La dirigenza della “marcia del ritorno” ha già preso le distanze da questo pericoloso progetto che i giovani “inermi” agitati, rimbambiti e sovvenzionati da Hamas e dai vari gruppi jihadisti metteranno in pratica venerdì. Intervistati alla radio alcuni promotori della marcia hanno espresso vera preoccupazione per questa esecrabile scelta. Mentre giovani insani di mente e ragazzini stanno continuando ad accumulare centinaia di gommoni lungo il confine per incendiarli durante la “pacifica manifestazione”. Anche la settimana scorsa hanno incendiato gommoni il cui fumo nero e denso serve a creare una nube nera che impedisce di vedere infiltrazioni ed azioni di tipo terroristico e a disturbare le azioni di Zahal. Questa volta la quantità di gommoni bruciati porterà ad una catastrofe ecologica entro il loro stesso territorio… poi verranno a piangere e a battere cassa da quelli che approvano ogni azione di “resistenza palestinese”.
Definire criminali loro e chi li sostiene è un eufemismo.
Naturalmente non si è levata nessuna voce tra i soliti ecologisti e pacifisti internazionali che operano nella Striscia!
Angela Polacco Lazar
E i bambini – i loro bambini – intossicati?* (Unicef, dove sei? Save the children, dove sei?) E gli animali che moriranno bruciati? (Animalisti che ritenete il vostro pesce rosso maggiormente degno di vivere di Caterina, dove siete? Animalisti che augurate stupri e torture selvagge a chi mangia un pollo, dove siete? Animalisti che organizzate incursioni per “liberare” il cane strappandolo violentemente al mendicante che lo tiene accanto a sé chiedendo l’elemosina, dove siete?)
* “La pace arriverà quando ameranno i loro bambini più di quanto odiano noi”, Golda Meir.
Nel frattempo ammirate lo spettacolo di questi giovani idealisti al lavoro per organizzare la manifestazione pacifica:
E questo è il risultato degli allegri falò:
Questo invece è il tariffario per i partecipanti alle spontanee, spontaneissime, spontaneissimerrimissime manifestazioni di protesta dei poveri gazani disperati.
Lo avevo detto che i “manifestanti” di Gaza erano stati pagati da Hamas. I terroristi che governano la Striscia hanno appena diffuso il tariffario per chi ha preso parte alla “marcia” di venerdì scorso al confine con Israele. Le famiglie dei terroristi uccisi riceveranno 3.000 dollari, i feriti gravi 500 dollari e i feriti lievi 200 dollari. Lo annuncia Hamas su Twitter. Ma il “moderato” Abu Mazen non è meglio: lui paga da 3.100 dollari al mese chi è condannato all’ergastolo e 400 dollari per chi ha una condanna a tre anni. Sono soldi che diamo noi ai palestinesi per finanziare la loro jihad contro il popolo ebraico. Li chiamiamo “aiuti umanitari”. Domani è venerdì di preghiera e Hamas ha promesso altra violenza contro Israele. Per l’occasione si nasconderanno dietro una nuvola di fumo di 12.000 pneumatici da bruciare. Un altro gentile omaggio della comunità internazionale.
Giulio Meotti
Certo che se davvero bruceranno migliaia di copertoni, provocheranno una catastrofe ambientale più o meno pari a quella dell’incendio dei pozzi petroliferi nella guerra del Golfo. Ma perché preoccuparsene? Tanto lo sanno tutti che la colpa è di Israele, ed è a Israele che verrà presentato – o si tenterà di presentare – il conto morale e magari anche materiale del disastro.
barbara