QUANDO AVEVO DUE ANNI

ero solita dire “Ho le gambe di Betty Grable”, l’attrice soprannominata “le gambe”,
Betty Grable
che naturalmente non sapevo chi fosse. Però, in effetti…
gambe 1
gambe 2
Non badate ai colori bizzarri, dovuti alla scarsa qualità nonché all’antichità della carta, che la scansione ha reso ancora più bizzarri.

barbara

AGGIORNAMENTO (per la serie “esibizionismo a manetta”)
mella 002
Qui avevo 51 anni. La faccia l’ho tagliata perché ero appena risalita da un lunghissimo bagno ed è assolutamente inguardabile. La pancia mi sono come al solito dimenticata di tirarla dentro. La forza di gravità fa, giustamente, il suo mestiere di forza di gravità. Però le gambe direi che reggono decisamente bene. Sono rimasta così ancora per un anno, poi ho smesso di fumare ed è arrivata la catastrofe. Adesso ho le gambe deturpate dalle cicatrici, le ginocchia deformate dai bitorzoli provocati dall’incidente, e le cosce sfasciate dall’età, ma mi piaccio un sacco lo stesso. Per le ginocchia e le gambe avevo per un momento pensato di ridurre tutto quel macello col laser ma poi ho deciso che no: anche un’esperienza devastante come quella dell’incidente fa parte della vita che ho vissuto, e i suoi segni me li tengo. E poi comunque le mie gambe sono bellissime lo stesso, tiè.

I COMPITI PER LE VACANZE

Ripropongo come post una parte di un commento da me lasciato dall’amico gatto Silvestro in un post sul figlio che non ha fatto i compiti per le vacanze, e ha mentito sostenendo di averli fatti.

«Dal dizionario Garzanti. Vacanza: sospensione temporanea del lavoro o dello studio, per riposarsi o per celebrare una ricorrenza; periodo di stacco dalle proprie ordinarie occupazioni […]|fare vacanza, non lavorare, non studiare.
I compiti per le vacanze sono un abuso. Non hanno neppure l’alibi di servire a non dimenticare le cose fatte durante l’anno, perché i compiti per le vacanze vengono sistematicamente fatti l’ultima settimana di vacanza, quindi non servono a tenersi in esercizio, servono solo a rovinare le vacanze con lo stramaledetto pensiero degli stramaledetti compiti da fare. (Per inciso, in Alto Adige è vietato per regolamento dare compiti e da studiare per qualsivoglia vacanza, è vietato dare compiti e da studiare per il fine settimana, è vietato fare compiti in classe e interrogare di lunedì, tranne il caso che non vi sia alcuna alternativa). Trascurare di fare i compiti delle vacanze è pertanto legittima difesa nei confronti di ciò che è chiaramente percepito come un abuso; mentire in proposito quando si è interrogati sulla questione è la logica conseguenza della necessità della legittima difesa; diventare ribelli e aggressivi una volta che si sia beccati in castagna è una reazione perfettamente normale, e soprattutto comune (sapessi quanti mariti ho visto diventare aggressivi di fronte a un banale “Dove sei stato?”). Io credo che sarebbe ora che si formasse un forte movimento di genitori che rivendicasse che “le vacanze sono un diritto e una necessità; durante le vacanze vogliamo goderci le vacanze insieme ai nostri figli e non romperci il cazzo con i vostri stramaledettissimi compiti per le vacanze”.»
Ai ragazzi che dovessero casualmente capitare in questo post dico: RIBELLATEVI! Rifiutatevi di fare i compiti delle vacanze. E al ritorno a scuola non inventate scuse del piffero, dite non li ho fatti perché ho il diritto di non farli.
E agli insegnanti che assegnano compiti per le vacanze, che considerano un diritto il decidere in totale libertà cosa fare e cosa non fare durante le “meritatissime ferie” e costringono i ragazzi a guastarsi ogni piacere e ogni divertimento col retropensiero dei maledetti compiti da fare, pensiero che si fa sempre più assillante e sempre più fastidioso man mano che la fine delle vacanze si avvicina, e si sa con sempre maggiore certezza che ormai è matematicamente impossibile riuscire a fare tutto, e anche a fare la metà, e anche a fare un quarto, a questi insegnanti dico, di tutto cuore: ANDATE AFFANCULO, MALEDETTI AGUZZINI!

barbara