SU AQUARIUS E DINTORNI 1

Cominciamo coi numeri

Quelli veri. Perché di balle io mi sono rotta.

Diamo un po’ di numeri (veri) sull’immigrazione, l’unico tema di cui può e vuole parlare il governo al momento, visto che se si mette a discutere di deficit, pensioni e bilancio, in mezz’ora arrivano la Troika, Mazinga e pure l’Ebola a sterminarci.
Partiamo da una certezza: le sparate di Salvini sono le stesse da dieci anni. Ma se dieci anni fa servivano solo a raccattare consensi ed erano perlopiù slegate dalla realtà, oggi le cose sono cambiate, e parecchio. E l’enorme problema della sinistra, quello che le ha fatto perdere rovinosamente le elezioni, è che ripete in modo automatico le risposte di dieci (e venti) anni fa, ignorando che nel frattempo c’è stata la più grande recessione delle nostre vite  – ci scusiamo con coloro che erano vivi e si sono presi pure quella del ’29 – e la più grande ondata migratoria DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE (Fonte: Alto Commissariato per i Rifugiati).
Dunque: Salvini dice le stesse cose, la sinistra risponde le stesse cose. Con la differenza che uno dei due, nel corso di dieci anni, è passato dalla parte del torto, ma non lo capisce, finge di non capire, non si vuole aggiornare, è terrorizzato dal sembrare uno schifoso razzista, teme che dando ragione a Salvini le pareti del casale in Umbria cominceranno a sanguinare e arriverà qualcuno a strappargli toppe dai gomiti della giacca di tweed.
E infatti i profili Facebook e Twitter delle persone più colte, progressiste e pigre d’Italia in questi giorni sono stati tappezzati da uno schemino molto semplice: quanto ”accogliamo” noi rispetto agli altri paesi europei, secondo l’Alto Commissariato per i Rifugiati (ancora lui)? Ebbene, si legge che l’Italia ha un numero di rifugiati rispetto alla popolazione totale (2,4 su 1000) molto più basso rispetto a Francia (4,6) e Germania (8,1), per non parlare della Svezia (23,4) e della piccola e vituperata Malta (18,3). Stiamo parlando di un’infografica, che trovate qui accanto, tratta dal settimanale Internazionale, cosa che rende la citazione ancora più chic.
diagramma-immigrazione
Qual è il problema della fotina tanto semplice e carina? È un modo rapido per dire ai nostri contatti “Ehi, io non mi faccio fregare dai leghisti!”, ma è pure un modo truffaldino di rispondere alle sparate di Salvini. Perché i rifugiati sono coloro che HANNO GIÀ OTTENUTO la cosiddetta ”protezione internazionale”, e non il totale degli immigrati giunti in Italia.
I rifugiati sono una parte minoritaria dei richiedenti asilo, visto che sempre l’Alto Commissariato ci fa sapere che meno del 40% delle domande ricevono una risposta positiva. Perciò parlare di 150mila rifugiati (il 2,4 per mille della popolazione) non esaurisce affatto il problema.
Andiamo avanti. Leggendo ”Vita” – periodico del Terzo Settore, delle Acli e delle Coop, non esattamente La Gazzetta di Marine Le Pen – i richiedenti asilo sono passati da 12mila nel 2010 a 84mila nel 2015 e poi 123mila nel 2016, il record storico. Applicando le medie dell’Alto Commissariato (circa il 40% delle richieste viene accettato), solo negli anni 2015-16 ci sono state 124mila persone che hanno visto la loro domanda RESPINTA e, pertanto, avrebbero dovuto lasciare immediatamente l’Italia e tornare a casa propria.
Ovviamente ciò non è avvenuto, e queste persone si sono trasformate in veri e propri FANTASMI che abitano le nostre città e non solo, facilmente sfruttati dalla criminalità e senza più nulla da perdere. Inutile parlare dei profughi in Svezia: l’Italia è il Paese di primo ”arrivo” e chi sbarca dal Mediterraneo può chiedere solo a noi il riconoscimento dello status di rifugiato. Se non ottiene qualche forma di protezione, muoversi per l’Europa senza documenti diventa difficilissimo e rischioso, e abbiamo già assistito all’atteggiamento dei nostri vicini austriaci e francesi, che nei momenti più caldi della crisi si sono limitati a chiudere le frontiere, smollando a noi la patatona bollente.
In Svezia, secondo la locale Agenzia per i Migranti, gli immigrati irregolari sono circa 50mila, e persino il governo di Stoccolma ha cambiato orientamento dopo brutti episodi di terrorismo e cronaca nera, attivando operazioni di ricerca, identificazione ed espulsione di chi non rispetta i requisiti per restare nel Paese.
Adesso arriviamo al punto: quanti sono in Italia gli immigrati irregolari, che tecnicamente stanno compiendo un crimine? Già, perché ci duole ricordare ai fan di Roberto Fico portatori di kefiah che il M5s non intende affatto abolire il “reato di ingresso e soggiorno illegale degli stranieri” (l. 94/2009), anzi, quando due parlamentari pentastellati proposero di cancellarlo, Beppe Grillo specificò che si trattava di una posizione ”del tutto personale”.
Beh, è difficile da credere, ma il numero arriva dall’ultima fonte che vi sareste immaginati: Laura Boldrini, già Presidente della Camera, già portavoce (oh yes) dell’Alto Commissariato per i Rifugiati. Ieri, per attaccare Salvini, gli ha fornito un’arma preziosissima. ”In Italia ci sono 600mila immigrati irregolari, che Salvini non riuscirà a espellere come promesso in campagna elettorale”.
