Ivan Paone, vice direttore dell’Unione Sarda, 27 gennaio 2019
Buongiorno direttore,
mi è stato inviato da Israele, e più precisamente da Deborah Fait, l’articolo pubblicato oggi scritto dal suo vice Paone.
Vivendo io a Torino non ho l’abitudine di seguire quanto viene pubblicato sul giornale da lei diretto.
Ho quindi voluto entrare nel profilo di Paone su FB e ho trovato la condivisione di quanto le allego.
Mi rendo conto che non tutti sono tenuti a conoscere la storia del conflitto che perdura da oltre 100 anni, ma ritengo pure che, prima di scriverne, un giornalista dovrebbe approfondire l’argomento.
Le propongo quindi di organizzare un dibattito pubblico su questo tema al quale sono pronto a partecipare. Sono certo che servirebbe a Ivan Paone e, soprattutto, ai lettori del giornale da lei diretto.
Distinti saluti
Emanuel Segre Amar
L’argomento l’ho approfondito adeguatamente. Del resto uno che ha come idolo Netanyahu si qualifica da solo.
Mi spiace solo che lei abbia problemi di lettura, visto che del mio articolo non ha capito nulla.
Lei chiede un dibattito pubblico? Prontissimo. Mi stupisce però che per criticare me si sia rivolto al direttore. Non aveva il coraggio di scrivermi? Non mangio i bambini e comunque può sempre farsi proteggere dal potente esercito israeliano e da quell’esempio di democrazia rappresentato dal Mossad.
Distinti saluti
Ivan Paone
La sua lettera era finita nello spam, è stato un automatismo di grande precisione visto il contenuto della sua risposta.
Desidero informarla che non ho idoli essendo di fede ebraica, rigorosamente monoteista, non so lei. Quanto ai problemi di lettura, lasci il sarcasmo da ginnasiale e il guappismo anabolizzato a casa con la fionda, sia gentile.
Peccato che un talento come il suo si debba esercitare su un giornale di provincia. Lei merita un pubblico ben più ampio. Se crede possiamo provare a trovarle un posto a Roma, in una sede assai più prestigiosa. Lo dovrebbe sapere che abbiamo molte aderenze.
Distinti saluti a lei
Emanuel Segre Amar
Non dubito che abbiate molte aderenze. A casa mia si chiamano lobby. E non le sopporto, di qualsiasi fede, colore politico siano.
A proposito, confermo le sue difficoltà con la lingua italiana. La parola idoli, nel buon linguaggio corrente, non ha alcuna connotazione religiosa. E il rigorosamente monoteista poteva risparmiarselo. Perché una religione parzialmente monoteista non esiste. Infine, c’è chi usa la fionda e chi il mitra. Legga un po’ i giornali per capire chi usa una o l’altro. Al contrario, lei non merita alcun palcoscenico, provinciale o nazionale. Può consolarsi scrivendo sui muri o sui vagoni della metropolitana, a Roma è pratica comune.
Distinti saluti anche a lei.
Curioso che il bacchettatore della lingua italiana altrui sia convinto che il contrario di “rigoroso” sia “parziale”. Per quanto riguarda il merito, evito accuratamente di esprimermi, perché il mio patrimonio lessicale manca di termini adeguati.
barbara
AGGIORNAMENTO
Casa sua non l’ho mai frequentata, la suburra non è esattamente il mio habitat. E’ lei che ha grosse difficoltà con la lingua italiana e sicuramente anche con il greco, visto che “idolo” deriva dal greco “eidolon”, simulacro, e viene usato in senso metaforico nel linguaggio corrente. Naturalmente le è sconosciuta anche quella figura retorica che si chiama metafora e l’uso dell’ironia. Non mi meraviglio, se no non potrebbe scrivere quello che scrive.
Sulla storia delle religioni testimonia ancora di più la sua crassa ignoranza, poiché il monoteismo ha una storia, una evoluzione che culmina con quello rigoroso ebraico. Ma lei che non ha mai letto una pagina di Mircea Eliade o di Joseph Campbell non può saperlo. Scrive infatti per un piccolo giornale di provincia e lì resterà fino alla fine dei suoi giorni che le auguro serenamente lunghi.
Le scritte sui muri della metropolitana di Roma sono bellissime e hanno sicuramente un pubblico molto maggiore rispetto a quello di chi legge lei.
Si diverta.
