C’ERA UNA VOLTA IN HONG KONG

C’è oggi in Hong Kong  (attenzione: all’interno del video c’è una scena piuttosto violenta)

Così la barbarie dei peggiori genocidi del pianeta si appresta ad assassinare la libertà, ad assassinare la democrazia per arrivare, passo dopo passo, ad assassinare tutte le democrazie del mondo. Con la complicità di alcuni governi.

barbara

Una risposta

  1. Quando penso ai Cinesi penso sempre a un documentario sugli insetti visto molti anni fa sulla TV svizzera. Si chiamava The Body Snatchers, se non ricordo male. La parte che mi aveva colpito di più era quella di alcuni insetti che deponevano le loro uova all’interno del corpo di altri insetti. Questi ultimi inizialmente non si accorgevano di nulla, poi le uova si sviluppavano in larve che in breve tempo li mangiavano dall’interno.

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    • Sì, devo avere letto qualcosa del genere, e in effetti rende perfettamente l’idea. Tra l’altro ho letto da un amico su FB che la cosa del bonus bicicletta e monopattino è un regalo su un piatto d’argento alla Cina, che ha praticamente il 100% della produzione di monopattini e una grossa fetta di biciclette. Non c’è invece un bonus motorino, campo in cui la Cina non ha praticamente niente: da queste parti evidentemente le uova sono già state deposte.

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      • Solitamente, senza alcun fanatismo, cerco di indirizzare i miei pochi acquisti (soprattutto dov’è più difficile, cioè per la roba tecnologica) su produttori europei o americani e, se possibile, italiani o, comunque, evito se possibile di comprare roba cinese.
        Non così stavolta perchè in Italia abbiamo diverse case produttrici (Fiat, Ducati, Maserati, iBike e altre locali) che vendono copie dei prodotti cinesi al doppio del prezzo oppure presentano modelli originali a prezzi improponibili (sopra i mille euro perchè si fanno pagare lo stemmino figo). Senza contare che molte di queste compagnie dimostrano di non avere alcuna sensibilità per queste nuove nicchie di mercato e presentano una rete di vendita al dettaglio che fa davvero schifo (la critica non è nuova, in ambito automobilistico è la stessa cosa): non si trova una recensione nemmeno pagando, le informazioni sui prodotti sono poche, quelle sugli eventuali prezzi di ricambio inesistenti. Allora, tu consumatore dovresti prenderti mezzora per ogni prodotto per fare mente locale, scrivere una mail con le tue curiosità e aspettare una loro risposta che arriverà dopo due, tre, sette giorni. Il tutto mentre c’è un vero e proprio assalto all’acquisto di mezzi elettrici e il forte sospetto che molti non vedranno un euro perché i 120 milioni non coprono tutto e, dunque, ogni giorno è prezioso.
        Questo per dire che i cinesi vincono la guerra commerciale ma noi siamo del tutto impreparati.

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