fra Biden e Trump
Vi ricordate di come Trump è stato messo in croce per un’unica frase pronunciata vent’anni prima? Vi ricordate la macchina del fango messa in moto contro di lui? Le marce di protesta? La vera e propria guerra scatenata contro di lui? E organizzata e promossa da queste caste e pudibonde signore:
Avverrà qualcosa del genere per il bravo democratico Joe Biden, difeso perfino dal padre delle ragazzine molestate? Perché se qualcuno avesse dubbi se si tratti di carezze affettuose o palpate oscene e moleste, credo che le facce e le reazioni del corpo delle donne, delle ragazze, delle bambine vittime delle sue attenzioni siano più che sufficienti a fornire la risposta. Ma nessuno farà niente, vedrete. Ed è esattamente lo stesso spettacolo che sta andando in scena ora con la gente in ginocchio di fronte a un criminale che, fra le sue varie imprese, poteva vantare anche quella di avere puntato la pistola contro la pancia di una donna incinta nella cui casa aveva fatto irruzione. Leggete un po’ qua.
“Quando le persone usano il piede di porco e iniziano a buttare giù porte per saccheggiare, non stanno protestando, non stanno facendo una dichiarazione: stanno rubando. Quando bruciano un edificio, commettono un incendio doloso. E stanno distruggendo e minando le imprese e le opportunità nelle loro stesse comunità. Quindi è del tutto appropriato che il sindaco e il governatore, con cui ho parlato ieri, lavorino per fermare questo tipo di violenza e di distruzione senza senso. Questa non è una protesta. Questa non è una affermazione. Sono teppisti che approfittano di una situazione per i propri scopi e devono essere trattati come criminali”.
Barack Obama, 28 aprile 2015, all’indomani delle violenze esplose a Baltimora e altrove dopo la morte in seguito all’arresto da parte della polizia dell’afroamericano Freddie Gray, nel suo ruolo di presidente degli Stati Uniti.
Il governatore del Maryland, in base a queste parole in totale accordo con Obama, chiese e ottenne l’intervento nelle strade della Guardia Nazionale. Ovvero, di un corpo militare.
“Parlo ai milioni di americani che sono scesi in strada e hanno fatto sentire la loro voce, un’ondata di proteste che nascono da una legittima frustrazione. C’è un cambio di mentalità in atto, una maggiore consapevolezza che possiamo fare meglio. E questa non è conseguenza dei discorsi dei politici, ma il risultato diretto della capacità di così tanti giovani di mobilitarsi. La spinta dei giovani fa ben sperare per il futuro. Voglio che sappiate che voi contate, che le vostre vite contano, che i vostri sogni contano”.
Obama Barack, 3 giugno 2020, all’indomani delle violenze esplose a Minneapolis e altrove per l’uccisione da parte della polizia dell’afroamericano George Floyd.
Giovanni Sallusti, 6 giugno 2020, qui l’articolo completo.
Poco importa che del comportamento del poliziotto debba rispondere il capo della polizia, che è nero. Poco importa che sopra il capo della polizia ci sia il sindaco, democratico, e che tutta la trafila di comando del Minnesota sia democratica, poco importa che tutto dipenda dal governo dello stato e non da quello centrale: superior stabat lupus, ma l’acqua l’ha sporcata Trump.
E concludo con una illuminante sintesi di
In due anni: sono corsi a Lampedusa e hanno messo le magliette rosse; le hanno tolte; sono diventati gretini con le borraccette di alluminio; hanno gettato le borraccette di alluminio; si sono ammassati in piazza come sardine; dalla piazza sono andati al bar e hanno abbracciato cinesi durante gli aperitivi; sono usciti dal bar e hanno messo al bando lo spritz; hanno smesso di assembrarsi e hanno praticato il “distanziamento sociale”. Hanno cantato Bella ciao dal balcone. Infine, si sono messi in ginocchio. Penso per vedere dove gli fosse caduto il cervello. Non l’hanno trovato.
In una cosa, caro Angelo Michele Imbriani, ti sbagli: il cervello non può essergli caduto. Confermano, comunque, di appartenere a pieno titolo al XXI secolo
barbara
Il fatto che allunghi le mani è solo uno dei tanti problemi di JB – lo fa con chiunque, non solo con le bambine, anche se soprattutto con queste; ci sono anche una evidente demenza galoppante, per cui non riesce a completare una frase neppure leggendo gli appunti che qualcuno gli ha preparato, o il “gobbo”; una plateale corruzione – si è vantato in pubblico, davanti alle telecamere, di avere fatto licenziare sui due piedi il procuratore ucraino che stava mettendo sotto inchiesta la società petrolifera da cui suo figlio prendeva 83mila $ al mese per non fare nulla; ed è molto probabilmente al soldo della Cina – sempre suo figlio ha gestito più di un miliardo di dollari di fondi cinesi, di nuovo non si sa il perché; il fatto che è “un vecchio uomo bianco”, cosa che per come gira oggi fra i Dem rappresenta un forte handicap; il razzismo: una foto lo ritrae negli anni ’80 accanto ad un pezzo grosso del KKK, mano nella mano, i suoi precedenti politici sono pessimi e ha fatto gravissime gaffes a riguardo, l’ultima qualche giorno fa quando ha detto ad un nero che, se non sa per chi votare, allora non è nero; il fatto che durante tutto il lungo lockdown ha fatto capolino solo dallo scantinato, con imbarazzanti dirette Internet che hanno avuto meno contatti di una televendita e si sono distinte per disarmanti banalità.
Ricapitolando: pedofilia, corruzione, demenza, gaffes, razzismo, età, sesso, etnicità, inadeguatezza nelle situazioni di crisi. E non abbiamo neppure parlato di Tara Reade.
Perciò, quando ti dicono che è in testa a tutti i sondaggi, fìdati: è una bufala. Salvo massicci brogli elettorali, tipo il voto per posta infatti caldeggiato dal PD, non succederà.
A parte che l’ultimo sondaggio Rasmussen gli attribuisce qualcosa come il 42% di approvazione, di cui il 25% di estrema approvazione, fra gli elettori di colore, che è una cosa enorme.
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Scusa, mi sa che non si è capito: il sondaggio attribuisce a Trump un incredibile gradimento fra i neri.
Ci sono moltissimi video in giro, anche più imbarazzanti di questo, su tutti questi aspetti, e stai certa che in campagna elettorale saranno molto, molto visti. Ce n’è uno in cui fa per mettere la mano sulla spalla della bimba del Senatore Jeff Sessions, e questi lo intercetta dandogli una sberla sulla mano.
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E ci credo: oltre ad avere aumentato in generale l’occupazione (perfino la ripresa post-covid, in cui tutti prevedevano uno sprofondamento abissale, sta avendo una risalita strepitosa), ha portato il tasso di occupazione dei neri a livelli mai conosciuti prima: figurati se quelli onesti, che vogliono solo lavorare e vivere in pace, non lo votano in massa.
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Ricapitolando: pedofilia, corruzione, demenza, gaffes, razzismo, età, sesso, etnicità, inadeguatezza nelle situazioni di crisi. E non abbiamo neppure parlato di Tara Reade.
Quindi, sesso ed etnicità a parte, ha tutti i numeri per essere il candidato ideale dei dem.
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