e poi così:
Quindi se sei occidentale sei colpevole del fatto che 50 anni fa non avevi la morale prevalente del 2020.
Se però sempre nel 2020 sei musulmano e hai una morale identica a quella dei tuoi avi del 1440 [penso che si tratti di una svista da parte dell’autore e che intendesse dire come 1400 anni fa, quando è nato l’islam] allora vai tollerato e anzi integrato perché altrimenti il razzista è sempre l’occidentale. [Altra svista: è l’occidentale che si deve integrare, se non vuole essere razzista fascista islamofobo eccetera]
Un’altra cosa interessante è che questa è la divisa del pacifista,
e questo è il signore raffigurato sulla divisa:
«L’odio come fattore di lotta; l’odio intransigente contro il nemico, che permette all’uomo di superare i suoi limiti naturali e lo trasforma in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così: un popolo senza odio non può distruggere un nemico brutale. Bisogna portare la guerra fin dove il nemico la porta: nelle sue case, nei suoi luoghi di divertimento. Renderla totale. Non bisogna lasciargli un minuto di tranquillità […] farlo sentire come una belva braccata.»
(dal Messaggio alla Tricontinental il 16 aprile 1967, articolo di Ernesto Guevara pubblicato in quattro lingue, ovverosia spagnolo, inglese, francese e italiano)
In merito poi alle distruzioni, ho trovato qui questo pensiero:
Se cancelliamo i segni del passato, come facciamo ad essere sicuri di aver fatto dei passi avanti?
E la signora si sbaglia, ma proprio di brutto: i segni del passato vengono cancellati allo scopo preciso di impedire che ci si accorga dei loro prodigiosi balzi all’indietro.
Concludo con una riflessione mia, che dovrebbe essere perfino banale tanto è ovvia, ma dato che la storia non ha mai insegnato niente a nessuno, la propongo: da che mondo è mondo, le rivoluzioni violente o non hanno cambiato alcunché, come la rivoluzione francese, che dopo trecentomila ghigliottinati, per lo più poveracci innocenti, è stata seguita dalla restaurazione, o hanno portato l’inferno in terra come quella russa e quella cinese. Quindi la domanda giusta non è che cosa vogliano, concretamente, gli sfasciacarrozze in azione in queste settimane, bensì se il loro obiettivo sia non cambiare niente, ossia continuare a fare la loro comoda vita da fancazzisti chiagni e fotti – perché quelli che lavorano non solo non sono in giro a distruggere, ma protestano vivamente contro tutto questo – o di portare l’inferno in terra.
Detto questo, visto che una rivendicazione non si nega a nessuno…
barbara