Veramente il sindaco non ha vietato alcuna manifestazione, ha solamente deciso di non organizzare nessuna commemorazione a livello di amministrazione comunale. Il che mi sembra anche logico, Pamela non è stata mica un’eroe nazionale, è stata soltanto una vittima di omicidio. Se le amministrazioni comunali dovessero fare commemorazioni pubbliche per ogni vittima di omicidio, non farebbero altro!
Sue scelte. Però fa un poco male notare che per certi omicidi come quello di Michela Fiori ad Alghero parte tutto il coretto antifemminicidio compresa fiaccolata con sindaco con fascia tricolore e per altri invece non si fa nulla.
Una “regola” unica sarebbe opportuna, almeno per evitare polemiche.
PS
Fiaccolata, con sindaco in fascia, per l’omicidio venne fatta anche per Manuel Careddu, ucciso a seguito di storie di droga.
Ah, ma la regola c’è: se ti ammazza un italiano sei vittima di un efferato delitto e hai il diritto di essere pubblicamente commemorato, se ti ammazza una risorsa no. Punto.
Non ogni vittima di omicidio viene fatta in venti pezzi, infilata in due valigie e fatta sparire. Non ogni vittima di omicidio è assassinata da un clandestino accolto e seguito dalle ONG a spese nostre perché poverino scappa da guerra e fame. E dato che i cittadini di Macerata devono subire quotidianamente le angherie e le violenze della mafia nigeriana, non sarebbe poi così male se l’amministrazione pubblica mostrasse UNA VOLTA di prendere atto ANCHE delle sofferenze delle vittime.
ilblogdibarbara 
Giusto per essere banale, ogni commento è superfluo.
Ma vorrei sentire altre voci, questo sì!
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Troppo occupate a stilare la lista delle inenarrabili violenze subite vent’anni fa.
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No, non posso commentare.
Senza scadere nel turpiloquio non ci riesco.
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Curiosi i destini che si subiscono dopo la morte: lei una troietta, Desirée una troietta, Cucchi un ragioniere.
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Nigeriani! Qui vanno forte…prostituzione e droga. Probabilmente ce ne sarà anche una terza attività…che posso immaginare.Truce.
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Già.
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Veramente il sindaco non ha vietato alcuna manifestazione, ha solamente deciso di non organizzare nessuna commemorazione a livello di amministrazione comunale. Il che mi sembra anche logico, Pamela non è stata mica un’eroe nazionale, è stata soltanto una vittima di omicidio. Se le amministrazioni comunali dovessero fare commemorazioni pubbliche per ogni vittima di omicidio, non farebbero altro!
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Sue scelte. Però fa un poco male notare che per certi omicidi come quello di Michela Fiori ad Alghero parte tutto il coretto antifemminicidio compresa fiaccolata con sindaco con fascia tricolore e per altri invece non si fa nulla.
Una “regola” unica sarebbe opportuna, almeno per evitare polemiche.
PS
Fiaccolata, con sindaco in fascia, per l’omicidio venne fatta anche per Manuel Careddu, ucciso a seguito di storie di droga.
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Ah, ma la regola c’è: se ti ammazza un italiano sei vittima di un efferato delitto e hai il diritto di essere pubblicamente commemorato, se ti ammazza una risorsa no. Punto.
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Ecco
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Non ogni vittima di omicidio viene fatta in venti pezzi, infilata in due valigie e fatta sparire. Non ogni vittima di omicidio è assassinata da un clandestino accolto e seguito dalle ONG a spese nostre perché poverino scappa da guerra e fame. E dato che i cittadini di Macerata devono subire quotidianamente le angherie e le violenze della mafia nigeriana, non sarebbe poi così male se l’amministrazione pubblica mostrasse UNA VOLTA di prendere atto ANCHE delle sofferenze delle vittime.
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