Una risposta

      • Senza dubbio è sans aucun doute; sans doute, per quanto illogico possa apparire, significa proprio solo forse o probabilmente – la sfumatura dipende dal contesto. Me ne sono dovuta rendere conto quando ho tradotto, insieme a Elena Lattes, il libro di Ruth Halimi: lei per fortuna lo sapeva, e me lo ha rilevato quando abbiamo fatto la revisione insieme; ho controllato tutti i dizionari possibili, tanto mi pareva strano, e alla fine ho dovuto riconoscere che aveva ragione lei.

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        • Sì, hai ragione. Però occorre vedere il contesto. Io non direi che in questa frase significhi “forse”: “Le premier des devoirs, sans doute, est d’être juste ; Et le premier des biens est la paix de nos coeurs.” E si tratta di Voltaire.

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        • Ho cercato a suo tempo la spiegazione di questa cosa, e diceva che in passato sans doute significava effettivamente senza dubbio, poi col tempo ha cominciato ad assumere anche un valore dubitativo, qualcosa del tipo “tutto fa supporre che” o qualcosa del genere, per cui ad un certo punto si è preferito rafforzare l’espressione quando si vuole dare un significato sicuramente positivo (senza alcun dubbio), lasciando l’altra navigare sempre più verso l’incerto. Considerando che Voltaire scriveva quasi trecento anni fa, probabilmente usava ancora l’espressione nel suo significato originario, prima dell’inizio dello slittamento.
          Nel caso in questione, non può significare che con la possibile perdita di incisività degli Stati Uniti, l’Europa avrà sicuramente l’occasione di assumere un ruolo decisivo: il suggerimento è forse vi si apre uno spiraglio per prendere una buona volta delle iniziative ragionevoli e riacquistare consistenza e influenza nello scenario politico mondiale, non lasciatevelo scappare.

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      • E’ probabile che l’evoluzione semantica sia di tipo ironico (come una frase italiana che suoni: “forse è ora di darsi una regolata”). Ma se è di tipo ironico, vuol dire che siamo più vicini al “certamente” che al “forse”. Tuttavia, non mi sarei imbarcato in una discussione su una lingua di cui non sono un gran esperto, se tu non avessi detto che la traduzione inglese è errata. Secondo me non è così, ed è visibile: se una dice “sans doute la chance et le devoir” sta ponendo un imperativo morale. E quindi anch’io avrei tradotto in inglese “undoubtedly the chance and the duty”, visto che se avessi scritto “maybe the chance and the duty” sarei andato più lontano dal senso che l’oratrice intendeva imprimere alla frase. Anche perché una vena di incertezza è già contenuta nella parola “chance”.

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        • Posso parlare sulla base dei contesti incontrati nel libro della mamma di Ilan Halimi (scritto insieme a una giornalista professionista e scrittrice), dove di ironico c’era davvero ben poco, e in tutti i contesti in cui si incontrava voleva davvero dire forse, o al massimo probabilmente. Quanto al video, l’ho riascoltato: prima dice sans doute la chance, che probabilmente è quanto scritto nel testo o negli appunti verso i quali abbassa ripetutamente gli occhi durante il discorso, poi, dopo una brevissima pausa, aggiunge la chance et le devoir con devoir accentuato, quindi direi che la chance è una possibilità derivata dalla possibile perdita di influenza americana per qualche anno, e se si presenta la chance allora c’è anche il dovere, e questo è sicuramente più assertivo. Ma quello le è venuto in mente dopo, dopo avere usato per chance l’espressione sans doute.

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  1. Per fortuna. la Mogherini.solo pochi attimi nel .video . Bruxelles critica..parlamento UE..
    rifiuto di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele!Per loro..è Tel Aviv..è una bella citta’..ma la sua storia è recente e non ha certamente la grande importanza che ha ..ed ha rivestito a livello storico e religioso per il popolo ebraico per oltre tre millenni. Non è una novità! Lo è sempre stata..leggete i libri di storia..quelli veritieri..Ma non è una novità..il negazionismo..Israele non è riconosciuto come entità di Stato…dal mondo arabo..Islam e non solo. La chiesa..Vaticano ha riconosciuto Israele come Stato. solo.nel 1993.
    Dopo Trump…altri dovrebbero farlo!
    E..noi corriamo il pericolo di perdere l’ appoggio americano..azzi amari..anche per l’ Europa..e perderebbero chi colpevolizzare per poi cuocere nella loro…politica corretta stantia..e
    linea morbida..

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  2. Sarebbe una iattura se Di Maio diventasse ministro degli esteri. Una vergogna per il Paese. Non si può però dimenticare che in precedenza la stessa carica è stata ricoperta dalla Mogherini. Diciamo che da tempo gli italiani non sono più vergini.

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  3. INGUARDABILEEEE… INASCOLTABILEEEE… NAUSEABONDAAAA… Contrariamente alle mie abitudini mi faccio un solo vanto: di averlo detto e SCRITTO urbi et orbi un secondo dopo averla MALAUGURATAMENTE vista apparire ANNI E ANNI FA sul disgustoso scenario parapolitico mondiale! PUNTO!!!… Renzi ha fatto un gravissimo errore imponendocela… FOLLIA PURA…

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    • Indubbiamente un errore, ma se ricordo bene, l’unica alternativa come ministro degli esteri in quel momento era D’Alema. E l’unica differenza fra i due è che lei è un tantino più diplomatica, e che non è, per quanto ne so, mai stata beccata a raccontare barzellette antisemite.

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