(in realtà di ieri, ma finché non vado a letto il vostro ieri è ancora il mio oggi)
La tragedia è che oltre che nelle mani di un governo di cialtroni incapaci, siamo anche in quelle di questa gente qui
e, come giustamente dice questo signore,
“Nella storia saremo ricordati come il popolo che morì di apericena, si estinse sullo ski-lift, si dissolse nei baretti, con un bicchierone di spritz in mano e la parmigiana di mammà nel trolley”.
Eugenio Capozzi
E farebbero bene, questi branchi di decerebrati, autentici seminatori di morte, ad ascoltare questo
ma sono sicura che direbbero che anche lui è un paranoico catastrofista. Comunque, con un raddoppio di contagiati ogni due giorni, e un tasso di mortalità che in Lombardia ha superato il 6%, se ne accorgeranno presto. Il problema è che ce ne accorgeremo anche noi, senza averlo scelto.
E non dimentichiamo
E chissà se qualcuno farà mai il conto di quanti morti avrà sulla coscienza la piccola greta.
barbara
la gretina è un baraccone mediatico che vende catastrofismo “pret a porter” per chi ama sognare scenari apocalittici.
E i gretinetti come questi, https://shevathas.wordpress.com/2019/07/30/vogliono-far-morire-greta-dinfarto/ son capre ignoranti che fanno danni pensando di far bene al pianeta, In ottima fede ma fanno danni, molti danni.
Adesso che la catastrofe reale c’è, il businnes della greta non fa più presa.
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Ma se quel pezzo di deficiente riuscirà a portare in piazza migliaia di ragazzi, quanti contagi ci saranno per causa sua? Quanti morti? Le strutture ospedaliere sono al limite, ed è inutile che ci raccontiamo la rassicurante storiella della nostra eccellente sanità: se il tuo ospedale ha 30 posti di rianimazione, rivoluzionando tutto riesci a portarli a 100, e ti arrivano 1000 persone, questo significa che 100 entrano e 900 crepano.
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