LA STRATEGIA DEL TERRORE

Quella che da cinque mesi governo e mass media stanno perpetrando contro di noi per tenerci imprigionati, per impedirci di protestare, per impedirci di votare, per impedirci di togliere le poltrone da sotto il loro reverendissimo culo. Guardate questo esempio.

Angelo Michele Imbriani

Nelle Marche viene scoperto un “positivo”. Viene “interrogato”. Rivela che ha partecipato ad una cena con trenta ex compagni di classe. Vengono rintracciati i trenta, sottoposti a tampone. Risultano tutti negativi, ma vengono messi ugualmente in isolamento domiciliare.
Nessun regime totalitario è mai arrivato ad annullare in questo modo la libertà personale. I regimi totalitari colpivano i dissidenti politici, ma non arrivavano a trattare come pericolosi criminali cittadini comuni, inoffensivi e perfettamente sani.
Ma davvero vogliamo sopportare tutto questo?
Ma davvero a tanti non fa nessuna impressione?
Ma davvero tanti li approvano pure questi abusi?
Chi risponde si a una di queste domande è vivamente pregato di dirmelo, perché voglio sapere con chi ho a che fare.

E si trova gente che dice che sì, hanno ragione, hanno fatto bene, meglio essere prudenti, non possiamo rischiare. Meglio trenta ragazzi sani chiusi in casa per un mese nel pieno dell’estate che… Che cosa? Già, che cosa?

E proseguiamo.

Dott. Francesco Oliviero: “un esercito di persone rese clinicamente psicotiche dai media”

 “Guarda che questi non li recuperi più.

Andati. Per sempre.
Non c’è psicoterapia che possa guarirli, non c’è psichiatra al mondo.
Sono un esercito di persone rese clinicamente psicotiche.
Il terrorismo di media, Governo e istituzioni ha fatto presa alla perfezione, provocando danni psicologici irreversibili.
Sono vittime.
Non vanno schernite, non vanno offese.
Vanno profondamente compatite, aiutate e comprese.
Sono quelli che ancora oggi hanno paura del virus, nonostante l’emergenza sia terminata da tre mesi.
Nonostante da tre mesi le terapie intensive siano deserte.
Oggi il virus, nella peggiore delle ipotesi, fa gli stessi danni del raffreddore.
In terapia intensiva non ci entra nessuno nemmeno per sbaglio, nonostante i contagi non si siano mai arrestati.
Quando ci comunicano i dati sui nuovi contagi o quando ci avvisano di nuovi focolai, è come se ci stessero aggiornando sul numero dei raffreddati.
Focolai di persone sanissime, tutti asintomatici, che non si sarebbero nemmeno mai accorti di essere contagiati se non gli avessero fatto il discutibilissimo tampone.
Sono quelli rimasti a marzo, con in mente ancora le immagini scioccanti degli intubati, dei furgoni dell’esercito che portano via le bare.
Sono rimasti a marzo.
Si sono persi quattro mesi di errori e progressi terapeutici, di autopsie, di trombosi venose, di clorochina ed eparina, di terapia domiciliare, di protocollo off label, di carica virale quasi azzerata.
Sono ancora a marzo.
Gli basterebbe guardare i dati delle terapie intensive degli ultimi tre mesi per tranquillizzarsi ma niente, nulla può guarirli in questo momento, nulla può restituire loro la lucidità.
Ripongono una fiducia totale e incondizionata nei confronti dei media e delle istituzioni.
Mai potrebbero dubitare. Non potrebbero mai accettare l’idea di essere ingannati o manipolati.
Non potrebbero mai pensare che media, Governo e istituzioni possano essere corrotti da chi ha smisurati capitali e specifici interessi.
Crollerebbero tutte le certezze, crollerebbe il mondo intero.
Per questo si fidano ciecamente e non mettono mai in discussione nulla.
E’ quasi una forma di autodifesa.
Preservano una visione fanciullesca della realtà che li aiuta sicuramente a vivere meglio ma in alcuni casi può diventare parecchio pericolosa.
Sono quelli in prima fila per il vaccino, anche senza sperimentazione, pazienza.
Gli hanno ripetuto all’infinito che potranno tornare a vivere solo dopo il vaccino e così sarà.
Un vaccino contro qualcosa che purtroppo non è vaccinabile, contro qualcosa che non rappresenta più un pericolo, già da tre mesi.
Sono quelli che gridavano di stare a casa, che urlavano al runner, che denunciavano i vicini, che strillavano di non riaprire così presto.
Hanno contribuito a mandare in default il Paese, hanno sostenuto ideologicamente i mandanti e i complici esecutori di questo scempio epocale.
Sono quelli che normalmente cadono per primi.
Se non è per un vaccino sarà per qualcos’altro. Una medicina sbagliata o una non presa, come il Plaquenil.
Totalmente scoperti, sempre in balia delle persone sbagliate, manipolati e indotti all’autolesionismo.
Sono quelli che non vanno scherniti e non vanno offesi.
Vanno solo profondamente compatiti, aiutati e compresi.” (qui)

