MA CI PENSATE

se dovesse diventare la preside dei vostri figli?

Mi sono presa la briga – ma non certo il gusto – di trascrivere tutto lo sproloquio, per poter inserire qualche commento.

– Da oggi ghiamerò Salvini “Salvini il gaglgliofffo” [sorrisino furbetto, aria ammiccante, occhietto sbieco, ma non dice perché ritiene che meriti di essere chiamato così]

– Addirittura!

– È ridicolo. Salvini avrebbe bisogno di studiare, di leggere [Salvini: “tante famiglie in tutta Italia che chiedono sorrisi e speranza per i loro figli, non il plexiglas” Azzolina: “E non sai neanche come si scrive “plexiglass”. Essere bocciata da te è una promozione” Ma si scrive plexiglas. Chi è che avrebbe bisogno di studiare?] Perché tutte le volte che parla di scuola dice delle – – scscempiagggini.

(si inserisce un brevissimo video in cui dice: “Però noi abbiamo fatto dei lavori nelle scuole, abbiamo allargato le aule” [Allargato? Soffiandoci dentro per allontanare le pareti, come i palloncini? O come altro?])

– Ma perché dargli del gaglioffo che è un insulto?

– E perché?

– È un insulto.

– Ogni tanto ci sta [“ci sta” è italiano, signora aspirante preside, che per fare il concorso da preside devi avere necessariamente insegnato almeno cinque anni in ruolo e quindi, presumibilmente, più di cinque anni in tutto?] Sarà perché [“Sarà”? Cioè non sai neppure di preciso il motivo per cui “ci sta” di insultarlo?] noi di insulti ne subiamo [“noi”? In questo momento sei TU, in prima persona, che stai insultando] anche tanti [? Anche?] ma non si può arrivare a questi livelli [quali livelli?] perché questi livelli sono livelli da – – trogloditi, da persone – – abbrutite [si noti la pausa strategica prima di calare l’asso]

– Adesso non c’è Salvini quindi non ce lo faccia difendere a noi

– Ma non mi interessa! [e certo: non attaccare chi non è presente e non può controbattere è il fondamento della civiltà: perché mai alla signora Azzolina dovrebbe interessare comportarsi da persona civile? Da quando in qua? From when in here, come dicono a Oxford] Cioè, non è questo il problema! [Ribadiamo: comportarsi da persona incivile non è un problema per la signora Azzolina] Mentre una risposta alle famiglie va data [e lei di risposte ce ne a date tante alle famiglie, vero che ce ne a date signora Azzolina? Risposte chiare, univoche, coerenti!] se si decidesse di mandare in quarantena una classe perché c’è un caso conclamato di covid [e che cosa dovremmo intendere esattamente per “conclamato”? Una persona malata? Una persona con qualche vago sintomo? Una persona perfettamente sana risultata casualmente positiva a un casuale tampone?]

– La sua opinione su questo e il bonus babysitter, è d’accordo?

– Guardi, io non intendo entrare su quale misura [entrare “su”?] debba essere data [le misure si “danno”? A parte questo, chi è che dodici secondi fa ha perentoriamente affermato, in faccia al gaglioffo ridicolo ignorante troglodita abbrutito Salvini, che “UNA RISPOSTA ALLE FAMIGLIE VA DATA”?] però le faccio un’altra riflessione: non è necessariamente la donna a dover restare a casa [WTF?! Dalle parti di certi amici nostri questo si chiama “pensiero sbandante”, ed è caratteristica peculiare di una specifica categoria di fessi, che sono un po’ più fessi dei fessi normali]

– Io ho detto bonus babysitter! Mica ho detto per la madre! Ho detto per un padre, un single [mentre lei continua incivilmente a parlargli sopra]

