Come direbbe Einstein se fosse nato a Livorno. Siccome invece era nato a Ulma, ha detto: “Menschliche Rasse eine schöne Säge”.
Mi ero sempre chiesta come fosse possibile che un uomo di scienza avesse potuto dire una simile puttanata, anzi, non solo detta ma addirittura scritta. Poi un dubbio espresso dall’amico Giovanni mi ha indotta a fare una ricerca, che ha dato immediatamente frutto: la frase, che mai il buon Einstein si è sognato di proferire, è una colossale bufala. La prova? I moduli compilati al momento dell’ingresso negli Stati Uniti nei tre viaggi effettuati nel 1921, nel 1930 e quello definitivo dopo la salita al potere di Hitler, nel 1933.
Come si può chiaramente vedere, nel primo e nel terzo la razza è indicata come “ebraica”; il secondo è illeggibile, e sfido chiunque a vederci un “human”. E se vogliamo fermarci solo un momento a riflettere, ha senso che uno che scappa dalla Germania nazista perché discriminato e in pericolo in quanto appartenente alla “razza ebraica”, si presenti con una richiesta di accoglienza dichiarando qualcosa di diverso da “razza ebraica”? Solo ai soliti buonisti (non aggiungo coglioni, però ci starebbe di un bene, ma di un bene…) italiani (già: pare che la storiella della “razza umana” abbia avuto mercato solo in Italia) poteva venire in mente una simile corbelleria. E guardate come se la ride, alla facciaccia degli imbecilli.
barbara