EDUCAZIONE

Coppia anziana (o semi-anziana: era quasi buio) con cane, guinzaglio in mano all’uomo. Madre e figlio con cane, guinzaglio in mano al bambino. Entrambi i cani di stazza considerevole, entrambi senza museruola [ehm…]. Appena arrivano vicini, i due cani, abbaiando furiosamente, si lanciano violentemente uno contro l’altro; l’uomo riesce a trattenere il suo, il bambino no, il cane gli strappa il guinzaglio di mano e raggiunge l’altro. La madre riesce a riprenderlo prima che succeda qualche catastrofe. L’uomo dice “Ehi, stiamo attenti!” La donna risponde: “È un bambino!” [e tenerlo tu, visto che tuo figlio è un bambino e il cane è così grosso e aggressivo e quella è l’ora in cui tanti portano fuori il cane? Magari mettergli anche una museruola, che oltretutto se non sbaglio sarebbe anche obbligatorio? No, eh?] “E se qualcuno si faceva male?” replica l’uomo. La donna, con isteria crescente e urlando sempre più forte: “È un bambino! Come si permette?! Come si permette un uomo di sessant’anni – breve pausa per prendere meglio la mira – forse anche di più, come si permette di parlare in questo modo a un bambino di dieci anni, maleducato stronzo pezzo di merda vaffanculo”. L’uomo, con un visibilissimo mastodontico sforzo per trattenere quello che vorrebbe erompere fuori, prende il braccio della moglie e con la voce che gli raschia la gola dice “Andiamo via”. Tutto finito? Neanche per sogno: appena i due si avviano gli si fionda dietro per la seconda rata. Poi meravigliamoci se
Cosa abbia detto nella seconda rata comunque non l’ho sentito, perché ero ormai oltre. Neanche il bambino (che comunque deve avere avuto almeno dodici tredici anni) l’ha sentito, perché appena lei si è lanciata verso i due, si è allontanato in direzione opposta: evidentemente voleva risparmiarsi una scena vissuta fin troppe volte. Secondo me, anche, si vergognava di sua madre, e se è così, forse per lui c’è ancora speranza.

Poi, a parte il comportamento inqualificabile (bello, tra le altre amenità, quel “maleducato” rivolto all’uomo), io mi chiedo: per difendere così platealmente, in pubblico, quel figlio che non è stato aggredito, non è stato insultato, non è stato neppure propriamente rimproverato, che cosa è abituata a fare, lei, a quel povero bambino?

barbara

Una risposta

  1. Per lavoro e per diletto (G.p.G. & camperista e prima ancora operatore sicurezza all’estero) ho incontrato tantissima gente e, purtroppo, anche tanti genitori così, in realtà non difendono i figli, ma li usano come sfogo per le proprie incazzature.
    In privato li trattano da schifo (quando va bene) ed in pubblico fanno di tutto per creare “casus belli” e potersi; sia sfogare che autoassolversi per quando sono loro a tiranneggiare i figli.
    Io sono credente ma secondo me, D-o a volte ha un senso dell’umorismo perverso nell’assegnare i figli a certa gentaglia.

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    • Come dice spesso l’amica Laura, “D.o non sbaglia mai. Però con le mosche e alcune persone ci è andato molto vicino.” Quanto alla diagnosi, concordo perfettamente, nell’orrenda scena si è proprio visto un incredibile crescendo di rabbia e aggressività che davvero non avevano niente a che vedere con le pacatissime, e pienamente giustificate, rimostranze dell’uomo, e che quindi traeva chiaramente origine da tutt’altro.
      Cosa vuol dire G.p.G.?

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      • Sorry, do per scontate cose che non lo sono, Guardia Particolare Giurata, nello specifico: Tenente vice comandante della 32a compagnia di una grande vigilanza privata, in altre parole sono un coglione con un mare di responsabilità, uno stipendio ridicolo e sono un Ebreo in mezzo a mille neofascisti.
        Oh, è anche il lavoro più tranquillo e meno pericoloso che abbia mai fatto 😉

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  2. Faccio anche un po’ di autocritica, per stanchezza una volta mi sono incazzato in maniera esagerata con quattro genitori che non tenevano fermi i bambini (eufemismo…), ho alzato la voce davvero troppo per essere in pubblico, più tardi guardando in faccia i miei figli mi sono reso conto si si erano imbarazzati nel vedermi così.
    E’ stata una delle poche volte che ho chiesto scusa… ai miei figli ed a mia moglie mica ai genitori incapaci 😉

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    • Sì, immagino che tu abbia superato i limiti, ma un buon motivo di partenza lo avevi, quella non aveva proprio niente di niente. Quanto a imbarazzo, ricordo ancora la faccia, l’espressione, l’atteggiamento tutto di quella scolara il giorno dopo l’udienza generale, a cui la madre si era presentata talmente ubriaca che quasi non si reggeva in piedi, camminava sbandando paurosamente e per sedersi doveva aggrapparsi prima alla sedia e poi al tavolo. Evidentemente non era una madre assente, né disinteressata, visto che ci aveva tenuto a venire a parlare con noi, ma alcolizzata al punto da non riuscire ad astenersi neppure per un po’ di ore in modo da presentarsi in condizioni decenti per l’occasione. E davvero poche cose umiliano i figli quanto sapere che il vergognoso segreto è stato scoperto.

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      • Io sarei stato felice di avere il segreto vergognoso scoperto. Invece, i miei tenevano molto all’immagine, e il personale della scuola si rifiutava a priori di ascoltarmi. Per loro era impossibile che una mamma o un papa’ potesse fare cose simili a un figlio, anche per l’ impostazione tipica delle insegnanti (non mi rompere le palle che sono in corsa per la pensione e per quello che mi pagano faccio fin troppo). Poi i nodi sono venuti abbondantemente al pettine, ma intanto ho passato un’infanzia a dir poco fetente. Per fortuna ho trovato un cardiologo decente che e’ riuscito a riparare parte dei danni.

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        • Sì, ai nostri tempi funzionava (quasi sempre) così: che si trattasse di botte o di incesto o altro, erano sempre affari privati in cui non ci si sentiva in diritto – e meno che ma in dovere – di ficcare il naso. E quasi mai un cardiologo, per quanto bravo, è sufficiente a riparare i danni.

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        • Beh, devo dire che il pericardio artificiale funziona decentemente. In ogni caso non posso lamentarmi, l’NHS lavora aggratise. Fossi stato americano sarei finito con 100.000 dollaroni di debito. Intanto, le mie soddisfazioni me le sono prese: non e’ mai una buona idea scassare troppo i coglioni ai figli, sono loro quelli che decideranno in quale posto passerai gli ultimi anni!

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