Ohibò, 600mila ci risulta essere l’1% della popolazione, qualcuno direbbe il 10 per mille. Una percentuale che si avvicina molto a quei paesi bravi e virtuosi citati dalla fotina di Internazionale, una percentuale che addirittura supera in scioltezza nazioni di dimensioni e demografia simili come Francia (che ha tra i 2 e i 400mila irregolari stimati su una popolazione di 67 milioni) e Germania, dove le stime sono molto confuse dal milione di siriani entrato nell’arco di pochissimo tempo.
Per continuare a giocherellare coi numeri, avendo la Svezia 10 milioni di abitanti, i suoi 50mila immigrati irregolari sono solo lo 0,5% del totale, o il 5 per mille. Per quelli che amano le fotine piene di proporzioni, esattamente metà dell’Italia.
Che poi, MAGARI l’Italia avesse più profughi! I richiedenti asilo e protezione internazionale che Angela Merkel ha fatto entrare a braccia aperte nel 2015 venivano quasi tutti dalla Siria, e si trattava di persone con un livello di istruzione e professionalità altissimo rispetto alla media dei migranti africani. Accogliendo più siriani avremmo fatto un gesto umanitario e insieme accolto più medici, ingegneri, operai e artigiani specializzati.
Invece da queste parti, sempre citando ”Vita” e la fondazione ISMU, “Nel 2016 si conferma il primato della Nigeria come primo Paese di nazionalità dei richiedenti asilo, pari a 27mila, un quinto del totale e in continua crescita (+48% rispetto al 2015). Seguono Pakistan (11% del totale), Gambia (7,2%) e Senegal (6,2%). Solo al quinto posto l’Eritrea con 7.483 richiedenti asilo nel 2016, a fronte – seppur i dati non siano del tutto comparabili – degli oltre 20mila sbarcati”.
Ah, la Nigeria. Continuiamo a dare i numeri: attualmente ha 190 milioni di abitanti, una media di figli per donna pari a 5,6 e si prevede (tutti dati ONU!) che raddoppierà la sua popolazione da qui al 2050, diventando il terzo Stato più popoloso al mondo. Secondo ”Open Migration” (di nuovo, non stiamo parlando dell’Eco di Borghezio, ma del megafono ufficiale della fondazione di Soros), solo il 5% dei nigeriani che fa domanda in Europa riceve lo status di rifugiato e circa il 25% ottiene qualche forma di protezione internazionale.
Il che vuol dire un’altra montagna di fantasmi, e le cose difficilmente cambieranno. Secondo ”Open Migration” i nigeriani vanno considerati ”in guerra” perché negli ultimi 18 anni circa 50mila persone sono morte per cause legate all’attività terroristica di Boko Haram. Potremmo scomodare le statistiche di altri paesi, tipo quelle del Messico dove in 9 anni sono morte 80mila persone per la guerra dei cartelli del narcotraffico, o potremmo ricordare che Boko Haram nel frattempo è stata praticamente sconfitta. In realtà basta soffermarsi su un macroscopico dettaglio: la Nigeria NON È UNO STATO FALLITO.
L’immaginario della sinistra italiana è fermo alle crisi umanitarie degli anni ’80 e ’90, quando guerre e carestie hanno letteralmente devastato paesi come Somalia, Eritrea, Ruanda, Sudan. Alcuni di questi luoghi restano in condizioni tremende, ed è giustissimo concedere a chi ne ha il diritto la protezione delle democrazie europee.
Ma la Nigeria non è la Somalia: il suo pil pro capite è passato dai 171 dollari del 1994 ai 3.200 del 2014. Ha le più grandi riserve di petrolio di tutta l’Africa, di cui è l’ottavo esportatore al mondo. Ok, è piena di corrotti e ha un governo che funziona male, ma alzi la mano chi non pensa la stessa cosa dell’Italia.
C’è il concreto problema della tratta delle donne, portate in Europa a prostituirsi sotto minaccia di morte, ed è necessario colpire gli sfruttatori e aiutare queste ragazze a integrarsi o, se lo desiderano, a tornare a casa. Ma è lampante che nessuno in Europa può permettersi di considerare automaticamente rifugiato chi arriva dalla Nigeria. E in effetti, come ammette sempre ”Open Migration”, nessuno (o quasi) lo fa. Non lo fa la Francia, la Germania e manco l’idilliaca Svezia.
Per concludere, che si fa? Continuiamo a sorbirci i monologhi di Saviano che in tv, sul web, con le dirette Facebook e pure al citofono ci dice che non abbiamo capito niente, che l’immigrazione è un falso problema, anzi una risorsa sempre e comunque?
Oppure ammettiamo che l’immigrazione c’è da quando esiste l’umanità e ha arricchito la nostra storia, che noi italiani siamo stati emigrati e pure maltrattati, e però questo non toglie che quando il numero di immigrati schizza oltre ogni proporzione nell’arco di un decennio, ciò ha delle conseguenze concretissime e niente affatto solo ”percepite” sulla popolazione locale, magari già impoverita da una lunga recessione?
Sicuramente, se la sinistra di lotta e non più di governo continua a rispondere con numeri incompleti e auto-assolutori a problemi veri, altro che il 51%: Lega e M5S al prossimo giro prenderanno l’80% e su Internazionale ci saranno solo le ricette di Elisa Isoardi. (qui, continua)

