documento d’identità nel camion per addossargli la colpa di un attentato commesso da altri!

        Magari l’intelligence sa già tutto, ma noi comuni cittadini non sappiamo, il dubbio è legittimo.

        E anche nel caso in cui fosse confermato come esecutore materiale, il fatto che fosse diretto in Lombardia fa pensare che in loco ci siano cellule terroristiche non meno temibili di quelle individuate in Francia e in Belgio.
        C’è poco da stare allegri, probabilmente finora i terroristi non ci hanno colpito direttamente perché non ne avevano l’interesse politico nel farlo, e non perché l’intelligence italica sia così tanto superiore a quella francese!

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        • Secondo me i muslims vogliono tenere l’italia come piatto forte. Prima sottomettono ben bene gli altri paesi, poi attaccano l’italia (a partire da Roma) con una guerra tradizionale, soldati e fucili alla vecchia maniera, così il gusto della vittoria, seppur facile, sarà più dolce.

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        • Sono convinto(poi magari mi sbaglio, forse sono un po’ “complottista”) che non attaccano perché considerano l’Italia un Paese amico, un comodo “ponte” da attraversare senza tanti limiti per entrare in Europa.
          L’italia è uno degli stati più accoglienti d’Europa, che respinge pochissime persone, e tollera una quantità sconsiderata di clandestini ai quali in definitiva viene garantito tutto ciò che serve per campare benone anche in clandestinità(mentre in altri stati europei è molto dura la vita del clandestino).

          Perché rischiare di sputtanarsi questo porto franco chiamato Italia, che negli ultimi 10-15 anni nonostante numerosi cambi di governo ha sempre mantenuto la stessa linea politica di accoglienza illimitata?

          E d’altra parte potrebbe anche esserci una sorta di tacito accordo tra stato italiano e terroristi, una tolleranza reciproca a patto di “non fare cazzate” sul suolo nazionale.

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        • Tipo lodo Moro. Resta da chiedersi come mai per fare un attentato in Germania si mobiliti uno che sta in Italia, il quale ruba un camion qui, fa migliaia di chilometri per andare a fare strage lì e poi, finito il lavoro in trasferta, rientra tranquillamente in treno. C’è qualcosa che mi sfugge.

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        • Per dire: come mai frodare e truffare paga? Perché al mondo ci stanno miliardi di persone (abbastanza) oneste che si fidano (abbastanza) che il tipo che chiede un favore/un atto di fiducia (anche solo ‘”ho lasciato il portafogli di sopra, la pago domani”) onorerà la parola data.

          Lo squalo nell’oceano potrà mangiare gratis per tutta la vita perché nessun pesce pagliaccio sa che lui è uno squalo fino a poco prima di averlo incontrato.

          In pratica: il problema è esattamente quello di non sapere – perché le cose da sapere sarebbero troppe ovvero perché proprio l’informazione che ti serve non ce l’hai e non ce l’ha nessuno del tuo giro.

          Se a 300 metri da casa tua abitasse un serial killer tu potresti non scoprirlo mai.

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        • Non credo che sia errato nemmeno ciò che ho detto. I musulmani poi, sono persone che se ne fregano delle conseguenze delle loro azioni. Loro sono convinti che vinceranno non perché ne hanno le prove tangibili, ma perché lo dice il corano. Se gli europei fossero stati più intelligenti e li avessero rispediti a casa a calci in culo fin dall’inizio, loro continuerebbero ad esser certi della vittoria vicina.
          Non dimentichiamo quello che pensano sull’uso della bomba nucleare da parte loro. Sono convinti di essere immuni alle radiazioni in quanto a musulmani.

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  2. “Resta da chiedersi come mai per fare un attentato in Germania si mobiliti uno che sta in Italia, il quale ruba un camion qui, fa migliaia di chilometri per andare a fare strage lì e poi, finito il lavoro in trasferta, rientra tranquillamente in treno. ”

    Dunque, da quel che ho capito Amri viveva da 4anni in Germania (dopo esser vissuto altrettanti anni entrando ed uscendo dalle galere italiane), quindi la catena degli spostamenti è più complicata.
    Probabilmente è venuto da Berlino in Italia, ha sequestrato il camion in Italia, guidato il camion(o fatto guidare al comionista polacco con la pistola puntata alla testa) fino a Berlino senza essere mai fermato, fatto l’attentato, passato la serata in una moschea di Berlino, il giorno dopo è fuggito(non si sa come…evidentemente ha sfruttato il fatto che i poliziotti tedeschi hanno trovato il suo documento con un giorno di ritardo. Oppure i posti di blocco post attentato erano un colabrodo!) in Francia,ed è tornato in treno in Italia.

    Il motivo più plausibile è che in Italia avesse delle basi di appoggio importanti, dei complici che l’hanno aiutato nel sequestro del camion e magari a passare la frontiera del Brennero senza problemi. E che lo avrebbero aiutato a nascondersi o fuggire(magari cambiare identità) se non fosse stato fermato dai poliziotti italiani!

    Quindi viene da pensare che a Milano e dintorni ci sia un’importante base logistica del terrorismo islamico, non secondaria rispetto alle cellule terroristiche presenti in territorio francese e tedesco. La differenza è che i terroristi che si annidano nel territorio italiano non hanno ancora colpito direttamente l’Italia, ma questo potrebbe essere semplicemente dovuto a strategie politiche e/o accordi di reciproca tolleranza(tipo LODO MORO), e non al fatto di avere un’intelligence super cazzuta come alcuni si illudono(magari un’intelligence un po’ più sveglia dei francesi e dei tedeschi ce l’abbiamo pure, ma con questo tipo di terrorismo è impossibile prevedere e prevenire tutto!)

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    • In Germania ci era entrato un anno e mezzo fa, perché fino a quel momento era stato in galera in Italia. Nota che in Germania è stato un sorvegliato speciale, per via della sua nota pericolosità, fino a settembre. Poi hanno smesso di sorvegliarlo.

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      • Avevo anche letto che l’Italia l’ha inserito nel sistema di allerta Schengen( un database in cui vengono condivise informazioni su immigrati criminali e clandestini con le forze dell’ordine di tutti gli stati dell’area Schengen) svariati mesi dopo la scarcerazione, quando invece avrebbe dovuto segnalarlo immediatamente.

        Insomma alla fine in questa catena di errori imbarazzanti nessuna polizia europea ne esce a testa alta, è il fallimento del sistema di sicurezza europeo. Forse, visto che i vari corpi di polizia europei non riescono a comunicare e collaborare tra loro, sarebbe davvero il caso di sospendere Schengen!

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