QUANDO UN ONESTO CITTADINO

Uno vicino ai sentinelli. Perché le sentinelle, per quanto coraggiosamente in piedi, sono cattolicume da donnette, clericalicume da femminucce, robetta insomma, ma i sentinelli no! Loro sono fieramente maschi! Loro sono orgogliosamente virili! (ma non c’era quella storia che i generi non esistono, che il sesso è un’opinione, che il DNA è una balla, che sono tutti pregiudizi cattoborghesi, che… No vabbè, lasciamo stare che se no complichiamo troppo le cose). Dunque questo tizio, questo onesto cittadino, un bel giorno convoca i carabinieri (“ne sono arrivati tanti”), convoca l’ambulanza, convoca gli Stati Generali, pare che qualcuno abbia proposto addirittura di spostarsi nella Sala della Pallacorda ma purtroppo non è stato possibile, come capirete fra poco, cose grosse, insomma. Precisando che questo tizio non è un tizio qualsiasi come posso essere io, come puoi essere tu che mi stai leggendo, come può essere tuo cugino, chirurgo di fama ma insomma quello e basta, no no, neanche per sogno. Lui è un giornalista e poi anche scrittore e poi anche cantautore, e queste sono sicuramente cose importanti in merito ai fatti de quibus fabula narratur, dato che vengono riportate nell’articolo che ne dà conto. Insomma, ha raccontato che sulla porta di casa due persone lo hanno aggredito, ha raccontato, e lo hanno insultato, dice, gridandogli “sporco comunista di merda”, così ha detto lui. E poi uno aveva anche un coltello col quale gli ha tirato una coltellata al viso, racconta, che poi però la coltellata tirata non è arrivata perché “per reazione istintiva ho parato con un braccio che ovviamente [ovviamente!] ha un taglio non grave”, dice. [se passa di qui qualche medico, o magari un avvocato, giusto per curiosità: quanti sono i millimetri di lunghezza e i micron di profondità necessari perché un graffio possa essere definito “taglio non grave”?] E dopo averlo insultato [? Insultato? Ma non c’era stata anche una coltellata tirata al viso genialmente parata con una parata che se la vedono Bud Spencer e Terence Hill si vanno a nascondere distrutti dall’umiliazione? Già dimenticata? O talmente traumatica da avere avuto bisogno di operare una rapidissima rimozione per non dover soccombere al trauma psicologico?] i due sono fuggiti, così, senza lasciare traccia, niente. E lui non se ne capacita: “una violenza del genere contro un giornalista, uno scrittore, un cantautore, per le sue idee”. Fosse stato solo giornalista e scrittore passi, o solo giornalista e cantautore, o solo scrittore e cantautore, ma tutte e tre le cose insieme, cribbio! Ma come si può?! E insomma questo illustre personaggio ha raccontato tutta questa storia da tragedia greca su FB, cioè ha raccontato che gli sono successe queste cose tremende, ecco, come potete leggere qui.
Vi state per caso chiedendo perché vi stia raccontando che lui ha raccontato tutte queste cose? Ci arrivo. Sì, certo, anche per esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza a lui che dice di avere subito questa spaventosa tragedia. E anche per esprimere tutta la mia profonda indignazione per gli efferati comportamenti che lui afferma essere stati messi in atto da quei due loschi figuri. Ma soprattutto per esprimergli la mia sconfinata ammirazione per quella coltellata al viso parata con una tecnica che neppure i migliori maestri di arti marziali sono in grado di mettere in atto, guardare per credere!

barbara

Una risposta

  1. Gli organi del Pensiero Unico avevano avuto un’idea: poiché gli atti di violenza che hanno come parte soccombente un extracomunitario sono molti (fare i malavitosi è pericoloso, perché si incontrano altri malavitosi) bastava sceglierne alcuni con autori ignoti, aggiungere “sporco negro”, e gridare all’emergenza.
    Qualcuno ha pensato di convertire lo “sporco negro” in “sporco comunista”, e farsi pubblicità.

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    • Esatto: basta saper scegliere il momento giusto, il contesto giusto e l’interlocutore giusto, Oriana Fallaci docet, che ha raccontato la graziosa storiella di lei che si toglie il velo di fronte a Khomeini, e decenni dopo il mondo è ancora lì a raccontare pieno di ammirazione la favoletta del coraggioso gesto di Oriana Fallaci che si toglie il velo di fronte a Khomeini.

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  2. L’ha ribloggato su Cavolate in libertàe ha commentato:
    nel filone delle fak news trovo queste riflessioni di Barbara molto interessanti. Si è visto come spesso i giornali ricamino sopra e a furia di ricamare la “realtà” e la “narrazione” si separino e prendano due strade separate.
    L’unica protezione contro le fake news è il senso critico o, nel caso non si conosca abbastanza sulla materia per poter avere un pensiero critico autonomo, sospendere il giudizio.

    PS sarei curioso di sapere se l’aggressione è stata denunciata anche alle forze di pubblica sicurezza e, nel caso, sentire anche la loro di campana.

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  3. Dopo l’elezione di Trump in USA c’è stata un’esplosione di casi di aggressione razziale, veli strappati, scritte razziste, pestaggi, cose così.
    Sembra strano, ma tutte, ma proprio tutte si sono dimostrate inventate di sana pianta.
    Insomma, in un Paese con un terzo di miliardo di abitanti, almeno un vero sciroccato trumpiano ci sarà pur stato, no?
    No.
    La differenza è che lì, se ti inventi un’aggressione che poi si dimostra fasulla, poi ti processano, e sono guai seri. Qui no.
    Te lo ricordi il Luìs Marsiglia? Ecco. Ora fa il pittore. In Spagna, per fortuna.

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