In ogni caso…
porti
barbara

Una risposta

  1. E’ arrivato il momento! Politici…tiratevi sù i calzoni..e politichesse..le vostre gonne.
    Ormai…siete arrivati a rendere quella che era…emergenza nell’ accogliere i profughi..estesa al maggiore numero di altri che …sono migranti…
    E’ diventata una norma, ormai assodata con le sue dinamiche..partono in maniera selvaggia…sù gommoni, battelli in numero che và oltre alla normale capienza. E..l’ incognita prosegue…bastano poche miglia…e le ONG…sono pronte che li aspettano..per
    rendere piu’ facile il trasbordo vi possono essere gli aerei..specialmente se avvengono certi
    incidenti..con il rischio di annegamenti.
    In pratica…subito dopo il limite delle acque Libiche…c’ è la coincidenza! L’ Italia ..li ” deve
    accogliere…”…il seguito ..TV..giornali, politici…popolo ..di core..il papa…e noi..i cittadini
    li vediamo per le nostre strade..” gli creano..lavori ? socialmente utili..” Ogni tanto ci mostrano l’ altra faccia della situazione…lontana..da certe situazioni di tutti i tipi..sia sù di
    loro.per situazioni che possono subire….come da parte loro..non idilliache.
    ..ogni tanto..in TV..giornali..etc ci mostrano dei gesti ..anche eroici. Tanto per dimostrarci
    che ci sono degli eroi..brave persone.
    Qui…sfuggì alla cronaca…un’ extra comunitario”..M.O..?”.salvò una signora da uno scippo
    mentre saliva sul treno. Il gruppetto di 5…6 di moretti..” negri..” tarchiati..non alti lo presero
    a pugni. Poi…saliti sul treno si sparsero per il treno. Probabilmente senza biglietto..ormai
    si possono riconoscere certe loro dinamiche. A volte quando vedono un capo -treno..controllore che è molto attento scendono dal treno per prendere il successivo..
    I cinesi! Anche fra di loro” sono una grande comunità!”…vi sono tanti clandestini…ma hanno sempre il biglietto…per evitare controlli oppure a che fare con le forze dell’ ordine.
    In generale..il loro è un mondo chiuso..una porzione di Cina con regole tipiche..che rappresentano il tipico mondo cinese.
    Sì…anche qui i pakistani sono in discreto numero..Anche i paesi dell’ est bittano in discreto
    numero..” le badanti! Davano noia…portate via il nostro lavoro…”…Si ,puliamo il culo agli
    italiani..Anche qui..si trova di tutto..
    Gli africani! Sono però specializzati nello spaccio…quelli del nord..fumo, quelli piu’ interni
    ..gli ovuli. I cinesi ketamina..
    Gli italiani..tasso nascite…sotto lo zero. Ci pensano le musulmane…sempre da sole..con
    dai 3..a 4 figli..appresso e sono giovani! Se non ricorrono ai ripari arriveranno ad una squadra di calcio.
    Anche le negre si danno da fare!
    Le cinesi contenute.All’ occidentale..1..2. Devono ..lavolale tanto.