E ora che chi doveva morire è morto e chi doveva guarire è guarito e di malati non ce ne sono quasi più, il bollettino quotidiano continua a ribattere tristemente, come una campana a morto “Aumenta di pochissimo il numero dei guariti”. Il giorno che non morirà più nessuno ci ripeteranno quotidianamente: “Non accenna a diminuire il numero dei morti”. E nel frattempo

MAI PIÙ la sinistra al Governo
militari in spiaggia
MILITARI con il MITRA SPIANATO in mezzo ai BAGNANTI per controlli anti assembramenti.
Nel frattempo a Lampedusa alle barche che violano i confini nazionali, con potenziali jihadisti a bordo, viene steso il tappeto rosso.
L’Italia capovolta, funziona tutto al contrario. Vi sembra normale ciò che sta accadendo?
I vertici del Ministero dell’Interno e del Ministero della Difesa devono risposte ai cittadini sullo scempio al quale stiamo assistendo.

Devono? Diciamo dovrebbero, ma loro se ne guardano bene, e noi continuiamo a restare qui, come un gregge di pecore.

Stefano Zangrillo

Il Ministro dell’Interno Lamorgese, lancia l’allarme Covid dovuto alla movida e agli aperitivi dei ragazzi. Sono sbarcati 11mila clandestini, la percentuale di infetti è del 30% ed ha ben pensato di distribuirli in tutta Italia, ad esempio in Basilicata dove non c’è stato mai un caso, ora ne hanno 30 importati. Aumentano i casi in tutta la Nazione di “evasioni” dai centri di accoglienza. Tra i nuovi arrivi, sono stati beccati anche integralisti islamici, terroristi, ma le stesse forze dell’ordine hanno detto che non ce la fanno a controllare tutti perché sono tanti, quindi, non è escluso che qualche “risorsa” terroristica giri a piede libero. Il Ministro tuttavia ha detto “dobbiamo tendere la mano ai tunisini, stanno vivendo una dura crisi economica” gli italiani no, la mano non si tende mai, anzi, i giovani, i bar, i ristoranti, gli aperitivi e la movida sono il vero problema magari da risolvere con un altro lockdown o per dirla come la grillina Castelli “cambino mestiere”. Un problema come lo sono i “Decreti Sicurezza” di Salvini, infatti il Ministro dice “Siamo vicini al traguardo per cambiarli, ci siamo”. Che bellezza! Finalmente le ONG potranno incrementare il traffico, le cooperative rosse tornare a mangiare e i “restiamo umani” a brindare, quegli aperitivi lì sono tutti leciti, vero Mattarella? Su questo non ti pronunci?

Fosse solo su questo che il figlio di Bernardo non si pronuncia!

Voi comunque non andatevene, che adesso viene il più bello, con questa splendida dimostrazione di intelligenza, di coerenza e soprattutto di educazione e di rispetto di questo sinistro Angelo Azzurro.

barbara

Una risposta

  1. Comuque gli accoglioni di lampedusa stanno tornando a lamentarsi dei troppi migranti. A quanto pare il modello: accogliamoli tutti prendiamo i soldi e mandiamoli da qualche altra parte sta iniziando a piacere poco ai piani alti.

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  2. Se qualcuno nell’arco costituzionale avra’ le palle di dire “Sfiduciate Conte e mettete me a capo del governo che faccio sicuramente meglio” avra’ tutto il mio appoggio. E ovviamente l’esercito sarebbe meglio utilizzato dove il virus e’ piu’ presente (quindi attorno ai centri di accoglienza) . Pero’, per dire che chi doveva morire e’ morto dobbiamo arrivare ad almeno 60000 morti ufficiali di Covid (assumendo che i morti reali siano piu’ o meno il doppio), e siamo circa a meta’ strada. La mortalita’ del virus, che io sappia, non si e’ abbassata (quindi e’ ancora al 2 % dei contagiati) anche per curare chi guarisce c’e’ meno bisogno di terapia intensiva. Siccome in Italia siamo una sessantina di milioni, parliamo di 120000 morti. Cio’ detto, concordo che dovremmo essere in curva discendente: le persone che devono ancora morire non sono poche, ma sono un po’ meno di quelle gia’ morte.

