Che è questo qui,
il judoka israeliano a cui la Turchia ha tentato in tutti i modi di impedire di partecipare al campionato di Abu Dhabi. Non ci è riuscita, e lui è andato, però da anonimo: sulla casacca niente stemma israeliano bensì quello della Federazione Internazionale di Judo, e quando ha vinto – perché ha vinto, sìssì, hahaha, e guardate con quanta grazia, con quanta eleganza
non è stata innalzata la bandiera israeliana, bensì quella della Federazione Internazionale di Judo, e non è stato suonato l’inno israeliano, bensì quello della Federazione Internazionale di Judo. Però se guardate la sua bocca, ci leggete le parole dell’inno nazionale israeliano, haTikvah.
E visto che non gliel’hanno suonato loro, glielo suono io, tiè.
PS: fra i commenti al video della premiazione con l’inno della Federazione, si trova anche questo: “What a Shame. We, the AfD, the new german party support you Tal. God bless Israel.”
barbara
AGGIORNAMENTO: leggere qui (imperativo categorico).
Ammirazione. Ma…non è giusto..che per poter gareggiare abbia dovuto ricorrere a tutto ciò.
Va’ combattuta questa riluttanza ”…ed è poco come definizione..” nei confronti del popolo israeliano, con poche parole colpire uomini, stati e organizzazioni che si permettono di
attuare vari sistemi per colpire il popolo ebraico . Fin tanto che si lasciano agire l’ antisemitismo..”…altamente odioso..” viene mantenuto in vita in un crescendo.
La Turchia..un paese dove un pò piu’ della metà del suo popolo ambisce al prosperare
dei valori islamici che portano alla regressione di quello che può significare…democrazia in
tali realtà. E’ nauseante la piccolezza del pensiero, evoluzione che va all’ inverso del progresso di questo popolo.
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Sinceramente non lo so se davvero la maggioranza dei turchi, abituati da decenni a godere di una libertà molto maggiore di quella degli altri stati di religione islamica, ambisca al prosperare della sharia.
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In questi giorni ho letto un articolo che diceva ‘l’antisemitismo ha vinto’. E purtroppo devo concordare. Anche io, da sionista convinta, non lo dico apertamente (sotto il mio vero nome, anche se di certo ci tengo a precisare che non sto dalla parte della ‘palestina’, e prendo le difese di Israele quando posso), perchè temo gli attacchi fisici degli antis(emit)ionisti. Perchè so che gli antis(emit)ionisti non sono violenti solo con gli ebrei, ma anche con i loro amici.
Altra prova della purtroppo vittoria dell’antisemitismo è questa qua che hai scritto, con l’atleta che ha dovuto partecipare come anonimo, pur considerando che dai paesi arabi questo c’è da aspettarselo.
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E si svegliano adesso?! Da decenni Israele non può partecipare MAI alle competizioni che si svolgono in Paesi islamici, e riceve pesanti limitazioni in tutto il mondo, Italia compresa, e adesso hanno la faccia come il culo di scandalizzarsi perché ha dovuto partecipare senza la propria bandiera?! Ma vadano a cagare tutti quanti!
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Secondo me invece sono gli stessi che scrivono articoli favorevoli alla palestina, quelli che affermano di essere ‘non atisemiti, solo antisionisti’.
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