Una risposta

    • E’ How it ends, dal film Ogni cosa è illuminata (espressione che non ha alcun significato spirituale o affine, come qualcuno crede, ma rende l’inglese approssimativo dell’interprete, che traduce letteralmente le espressioni ucraine, e significa semplicemente “tutto chiaro”). A suo tempo avevo postato uno stupendo video con scene salienti del film (straordinaria quella della fucilazione, al rallentatore), che non c’è più. Ho cercato in youtube per sostituirlo, ma è sparito del tutto, la musica si trova, ma non con quel video.

      "Mi piace"

    • Sì, hanno davvero trovarto la chiave giusta; ottima anche l’idea di creare il ragazzino stronzetto (chiamare encefalitico quello che gioca male a calcio è pesantina forte), sbruffoncello (so’ simpatico, so’ caruccio) cioè non quello bravino buonino perfettino che di fronte a una sedia a rotelle dice oppoverina aspetta che ti aiuto perché sono tanto buono. E così poco ipocrita da non farsi problemi a insultare quella in sedia a rotelle, come farebbe con qualunque altro stramaledetto laziale, del tutto indifferente al numero di arti utili. Davvero un gioiello.

      Piace a 1 persona

      • Che poi non la insulta perché è sulla carrozzina, ma perché è una laziana. Da un lato la cosa è diseducativa, una squadra di calcio non dovrebbe essere motivo d’antipatia, ma dall’altra la ragazzina è trattata alla pari, e lei sembra non farsene grossi problemi. Togli la carrozzina, metti lo stemma della lazio su uno zaino anziché sulla ruota, e la storia rimane uguale. Ma meno efficace.

        "Mi piace"

  1. Bello, soprattutto per il messaggio che trasmette, che non è il solito melenso NON GIUDICARE o NON DISCRIMINARE, ma piuttosto mi sembra che voglia dire che per un motivo o per l’altro, capita a tutti di essere vittime di pregiudizi e discriminazioni. Perciò FREGATENE!

    NON FARTI LIMITARE DA QUELLO CHE CREDI CHE GLI ALTRI POTREBBERO PENSARE DI TE!

    "Mi piace"

        • Tu dici che dal video si vede che capita a tutti di essere vittime di pregiudizi e discriminazioni, ma in realtà ne sono vittime solo quello che non sa giocare e lei, anche se per motivi diversi da quelli che possono sembrare all’inizio. Quanto al non farsi limitare da quello che si crede ecc., la ragazza non si fa limitare: è materialmente e concretamente limitata dal fatto di essere della squadra “sbagliata”, visto che non può fare amicizia con lui e andare al bar con lui e farsi vedere con lui ecc.

          "Mi piace"

Lascia un commento