PESCATO CASUALMENTE IN UN BLOG

12 gennaio 1978

Padova: in programmazione al cinema Cristallo: Guerre stellari, di George Lucas; al cinema Eden: I nuovi mostri, con Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Ornella Muti e Ugo Tognazzi.

Italia: travestiti da carabinieri rapinano 655 milioni nell’ufficio postale della stazione di Messina.

Mondo: il papa, durante il colloquio con il ministro degli Esteri israeliano Dayan, ha posto l’accento sul riconoscimento dei diritti dei palestinesi. Il Vaticano ha inoltre insistito sull’urgenza dell’internazionalizzazione di Gerusalemme. (qui)

Praticamente all’indomani di una guerra in cui Israele ha seriamente rischiato di essere annientata e nel pieno dell’attività terroristica dell’OLP… Il papa era Paolo VI, quello che si è rivolto a uno stato che non riconosceva per chiedere la liberazione di Hilarion Capucci, prendendo solennemente impegni mai rispettati e regalando al terrorista altri quarant’anni di libera attività terroristica. Quello che il 21 settembre 1963 comunicava in un manoscritto che «Dopo lunga riflessione, e dopo aver invocato il lume divino… sembra doversi studiare positivamente se e come possibile una visita del Papa ai Luoghi Santi nella Palestina… », perché Israele, ovviamente, non esiste. Sembra anche ignorare, il signor papa, che l’internazionalizzazione di Gerusalemme proposta nella risoluzione 181 del 1947 è stata immediatamente rifiutata, con le parole e soprattutto con i fatti (leggi: armi) dagli arabi tutti, compresi i cosiddetti palestinesi – che all’epoca rifiutavano violentemente di essere definiti palestinesi, dato che ad essere chiamati palestinesi erano gli ebrei e che il “popolo palestinese” è stato fabbricato a tavolino molto tempo dopo – e che quindi l’internazionalizzazione di Gerusalemme non andava affatto incontro a quegli interessi dei palestinesi che tanto sembravano stargli a cuore. Ignora, altresì, che l’internazionalizzazione, secondo la 181, doveva durare dieci anni, dopodiché lo status di Gerusalemme sarebbe stato sottoposto a referendum, e dato che la popolazione di Gerusalemme è da sempre a maggioranza ebraica, non si possono avere dubbi sul risultato che avrebbe avuto tale referendum.

barbara