FORSE NON TUTTI LO SANNO

nastro blu
Se vedete una mamma con un bambino con qualche indumento blu o nastro che cammina nel vostro quartiere, sono mamme con bambini con autismo che sono usciti per calmare la loro ansia, per loro questo momento è molto difficile. Quindi non mettetevi a impartire lezioni di comportamento: hanno già abbastanza problemi. Anche se, come ha giustamente osservato qualcuno:

Se posso dire la mia: trovo abbastanza umiliante che, per evitare di incappare in occasionali sceriffi della quarantena, una madre debba mettere un segno di riconoscimento al figlio. Partiamo dal presupposto che per controllare che tutti rispettino le regole di quarantena ci sono le forze dell’ordine e che se una madre ha bisogno di violare le regole della quarantena per il bene di suo figlio, un motivo probabilmente c’è e in questo caso è pure sacrosanto.

Già, gli sceriffi della quarantena. Ho visto un video, che non ho salvato e che non ritrovo, di una tizia che dal balcone, facendosi riprendere per tutta la sceneggiata, apostrofa una donna che passa chiedendole  dove abita per poi dirle che è troppo lontana da casa e quindi non ha il diritto di trovarsi lì. E commentando il tutto con la persona che la sta riprendendo: “Niente, non ci arriva”, “Proprio non ce la fa”, “Adesso provo a dirglielo in un altro modo”. Dimenticando evidentemente un piccolo dettaglio: lei non ha nessunissimo titolo per chiedere alla gente dove abita e pretendere una risposta (il giorno che qualcuno dovesse farlo a me, lo mando educatamente a fare in cucurrucucù paloma). Ciliegina sulla torta: alla fine della ramanzina ha finito anche la sigaretta, e con gesto elegantemente studiato getta la cicca di sotto. Chissà quanto ringraziano la manna dell’epidemia, questi esibizionistucoli da balcone.

barbara