ESA
La chiudo qua. Lei è uno sbruffone. Non conosce i miei studi né la mia storia e si permette di dare giudizi. Solo perché non sono filo israeliano come lei. Bell’esempio di tolleranza. A proposito di idoli, parlavo del linguaggio comune e in senso metaforico adesso non usiamo questo termine per indicare un dio. Il greco l’ho studiato, al liceo classico (lo stesso dove hanno studiato Segni, Berlinguer e Togliatti) e all’università, dove mi sono laureato con 110 e lode. Le letture? La mia prima in assoluto, da adolescente, è stata Se questo è un uomo di Primo Levi. E ha segnato la mia vita. Poi sono arrivati i sionisti come lei…
Buonanotte.
IP
Non è spettacolare questo trarre gloria dalle personalità che hanno frequentato il suo stesso liceo? E non è formidabile il portare vanto della comune frequentazione con uno dalle mani letteralmente grondanti di sangue? Carino anche il fatto che la sua prima lettura in assoluto l’abbia fatta da adolescente, il che spiega parecchie cose.
Purtroppo quelli che vogliono attaccare l’etichetta “olocausto” a BIP! non si rendono conto dei danni che stanno facendo. Annacquano e trasformano una tragedia in una bandiera politica. Imho più che i negazionisti il pericolo sono loro; cioè se è una deportazione il fatto che un docente si debba trasferire da napoli a milano, qualcuno potrebbe pensare che anche la deportazione degli ebrei sia stato solo un farli spostare un poco. Se appiccichi stelle gialle a caso poi la stella gialla perde tutto il suo drammatico significato.
PS
Ma è vero che se solo oso, discorso solo in linea teorica chiariamo, esprimere una opinione un filino leggermente diversa da quella di un ebreo, finisco nella lista nera del mossad immediatamente dopo Oceania Platino?
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Ma io credo che se ne renda conto perfettamente, e che quello sia esattamente lo scopo che si prefigge.
PS: verissimo, sono delle belve, quelli.
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“gli ebrei trasformatisi in sionisti”. Questo carica a testa bassa, senza capire che si sta precludendo per sempre la scusa “io ce l’ho coi sionisti, non con gli ebrei”.
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Quei soliti, famosi diavoli un tantino distratti.
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Il dialogo è ormai inutile. Di partenza vi è l’ antisemitismo…poi antisionismo, con lo stesso
risultato…
Per quanto mi riguarda non mi và di parteggiare per un popolo che continua ad esercitare il perenne terrorismo come forma di dialogo con Israele.
E’ chiaro che usa tutte le forme possibili da mettere in atto..e che si raggruppano sotto la definizione di terrorismo.
Bombe..attentati dinamitardi..coltelli di varie misure..sassi..massi…incendi..sgozzamenti..
set..cinematografici, utili per una falsa propaganda…i tunnel..”.e le fionde..menzionate..”
la lista è molto lunga. Propaganda! Certi giornalisti l’ amano e ne fanno largo uso..
Il tutto…basta colpire Israele!
Sono arrivato alla saturazione, non vi sono scusanti per gli arabi palestinesi, in tutto
questo lungo tempo hanno dimostrato che non gli stà bene niente..tutti i tentativi, accordi
..patteggiamenti etc..sono falliti e quando sembravano avere un ‘ esito positivo per risposta hanno tradito intensificando il terrorismo.
Popolo di fondo anche stupido , dovrebbero ribellarsi verso i veri loro nemici..e poi la
Palestina sarà libera e prospera. I soldi $$ ci sono…arrivano molti, invece di finire nelle
tasche di persone sbagliate potrebbero essere utilizzate per il progresso della Palestina.
Invece il terrorismo ..prezzolato, aiutato dall’ occidente..ed oriente continua ad essere la
loro ragione di vita, che poi si traduce in morte.
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Marco, io sarò de coccio, e pure ‘gnorante, ma tuttora… al momento… oggi NON esiste uno stato di palestina!
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? Dov’è che Marco avrebbe nominato uno stato di Palestina?
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Sì, dopo un secolo di terrorismo direi proprio che è ormai inutile.
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Sig.Paone…, dia retta a un povero ignorante come me… Di gente come lei ne ho trovata sulla mia strada a far tempo dagli anni Sessanta del secolo scorso…Ho sperato che i tipi par suo “sparissero” rapidamente, invece mi sono sbagliato. Ictu oculi uno che straparla e farnetica, come lei fa, è destinato dal proprio Dna a sparare SOLO STRONZATE STRATOSFERICHE… Per il suo bene – ma anche per il nostro, sic! – scriva meno, anzi, per niente!!!. I campi hanno bisogno di essere coltivati… l’unico mio dubbio è che finiscano con l’offendersi a essere coltivati da un serpente!!!
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Occhio che adesso si offendono i serpenti.
