Alla fine dice qualcosa del tipo “smettiamo di tenerci tutto dentro e parliamo”. Grazie per aver postato questa cosa, davvero. Tra l’altro io sono stonato in modo credo patologico, quindi non ho alcun problema a sentire una canzone stonata, anche perché non me ne rendo conto.
Io ho capito anche “ani ohev otcha” e “chaver”.
Io fino al 1987 sono stata la persona più stonata del pianeta; poi è salito alla ribalta Jovanotti e sono stata relegata al secondo posto (tu dovrai accontentarti del terzo), ma le stonature le sento, e normalmente mi danno fastidio, ma qui è tutt’altro discorso. Vedere quello che è considerato uno degli eserciti più potenti del mondo, nonostante le sue modestissime dimensioni, accogliere Down, cerebrolesi, autistici, persone in sedia a rotelle affiché a ciascuno sia riconosciuto il diritto di dare quanto è nelle sue possibilità, vedere questo padre nato probabilmente in un tempo in cui i Down erano considerati poco più su della spazzatura e relegati nello sgabuzzino, di fronte al figlio Down in divisa, che canta per lui, vedere soldati e soldatesse che piangono, davvero è talmente sublime che mancano le parole per dire quanto.
A proposito dello smettere di tenersi tutto dentro, c’è un post che aspetta solo di essere sistemato per vedere la luce.
Ho provato a fare una traduzione molto in fretta, magari a qualcuno interessa, anche se qui probabilmente c’è chi può fare molto meglio. La commozione non mi ha impedito di notare le soldatesse, comunque.
Papà, un amico mi ha detto di scrivere una canzone su di te
Di tutto ciò che ho visto nei tuoi occhi,
della calma senza parole
I profumi e i suoni
Tutto era così bello nei tuoi occhi.
Papà, ricorda le strade per andare a scuola
Tutte le melodie dalla stanza
Quando ascoltavi come cantavo
Con uno sguardo felice
E il sorriso nascosto tra le tue labbra.
Papà, le strade che amavi curare
le ho percorse e ho provato a vincere
Non ho sempre capito come
Perché non tutto va sempre bene
Sono diverso da te, ma molto simile a te.
Papà, la vecchia casa non c’è più
Ci siamo trasferiti, siamo andati avanti, siamo cambiati
colmiamo le mancanze
Con visi più simili
a ciò che ciascuno pensava gli mancasse.
Papà, le strade che amavi curare
le ho percorse e ho provato a vincere
Non ho sempre capito come
Perché non tutto va sempre bene
Sono diverso da te, ma molto simile a te.
Papà, il tempo è passato e non abbiamo parlato
Papà, perdonami
Mi ci è voluto tempo per capire; tu appartieni a me
Come io appartengo a te
Come ti voglio bene
Non lo teniamo dentro, parliamo.
Papà, un amico mi ha detto di scrivere una canzone su di te.
non è stonato, scommetto che sotto la doccia canta benissimo, come me. solo che è emozionato
"Mi piace""Mi piace"
Emozionato di sicuro, e tanto.
"Mi piace""Mi piace"
stava quasi per uscire la lacrimuccia pure a me…quasi eh? che non si pensi che possa muovermi a commozione
"Mi piace""Mi piace"
Lo so, lo so che sei inscalfibile e inossidabile.
"Mi piace""Mi piace"
Alla fine dice qualcosa del tipo “smettiamo di tenerci tutto dentro e parliamo”. Grazie per aver postato questa cosa, davvero. Tra l’altro io sono stonato in modo credo patologico, quindi non ho alcun problema a sentire una canzone stonata, anche perché non me ne rendo conto.
"Mi piace""Mi piace"
Io ho capito anche “ani ohev otcha” e “chaver”.
Io fino al 1987 sono stata la persona più stonata del pianeta; poi è salito alla ribalta Jovanotti e sono stata relegata al secondo posto (tu dovrai accontentarti del terzo), ma le stonature le sento, e normalmente mi danno fastidio, ma qui è tutt’altro discorso. Vedere quello che è considerato uno degli eserciti più potenti del mondo, nonostante le sue modestissime dimensioni, accogliere Down, cerebrolesi, autistici, persone in sedia a rotelle affiché a ciascuno sia riconosciuto il diritto di dare quanto è nelle sue possibilità, vedere questo padre nato probabilmente in un tempo in cui i Down erano considerati poco più su della spazzatura e relegati nello sgabuzzino, di fronte al figlio Down in divisa, che canta per lui, vedere soldati e soldatesse che piangono, davvero è talmente sublime che mancano le parole per dire quanto.
A proposito dello smettere di tenersi tutto dentro, c’è un post che aspetta solo di essere sistemato per vedere la luce.
"Mi piace""Mi piace"
Ho provato a fare una traduzione molto in fretta, magari a qualcuno interessa, anche se qui probabilmente c’è chi può fare molto meglio. La commozione non mi ha impedito di notare le soldatesse, comunque.
Papà, un amico mi ha detto di scrivere una canzone su di te
Di tutto ciò che ho visto nei tuoi occhi,
della calma senza parole
I profumi e i suoni
Tutto era così bello nei tuoi occhi.
Papà, ricorda le strade per andare a scuola
Tutte le melodie dalla stanza
Quando ascoltavi come cantavo
Con uno sguardo felice
E il sorriso nascosto tra le tue labbra.
Papà, le strade che amavi curare
le ho percorse e ho provato a vincere
Non ho sempre capito come
Perché non tutto va sempre bene
Sono diverso da te, ma molto simile a te.
Papà, la vecchia casa non c’è più
Ci siamo trasferiti, siamo andati avanti, siamo cambiati
colmiamo le mancanze
Con visi più simili
a ciò che ciascuno pensava gli mancasse.
Papà, le strade che amavi curare
le ho percorse e ho provato a vincere
Non ho sempre capito come
Perché non tutto va sempre bene
Sono diverso da te, ma molto simile a te.
Papà, il tempo è passato e non abbiamo parlato
Papà, perdonami
Mi ci è voluto tempo per capire; tu appartieni a me
Come io appartengo a te
Come ti voglio bene
Non lo teniamo dentro, parliamo.
Papà, un amico mi ha detto di scrivere una canzone su di te.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Stupendo, grazie!
"Mi piace""Mi piace"