Questo post lo dedico alla Signorina, perché è a lei che mi è irresistibilmente venuto da pensare quando ho visto questo video. Vede, Signorina, anche se uno non ha “una casa bella, spaziosa, con elettrodomestici che fanno quasi tutto ciò che voglio senza sforzo, l’acqua corrente, il riscaldamento”, anche se uno non compra con un clic tutto quello che vuole perché ha “i soldi per pagarlo, e anche la cultura necessaria per capire come funziona internet” [effettivamente ce ne vuole di cultura per capire come funziona internet, cazzarola se ce ne vuole!], anche se non si ha una famiglia formata da persone aperte, intelligenti e “economicamente benestanti” [la prego, illumini la mia ignoranza di figlia del sottoproletariato con padre con la quinta elementare e madre neanche quella: in quale altro campo, oltre a quello economico, si può essere benestanti?], che amano l’arte e la cultura e comprano libri, anche se non si è frequentato il liceo [pardon: “un buon liceo”, che magari qualcuno non vada a pensare a tutti quegli altri licei meno buoni, mediocri o addirittura pessimi che si trovano in quella megalopoli di ben ventisettemila abitanti in cui ha la ventura di vivere] e l’università, anche senza tutto questo stia tranquilla: se uno ha dei veri talenti, questi riescono comunque a venire fuori.
POST SCRIPTUM: questo post è mio e non deve sprecare le sue preziose energie venendo a minacciare denunce per le sue parole qui riportate, in quanto ho citato la fonte (e pensi che io ho trovato un intero articolo mio inserito, senza cambiare una virgola, non in un banale blog bensì in un libro stravendutissimo di un personaggio molto noto, spacciato per opera propria frutto di una ricerca propria: chissà gli sfracelli che avrei fatto se fossi una scrittrice dai così spiccati talenti, chissà…)
barbara