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    • Grazie, non l’avevo visto. Interessante, anche se
      ma con un 34% che per rassegnazione e sfiducia non ha inviato alcuna domanda di assunzione o lavoro
      la dice lunga sui perché dell’elevata disoccupazione italiana.
      Quanto al rimpiazzo, guarda la Germania: ha “esportato” mezzo milione di ebrei (più quelli che stanno scappando adesso, anche se non proprio a dirotto come dalla Francia) e li hanno rimpiazzati con una bella botta di musulmani. A un certo momento il governo nazista ha istituito il coprifuoco per gli ebrei che, essendo notoriamente dei satiri assatanati, se lasciati liberi di circolare avrebbero inevitabilmente insidiato le caste vergini ariane. Adesso il coprifuoco per i non ariani non usa più, cosa di cui le donne, soprattutto a Colonia, sono immensamente riconoscenti.

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      • Ti prego, Barbara, non parlare di cose di cui non sai assolutamente niente. Sei una delle poche voci razionali in italiano di tutta Internet, non mi rovinare la lettura. Capisco che sei stata statale tutta la vita e che certe cose proprio non le capisci, e non e’ neanche colpa tua. Semplicemente, cerca di non sentenziare su cose che non conosci assolutamente, altrimenti fai la stessa figura del fesso con la kefiah che difende il palestinese islamico buono, pacifico e tollerante contro i malvagi coloni ebrei che bruciano i binbi con gli occhioni azzurri col napalm americano!

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        • Provo a indovinare: faccio male a criticare chi non prova a inviare domande di lavoro e poi frigna che non lo trova?
          Nel paese in cui abitavo prima di prima c’era una ragazza eritrea. Non trovo uno straccio di lavoro perché qui sono tutti razzisti, diceva. Dove hai provato? Da nessuna parte! Cosa provo a fare che tanto qua sono tutti razzisti e un lavoro a una negra non lo danno neanche morti! Ecco, io sarò una statalara incallita, ma se mi chiedi comprensione per chi non ci prova perché “tanto sa” che non troverà, hai un tantino sbagliato indirizzo. Avevo compagni di università laureati prima di me con punteggi più alti del mio che dopo tre quattro anni erano ancora lì a fare supplenzette di una settimana; io l’anno che mi sono laureata ho avuto un incarico annuale. Come? Andando, da persona che odia il freddo, detesta la neve e non ama la montagna, in un buco di paese di mille abitanti in mezzo alle Alpi, con inverni a oltre venti sottozero. Non me ne sto vantando, sia ben chiaro. E posso deprecare che in altri settori lavorativi ci siano le porcate che sappiamo, ma non chiedermi comprensione per chi se ne sta seduto ad aspettare che il lavoro gli piova in grembo e frigna perché quello non arriva.
          Ah, dimenticavo: hai mai sentito di insegnanti precarie che non hanno avuto l’incarico perché si sono rifiutate di darla al preside e quello si è vendicato dando su di loro note pesantemente negative? Beh, io sì. E come succede nella scuola suppongo succederà anche in tutti gli ambiti statali e dintorni.

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        • Avanti, se parliamo di aneddoti anche io posso dirti di avere visto cose orribili. Non dubito che ci siano persone come quelle da te descritte, ovviamente si tratta di persone che hanno altri mezzi di sopravvivenza che preferiscono al lavoro.

          La cosa che mi da molto fastidio e’ l’idea che si fanno molte persone anziane del “sono i giovani schizzinosi che non hanno voglia di lavorare.” Ci sono, e’ indubbio, ma sono una stretta minoranza. Dati alla mano, negli ultimi anni in Italia si sono perse tantissimi posti di lavoro. A Pavma, dove lavoravo prima, il crack Parmalat ha letteralmente massacrato il tessuto economico. Tantissimi controterzisti si sono trovati senza lavoro e con crediti enormi spariti nel nulla. Non credo che tanti dei giovani licenziati o rimasti senza possibilita’ lavorativa siano tipi che “frignano perche’ non trovano lavoro anche se non inviano domande.” Non e’ la prima volta che sento questa frase, ma finora l’avevo sentita solo da cerebrolesi che guardano Studio Aperto come se fosse Vangelo. Da dove viene?