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      • @myollnir: il fatto è che di solito lo fa, segue effettivamente quel programma. Poi capita una cosa come questa e lo vedi sbarellare completamente. E ci ritrovi in pieno quello che dice il dottor Oliviero: la propaganda del terrore è penetrata così profondamente nei cervelli da renderli ciechi alla realtà che sta, chiara come il sole, davanti agli occhi di tutti.

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    • ricordo però che una percentuale importante dei guariti si porterà conseguenze importanti della malattia per il resto della vita (che presumibilmente sarà peggiore e più breve). E a due passi da dove vivo all’inizio del mese c’è stato un piccolo focolaio per una “pizzata” di fine anno scolastico: ragazza, fratellino e padre contagiati (come minimo). Poi finora queste situazioni sono state contenute, direi per un mix di fortuna e abilità, ma ci sono paesi come la Spagna dove in alcune regioni la situazione è di nuovo fuori controllo, o come Israele, dove la seconda ondata è peggiore della prima.

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      • Vero, ma a giudicare dai numeri, e considerando i miei particolarmente pessimisticai, ormai piu’ del 50% del paese e’ entrato a contatto col virus e dovrebbe avere sviluppato un minimo di immunita’. Col fatidico 70% dovremmo essere vicini all’immunita’ di gregge se ricordo bene. Direi che se non e’ il caso di blindare il paese di nuovo, anche se io i luoghi affollati continuo ad evitarli ed evito il contatto fisico con chi credo si regoli diversamente. Blindare le frontiere marittime (l’unica cosa che non viene fatta) darebbe un contributo decisivo al contenimento della malattia.

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        • imho la percentuale devi abbassarla, e di tanto. Così alta vale probabilmente solo per qualche comune lombardo. Senza tener conto che all’immunità di gregge probabilmente non si arriverà mai perché detta immunità a quanto pare dura pochi mesi e poi ti puoi ammalare di nuovo.

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      • Stai però trascurando un dettaglio che a me sembra tutt’altro che trascurabile: nella stragrande maggioranza i nuovi “contagiati” sono totalmente asintomatici, tranne alcuni con sintomi lievi, tanto da non richiedere ricovero. La scelta del termine “focolai” da parte dei mass media ogni volta che si trova una manciata di positivi fa parte della stessa strategia del terrore.
        Quanto sia “importante” la percentuale di quelli con conseguenze permanenti non lo so, ma in ogni caso non si tratta dei nuovi contagiati.
        In Israele a portare la situazione fuori controllo sono in parte gli arabi e in parte – probabilmente maggioritaria – i cosiddetti ultraortodossi: quando in tutto Israele c’erano 5000 contagiati, 2500 erano a Mea Shearim, un quartiere di poco più di un ettaro. Le scelte comportamentali di quella gente non riguardano il mondo civile, e quindi non può in nessun caso rappresentare un monito per noi. E se i virologi “mettono in guardia” e i medici in prima linea dicono che l’epidemia non c’è più, io ascolto chi nell’epidemia ha dovuto mettere le mani, concretamente, in prima persona.

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        • quello era la prima ondata in Israele, adesso semmai sta colpendo di più la frazione laica. E io di persone in prima linea ne conosco solo 2, e benino solo una, ma non mi hanno affatto detto che l’epidemia non c’è più, ma che le le loro aziende sanitarie rifiutano domande per ferie oltre settembre.
          E’ vero che le persone _adesso_ si ammalano in modo generalmente meno grave, ma probabilmente solo perché la gravità della malattia dipende anche dalla carica virale iniziale, e bene o male col distanziamento, con le mascherine, col caldo che rende le goccioline in cui viaggia il virus più instabili etc. etc. in genere il contagio iniziale è meno grave.
          Ma non c’è nessuna garanzia che non possa ricominciare a peggiorare, anche solo la Spagna è lì a dimostrarlo.

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        • Ho parlato giusto l’altro ieri con un amico israeliano, che ha confermato che il contagio sta imperversando soprattutto fra arabi e ultraortodossi.
          A dire che l’epidemia non c’è più (“persone positive” e “persone che si ammalano” non significa epidemia) è per esempio Alberto Zangrillo, rianimatore dal primo momento in prima linea
          https://www.ilgiorno.it/cronaca/coronavirus-lombardia-1.5359261
          uno dei pochi personaggi pubblici che i medici in prima linea ritengono attendibili, a differenza di virologi e affini che parlano di teorie senza avere mai messo le mani sulla pratica.

