Le mie parti d’origine, intendo, non quelle attuali, né quelle intermedie.
Nella mano destra una ciotola con delle cose a mollo, vale a dire piena d’acqua. Nella mano sinistra un colino grande, che però curiosamente non si chiama colo, né tanto meno colone. Con una rapida – ma non per questo priva di eleganza – rotazione del polso destro il contenuto della ciotola viene versato nel colino grande che non è un colo e neanche un colone, accuratamente, fino in fondo. Poi il colino viene scosso per bene, in modo da farne uscire anche le ultime gocce rimaste impigliate. In mezzo alla cucina.
barbara