DUE PAZIENTI, ISRAELIANO E PALESTINESE, SALVATI L’UNO DALLA FAMIGLIA DELL’ALTRO
Quella raccontata ieri dal The Jerusalem Post / JPost.com è una storia che ha dell’incredibile, soprattutto per chi immagina che Israele sia uno “Stato di Apartheid”.
Due ragazzi, un arabo ed un ebreo, avevano bisogno di un trapianto di rene, nessun membro delle loro famiglie era compatibile per il proprio caro, ma un membro della famiglia israeliana era compatibile con il paziente palestinese, mentre un famigliare palestinese era compatibile con il paziente israeliano.
Per questo motivo, i chirurghi del Rambam Medical Center hanno eseguito un’operazione a incrocio: la mamma del 19enne ebreo ha donato un rene al 16enne di Jenin, mentre il fratello del ragazzo palestinese ha donato uno dei suoi reni all’israeliano.
Le operazioni non sono state facili soprattutto dal punto di vista logistico – hanno affermato i chirurghi – perché dovevano essere svolte in contemporanea. Decine di medici e infermieri sono stati coinvolti nei trapianti, che sono riusciti con successo. Ora i pazienti sono in fase di recupero.
Il Rambam רמב”ם הקריה הרפואית è stato il primo ospedale israeliano ad eseguire trapianti di reni da donatori vivi e tutt’ora è l’unica struttura del nord di Israele ad eseguire trapianti di organi. (qui)
barbara
P.c.: notizia destinata a tutti gli antisemiti, nonché antisionisti o negazionisti soi-disant, indipendentemente dalla loro connotazione ed estrazione socio-cultural-politico-geografica cerebralmente bacate, sparsi ai QUATTRO PUNTI CARDINALI… E pure altrove, su altri pianeti, se c’è vita… Chissà mai – non si sa mai… – che si trovino anche là…, degli antisemiti! In caso affermativo mandatemi un sms che sto a casa mia… Almeno qua ormai riesco a stare a galla! C’ho fatto il callo…
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Tocca farlo per forza.
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