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    • Risposta al primo commento di Sapere di più.
      Vedo: un’altra vittima della propaganda del terrore. Non vedo altra spiegazione per un commento come questo con una media di cinque morti e un paio di centinaia di tamponi positivi al giorno, terapie intensive vuote e reparti normali quasi vuoti.

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        • Sbagli: i morti sono quelli che si sono ammalati molti giorni fa essendosi contagiati da una a due settimane prima. E sappiamo benissimo che oggi il tampone viene fatto a tutti quelli che arrivano al pronto soccorso: arrivi con un infarto in atto, ti fanno il tampone, ti trovano positivo, muori per il tuo infarto e ti classificano come morto per covid. Per alzare il numero dei morti e mantenere lo stato di allerta. Su come vengono taroccati i numeri, sempre nella stessa direzione, ho già fatto diversi post.

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  3. Con immensa vergogna, devo ammettere di aver fatto un errore di calcolo che inficia diverse mie affermazioni precedenti. Il 2% di 60 milioni e’ 1 milione e 200 mila, e non 120 mila come avevo scritto sopra. Purtroppo siamo piu’ lontani dallo scollinamento di quanto potrei avervi indotto a credere. Sparate pure a zero, se lo ritenete utile o necessario.

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    • Non sparo a zero sull’errore di calcolo, ma sparo a doppio zero sul delirio del milione e duecentomila morti che a quanto pare ti aspetti in Italia, e che ti impedisce di vedere che siamo passati da 1000 a 5 morti al giorno mentre tu sei ancora lì ad aspettare l’inizio dello scollinamento.

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      • Ho volutamente ignorato lo sfasamento di due settimane, un po’ per semplicita’, un po’ perche’ avrei avuto una letalita’ ancora piu’ “terroristica”. Se vuoi dirmi che i contagi ora sono bassi sono d’accordo. Se stai cercando di convincermi che eliminando *tutte* le misure cautelative in atto resteranno bassi, non ci riuscirai: io l’obbligo di mascherine 3 ingressi contingentati nei punti vendita lo voglio fino a che i nuovi contagi vanno a 0 e ci restano per due settimane, o il totale contagiati si avvicina ai 50 milioni. Su buona parte del resto, sono d’accordo con te.

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        • Già: oltre ai danni irreversibili della propaganda terroristica ci sono anche quelli del delirio del “rischio zero”. E non intendo spendere altre parole su questo delirio perché qui mi incazzo di brutto.

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  4. In Italia il rischio 0 non esiste. Io punterei ad avvicinarci al modello Taiwan. In questo il governo Conte e’ sicuramente di ostacolo, sia per la schizofrenia gestionale che per l’orientamento filocinese. La domanda e’ se abbiamo alternative credibili a lui. O anche solo alternative, visto che tutti criticano ma nessuno le presenta.

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    • Il rischio 0 non esiste per nessun aspetto della vita in nessuna parte del mondo, non in Italia per il covid. Quindi l’alternativa è: o vivi accettando tutti i rischi che la cosa comporta (salire in auto/autobus/treno/aereo/motorino/bicicletta consapevole che non hai la garanzia al 100% che arriverai vivo a destinazione – l’altra sera qui è arrivato in ospedale un tizio che aveva avuto un incidente d’auto: il tronco sulla barella e due gambe e un braccio in una busta di plastica) o ti tiri una pallottola in testa e di rischi non ne corri più.

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    • nel mondo non esiste il rischio zero, non è che qui siamo particolarmente sfortunati….

      e il governo Conte è riuscito ad essere d’ostacolo praticamente a tutto ciò che ha fatto il governo stesso. una roba da campioni VERI

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  5. boh, si vede che parliamo ad israeliani diversi…
    Comunque il quadro che emerge da questo articolo non è molto incoraggiante:
    https://www.timesofisrael.com/coronavirus-wards-at-four-of-israels-largest-hospitals-are-full/
    e non capisco perché non sono al limite anche gli ospedali di Umm al-Fahm o di altre località quasi interamente arabe.
    Quando Zangrillo ha fatto la famosa dichiarazione sull’inesistenza clinica del virus, il mio amico, in forza al reparto covid dell’ospedale di Ferrara, non mi era sembrato molto d’accordo, o stimarlo così tanto. Ma magari è solo la mia bolla.
    E qui mi fermo.

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