E MI TOCCA TORNARCI SOPRA

Catherine Deneuve ha recentemente firmato un documento in cui si invitava, tra l’altro, a non confondere un corteggiamento insistente, dei complimenti di dubbio gusto, delle avance un po’ pesanti, con le vere molestie (tipo una persona in famiglia che approfitta di ogni occasione per incantonarti e allungare le mani, per intenderci – e tu sai perfettamente che se parlassi nessuno ti crederebbe e ti riempirebbero di botte per avere osato infangare quell’anima pura -, o il parroco, o l’istruttore scout, o l’allenatore di calcio. Eccetera) e queste ultime con lo stupro. In risposta a questa presa di posizione (che rivendica, in sostanza, il diritto di un uomo di provarci con una donna che gli piace, e quello di una donna di gradire un complimento), un “artista” di nome Alessandro Palombo ha realizzato e pubblicato questo fotomontaggio
Deneuve sfregiata
il cui significato è chiaramente “meriteresti che capitasse a te”. Dimostrando di essere totalmente incapace di distinguere un’avance da un crimine, una pacca sul culo da un massacro. Dimostrando, cioè, che Catherine Deneuve ha ragione al 100%.

barbara

Una risposta

  1. picchiare una donna rientra nel concetto di “infastidire”(credo che più o meno importuner si può tradurre come infastidire, o sbaglio?)?
    insomma, forse gli occhi neri e il naso sanguinante rientrano in un concetto un po’ diverso dall’infastidire!

    Certo, anche rompere le scatole a qualcuna/qualcuno che ti arrapa, proposto come diritto, è discutibile…direi che anche il diritto di molestare dovrebbe avere un suo limite, dall’infastidire, al perseguitare con un bombardamento continuo di messaggi, fino al (più o meno sottilmente) minacciare(stalking), il passo può essere breve!

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    • Come hanno spiegato le donne francesi nella loro lettera aperta, se mi segui per strada facendomi proposte e continui a seguirmi nonostante io non ti risponda, mostrando così di non essere interessata, o anche di essere infastidita, è estremamente sgradevole, ma non è un crimine. Se mi fai un occhio nero sì. Se dopo avermi seguita fino a casa, domani quando esco ti trovo lì ad aspettarmi per continuare a seguirmi, è stalking, che è reato. Poi ci sono, oggettivamente, situazioni borderline; occhi neri, labbra spaccate, segni di strangolamento sul collo non rientrano fra questi.

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  2. Brave le francesi…” e cosi Barbara! ”…che ha scritto cose con vero senso molto chiarificatore.
    Le cose stanno così…e la differenza c’ è e non poca.

    A 5aa..14 non ci possono essere le armi..” parole..gesti.etc” per difendersi, ma in età adulta..e un pò piu’ sù, sì.Riferendosi..specialmente all’ articolo..
    Lo strupro..vi ouò essere violenza fisica anche oltre l’ atto sessuale.

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  3. ma la soluzione è semplicissima. Ogni donna avrà un uomo di riferimento cui qualsiasi altro uomo dovrà rivolgersi prima di interagire con lei.
    Vietatissimo parlare o interagire, per qualsiasi motivo, con una donna in assenza di tale figura di riferimento.
    Strano che non ci abbiano ancora pensato…

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  4. Io ricordo, ai tempi quando andavo a scuola, se un uomo veniva a romperti le palle, molto probabilmente per levarselo di torno bastava mandarlo a cagare. Di solito, al peggio ti dava dell’acida (non della troia, proprio dell’acida), oppure in rari casi faceva del vittimismo (tipo ‘ma io sono cresciuto in orfanatrofio, non sai cosa vuol dire la sofferenza’). Poi magari lo rincontravi dopo due giorni e non ti guardava nemmeno.

    Si è perso il senso della misura
    (comunque in mezzo alla gente strana c’erano anche tante donne)

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    • In tutti i tempi è accaduto di doversi difendere a pugni e calci e graffi e morsi, e in tutti i tempi è accaduto che tutta la propria forza e tutta la propria determinazione non fossero sufficienti per riuscirci. E in tutti i tempi sono esistiti i ricatti sessuali. Quello che è nuovo di questi tempi è scambiare un complimento per una molestia e la pretesa di stabilire norme sul numero di secondi per i quali un uomo mi può guardare prinma che scatti la denuncia.
      Quella del sono cresciuto in orfanatrofio non l’ho mai sentita, non ho mai incontrato qualcuno che l’abbia sentita, e sono profondamente convinta che se mai a qualcuno fosse venuta un’idea tanto idiota sarebbe stato talmente sommerso dalle risate che sicuramente non ci avrebbe riprovato una seconda volta.

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