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Ma non erano gli ebrei quelli dotati di dura cervice?
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Gli ebrei sono quelli che l’hanno codificata in un libro sacro, ossia sono di diritto di dura cervice. Gli altri devono accontentarsi di esserlo di fatto.
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Accontentarsi, eh? Tu dici? Mahhh…
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Credo che sia passato inosservato questo coso dei consiglieri comunali di Milano:
L’ultima azione di vergognosa propaganda elettorale e politica di Matteo Salvini segna, per quanto ci riguarda, un punto di non ritorno nel giudizio politico e morale nei suoi confronti e di quelli che ne sostengono l’azione.
Le modalità di sgombero del Centro CARA Castelnuovo di Porto sono agghiaccianti: cinquecento migranti trasferiti non si sa dove dalla sera alla mattina senza preavviso, un “carico” su un autobus innestato da una lettera su carta intestata dello Stato italiano con la richiesta di “22 femmine e 35 maschi”, l’allontanamento dei minori dalle scuole, dai docenti e dai compagni di classe senza nemmeno la possibilità di un cenno di saluto, la selezione “secondo legge” di uomini, donne e bambini, divisi per status di “regolari”, che garantiva un viaggio verso un centro di soggiorno e forse di lavoro, e quello di “clandestini” che significava essere buttati in strada senza documenti e assistenza o indicazioni.
Tutto questo echeggia mostruosamente comportamenti che si pensava non sarebbero mai più stati di casa in #Europa, e tutto questo alla vigilia del “Giorno della Memoria”.
Noi chiediamo che Matteo Salvini e tutti quelli che ne condividono le gesta e le azioni, in particolare quella da “buon padre di famiglia” di ieri, non si presentino e non partecipino in alcun modo alle cerimonie istituzionali di ricordo ne “Giorno della memoria” per non irridere ignominiosamente al ricordo ed al dolore di tutti quelli che hanno in orrore i loro metodi di propaganda ed azione politica fatta sulla pelle, sulla vita e sui sentimenti di esseri umani ovunque essi si trovino.
Nel caso che con il pretesto delle cariche istituzionali indegnamente ricoperte, Matteo #Salvini o qualsiasi dei suoi sostenitori si presentasse alla cerimonia , come gesto di protesta non violenta inviteremo i presenti a voltare lo sguardo e le spalle in direzione opposta per tutta la durata della loro presenza alle manifestazioni.
Franco D’Alfonso, Marco Fumagalli, Elisabetta Strada, Anita Pirovano, Alice Arienta Consigliera Comunale Milano, Enrico Marcora, Angelo Turco, Basilio Rizzo, Laura Specchio, Beatrice Uguccioni; Simonetta D’Amico, Carmine Pacente, Alessandro Giungi, Sumaya Abdel Qader, Elena Buscemi, Milly Moratti x Pisapia, Rosario Pantaleo, Roberta Osculati, Bruno Ceccarelli; Arianna Censi, Emmanuel Conte, Natascia Tosoni, Diana de Marchi, Paolo Limonta , Aldo Ugliano, David Gentili, Roberto Tasca, Carlo Monguzzi, Cristina Tajani, Pierfrancesco Maran, Filippo del Corno e Roberta Guaineri
Consiglieri comunali ed amministratori della città di Milano
Prego considerare, assieme alla generica reductio ad hitlerum, la delegittimazione di chiunque partecipi alle celebrazioni del giorno della memoria e condivida “le gesta e le azioni” di Salvini. Quindi, se ci fosse stato un discendente di un deportato d’accordo con Salvini, sarebbe stato delegittimato aintervenire, e i veri democratici gli avrebbero voltato “lo sguardo e le spalle”. Compresa Milly Moratti.
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(era in spam. Il solito WP che si monta la testa e decide lui).
Stiamo parlando di quel CARA di cui da anni si invoca lo sgombero e la chiusura in quanto equiparabile ai lager nazisti?
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Sì, ma vorrei richiamare la tua attenzione sulla sig.na Sumaya Abdel Quader, consigliere comunale di Milano, che alla cerimonia del giorno della memoria si proponeva di selezionare i buoni e i cattivi.
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Sì sì, l’attenzione ci era caduta sopra ma poi se ne era subito distolta perché quella donna mi disgusta troppo. Quella che ha scritto “Porto il velo e adoro i Queen” e poi ci hanno anche fatto il film per dimostrare che anche una donna col velo può essere moderna. Bleah! (selezionare, già)
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Quello che a me fa ridere dei compagni è che sono i primi a scagliarsi contro il classismo e ad usare il loro appartenere alle classi “colte” come un maglio.
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Poaréti…
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