          Dal punto di vista psicologico, invece posso capirti: e’ un caso da manuale di “ipotesi del mondo giusto”. Ci si convince che tutti quelli che finiscono in mezzo alla strada ci finiscano perche’ sono pigri, inetti o moralmente fallati. Facendo cosi’ si esorcizza la paura di finire in mezzo a una strada. In fondo, se e’ capitato solo ai giovani “choosy”, non c’e’ rischio che capiti a te!

          Se l’argomento ti interessa:
          https://en.wikipedia.org/wiki/Just-world_hypothesis

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        • Ho parlato di gente che resta senza lavoro? Ho parlato di gente che si ritrova in mezzo a una strada? Ho parlato di giovani che non riescono a trovare lavoro? No ragazzo, ho parlato di quel 34% che […] non ha inviato alcuna domanda di assunzione o lavoro. NON di aneddoti o casi singoli: sto parlando del 34% dei disoccupati. Se hai voglia di sentirti solidale con questi accomodati pure, ma non contare su di me.

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        • Non pensi di essere un poco poco vecchiotta per capire come funziona il mondo dei “giovani”, e magari un poco presuntosa per credere di capirlo meglio di uno molto piu’ giovane di te? Ho visto anche io i giovani che preferivano spacciare una panetta di fumo o le giovani che preferivano “intrattenere” un vecchio porco piuttosto che fare una giornata di lavoro. Pero’ i dati parlano chiaro: ci sono stati 500.000 giovani che sono andati a lavorare all’estero, piu’ tanti meno giovani (me ad esempio). Come lo spieghi? Bisogna guardare i dati numerici, non una frasetta scritta malissimo e messa fuori dal contesto.

          Tra parentesi, pure io a un certo punto in Italia avevo smesso di cercare lavoro: era uno spreco di tempo e soldi. Non c’era letteralmente piu’ niente, tutte le attivita’ stavano chiudendo una dopo l’altra e le poche ancora aperte erano in bilico. Gli unici che cercavano di assumere erano truffatori piu’ o meno legalizzati. La disperazione aveva trasformato il mercato del lavoro in un Far West.

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  2. Riguardo al milione di siriani che sarebbero andati in Germania, vorrei capire. Nel settembre 2015 la Merkel, a seguito di stomachevole manfrina con ragazzina extracomunitaria, proclamava la disponibilità a accogliere 500.000 siriani l’anno. Poche settimane dopo, la rotta balcanica è stata definitivamente chiusa con i muri ungheresi, sloveno e austriaco. All’inizio del 2016, la Merkel proclamava di avere fatto entrare 1.100.000 siriani, e di considerare così largamente mantenute le promesse.
    Domando: 1) chi ha controllato i dati della Merkel; 2) da dove sono entrati 1.100.000 siriani in pochi mesi, con tutte le frontiere chiuse e senza che si avesse notizia di sbarchi di massa nel Mare del Nord; 3) è possibile che i servizi segreti di vari paesi, fra cui l’Ungheria, l’Austria e, perché no, l’Italia, non ne sappiano niente?

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    • Sì, quella ha lasciato perplessa anche me – e grazie per i dati. Quanto all’episodio, suppongo che tu ti riferisca alla “bambina” palestinese che piange con tanta tanta commovente convinzione e determinazione di fronte alla rivelazione che la Germania non può accogliere tutti

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  3. interessante anche notare che il numero di aborti degli ultimi anni in Italia è molto vicino a quello degli immigrati REGOLARI che importiamo….. e mi chiedo anche come mai i bambini siano un tale problema economico per le coppie italiane, tanto da desiderarli immensamente ma non poterne mettere al mondo che mezzo per famiglia, e poi vedi marocchini, rumeni, cinesi, cingalesi e pakistani che (una volta sposati o riunito il nucleo familiare) ne hanno di media due, tre, quattro, e magari mandano pure qualche spicciolo a casa…. tutti liberi professionisti evasori, o c’è qualcuno che non la conta giusta?

    dando per scontato che per mantenere una comunità è necessario avere una media di tre figli per coppia, chi negli ultimi 40 anni ha fatto di tutto in Italia per OSTACOLARE gravidanze e parti che cosa aveva come obiettivo, l’estinzione degli italiani o il semplice rimpiazzo con schiavi fedeli (nella loro visione ottusa e illusoria, s’ntende)?

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