DANA

Diario del soldato

La fotografia conquista il web in poche ore, rimbalza da un utente all’altro e diventa virale.
Dana Ofir sorride raggiante, seduta su quella sedia a rotelle che quasi sparisce sotto il peso della sua storia.
dana-ofir
L’attentato avvenuto a Gerusalemme appena un mese fa avrebbe dovuto piegarla, il suo corpo esile non avrebbe dovuto reggere il colpo di un camion lanciato per uccidere. Eppure così non è stato. Dana ce l’ha fatta, non si è arresa, non ha rinunciato a realizzare il suo sogno, non ha abbandonato il corso per diventare Ufficiale dell’esercito israeliano. Ed oggi, migliaia di persone in tutto il paese festeggiano insieme a lei un traguardo che pareva irraggiungibile.
Questo è il lieto fine di una ragazza che rappresenta alla perfezione l’eroina dei tempi moderni: più fragile ed umana rispetto a quella dei fumetti, più forte e determinata rispetto ai suoi nemici.
David Zebuloni
(17 febbraio 2017, Moked)

In Israele è così: se ti colpiscono cadi, ti lecchi le ferite e poi ti rialzi, almeno quel tanto che basta a issarti su una sedia a rotelle, e riparti, come abbiamo ricordato in questo blog una volta, due volte, tre volte, quattro volte, e come succede quotidianamente in quello stato, e in quell’esercito che accoglie cerebrolesi, autistici, down, mutilati, persone in sedia a rotelle e con ogni tipo di handicap, affinché a ognuno sia concessa la gioia di dare quanto può – non dimentichiamo che ci troviamo nella Terra in cui, come ho ricordato qui, mentre da noi le femministe lottavano per conquistare gli stessi diritti degli uomini, le pioniere combattevano per ottenere gli stessi doveri degli uomini.
E ricordiamo le tre immortali parole di Netanyahu.

barbara

Una risposta

    • Sarebbe però più imbattibile se la smettessero di combattere coi guanti bianchi, e magari anche di condannare i soldati che ammazzano i terroristi – magari usando come motivazione per la condanna “un video con immagini inequivocabili”, ossia un “video” che mostra unicamente l’attimo dello sparo senza tutto quello che c’era stato prima.
      Eccezionali comunque sì, lo sono senza ombra di dubbio.

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  1. Storie, video dall’ impatto molto forte che arrivano lasciandoci profondamente colpiti..quanta sofferenza! Vite stravolte..
    E allo stesso tempo come reagiscono, con quale forza..intensità nel desiderio di vita.
    Tutti ..gli interessati..familiari..istituzioni di tutti i tipi lontano da certe pomposità ma solo concretezza..si sentono altamente coinvolti mirando alla vita anche se certe situazioni non
    possono dare speranza ma qualsiasi ne sia la scala di ripresa…è sempre vita.

    …Se in quel residuo di Israele vi abitasse un’ altro popolo e..rispondessero alle aggressioni
    dei loro confinanti…tutto si svolgerebbe nel quasi completo silenzio..fatto normale da vivere
    quasi nell’ indifferenza totale.Gli esempi ci sono..
    Ma invece sono ebrei! I perenni imputati! Da condannare anche stravolgendo fatti e realtà.
    Realtà vomitevole alla quale gli israeliani sono costretti a rispondere alle aggressioni tutte
    di chiaro stampo terroristico che viene supportato da propaganda negativa associata a comportamenti istituzionali, di popolazioni che non si discosta da certe messe in atto in
    qualche decennio fà..che era preceduto da persecuzioni di tipo religioso..Storia lunga!
    Gli israeliani, sono da ammirare fortemente per tanti fattori che ne fanno un grande popolo
    …e mi viene da dire dotati di un’ intelligenza superiore..niente è lasciato a caso,basti pensare nelle modalità in cui riescono a gestire le varie politiche. Ed in questo mi fanno
    apparire piccoli e ridicoli certi politici che sono animati dai soliti sentimenti.. e con i quali si devono continuamente misurare per
    ragioni di….Vita.

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