UNGHERIA AGGIORNAMENTO

Ieri sera sono stata a cena con la ragazza e suo marito: dopo mezzo anno di lavoro hanno avuto una settimana di ferie, e l’hanno usata per venire a sistemare un po’ di cose lasciate indietro al momento della partenza, e vedere un po’ di amici e parenti.
La situazione, lì, appare così stabile e solida che, dopo solo pochi mesi, hanno deciso che è arrivato il momento di fare un figlio, cosa impensabile quando erano qui. Lui poi ha detto che ha diversi amici ebrei, e da nessuno ha mai sentito parole di preoccupazione o inquietudine, né, parlando con la gente, gli capita di cogliere manifestazioni di antisemitismo.
Infine ne ho approfittato per togliermi una curiosità: se fanno lo stesso lavoro nella stessa azienda, come mai lui guadagna molto di più? Spiegazione semplicissima: lei fa otto ore al giorno cinque giorni la settimana, lui ne fa undici e lavora anche il sabato. E mi è piaciuta molto questa possibilità di scegliere l’orario di lavoro in base alla propria energia, alla propria resistenza, ai propri impegni (lei il pomeriggio deve andare a prendere il bambino a scuola, ha da fare in casa eccetera).
Magari, per carità, non sarà proprio un paradiso, ma a loro, venendo dall’Italia, è sembrato proprio quello.

barbara