Una risposta

      • Visto che non coglievo il nesso fra Italo e Viganò ho googlato. La folla ripete “Italo” che è il nome dell’ alto prelato che parla con Francesco ed effettivamente non pare esserci un legame con le critiche a Viganò.

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        • Può darsi. Che facciamo? Andiamo a Piazza S. Pietro la prossima domenica, e iniziamo il coro Viganò?
          Quelli sono pecoroni, ci vengono dietro senz’altro.

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        • Si può fare. Anche se verrei più per i carciofi alla giudía o i fiori di zucca che non per il rischio di trovarsi in qualche cella vaticana, magari con le stesse guardie di Emanuela e Mirella.

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        • @Rasko: ci vedi qualche motivo per invocare “l’alto prelato che parla con Francesco”? Quanto a quello che senti, suggerirei una controllata alle tue cuffie o casse.
          Per i carciofi alla giudìa meglio aspettare che sia stagione: qualche anno fa li ho mangiati fuori stagione da Ba-ghetto, dove mi hanno detto che avevano trovato il sistema per conservarli, e ho mangiato cartone plastificato.
          Mirella chi?

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  1. Pare fossero i cresimandi di Lucca che salutavano il proprio vescovo, Italo Castellani.
    Sui carciofi. Non mi formalizzo, è che non ho mai provato la cucina ebraica romana e se vengo a Roma, prima di farmi arrestare, devo provarla.
    Mirella è lei.

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