– E io le sto dicendo invece quello che – che penso [tesorodolce, ma non è che una cazzata fuori contesto diventi oro solo perché è passata attraverso la tua deliziosa testolina e sia quindi per forza meritevole di essere detta] che secondo me questa potrebbe essere anche l’occasione per il paèse [in realtà dice più pèse che paèse] per rispondere alle tante mamme lavoratrici [“l’occasione per il paese per rispondere”? Ho imparato molte lingue (cinque lingue e due dialetti bene, un po’ di infarinatura di una mezza dozzina d’altre), ma questa qui non la conosco mica] come quel medico che abbiamo appena visto, e se vogliamo, modernizzarlo un po’ questo paese anche da quel punto di vista. [Cioè, ricapitolando, c’erano tante mamme lavoratrici che volevano una risposta ma la risposta non c’era, poi per fortuna è arrivato il covid, trentacinquemila e passa morti, medici con turni di diciotto ore, ospedali intasati, rianimazioni sature, sessanta milioni di persone bloccate in casa, PIL in caduta a due cifre, centinaia di migliaia di imprese fallite, famiglie alla fame, suicidi per disperazione, scuola – unica al mondo – chiusa fino alla fine dell’anno, l’anno prossimo non si sa se riaprirà, non si sa come riaprirà, non si sa cosa succederà con i positivi che OVVIAMENTE ci saranno perché per la tua deliziosa testolina (si può dire “sotto il rossetto niente”?) qualcosa di vagamente somigliante a un pensiero, un’idea, un programma non c’è pericolo che riesca a passare ma – evviva evviva! – la risposta per le mamme ce l’abbiamo! E in più – due piccioni con una fava – modernizziamo anche il paèse, perché lo sanno tutti che è con la miseria che la modernizzazione avanza. No, non ti insulterò, perché, pur con il ricco vocabolario turpiloquente che, da orgogliosa figlia del sottoproletariato urbano, possiedo e domino, purtroppo non conosco insulti adeguati alla tua persona in generale e a questa esibizione in particolare].

E poi guardate che meravigliosa chicca, trovata in questo articolo, a proposito dei trabiccoli a rotelle

No, non sono indispensabili. Sono molto migliorativi, però: sono più piccoli, funzionali, moderni. Favoriscono la didattica di gruppo, non frontale. Non ci trovi sotto il chewingum di tuo nonno. Arredi nuovi inducono a prendersene cura, come sempre si dovrebbe.

Funzionali in che senso? Con le tavolette su cui un libro e un quaderno, per non parlare di un vocabolario (o un tablet) e un foglio protocollo, non ci stanno? Con le rotelle che, come già è stato detto, se viene una scossa di terremoto – perché non esiste solo il covid, esistono anche i terremoti, sai – ci troviamo con migliaia di contusi, centinaia di feriti, e qualcuno anche in rianimazione? Moderni in che senso? Favoriscono la didattica di gruppo? Bimba, lo sai che cos’è un lavoro di gruppo? È una roba in cui da 3 a 5 scolari lavorano insieme per sviluppare un certo percorso, e devono parlare a voce molto bassa per non disturbare gli altri gruppi della stessa classe, cioè devono avere le teste a pochi centimetri uno dall’altro: ma tutta questa baracconata non era stata fatta, con enormi capitali regalati agli assassini cinesi, per mettere in atto il distanziamento? È vero, non ci trovi sotto il chewingum di tuo nonno, ma neanche sotto i banchi di legno, se sono nuovi, o se li pulisci a fine anno scolastico (o, meglio, se obblighi ogni scolaro a pulire il proprio banco, controllandolo poi accuratamente) o se, più semplicemente, vieti di masticare la gomma (in italiano si chiama gomma) in classe, come facevo io, e relativa punizione in caso di trasgressione – e se sei un’insegnante e non una cialtrona, oltretutto con la tesi copiata, stai tranquilla che se uno mastica lo becchi entro cinque secondi. Arredi nuovi invitano a prendersene cura? E quindi i vecchi no? È questo che vogliamo insegnare ai nostri ragazzi? È questo l’esempio che vogliamo dare loro? O forse stai cercando di preparare gli italiani a farsi una ragione del fatto che i “tuoi” trabiccoli non hanno alcuna possibilità di diventare vecchi e fra un paio d’anni dovremo tirare fuori altri miliardi di euro? E, a parte tutte queste bestialità, ma veramente non te l’ha ancora detto nessuno che la nuova norma UNI specifica l’uso destinato agli adulti e che la norma stessa per evitare ogni disquisizione capziosa, cita che l’uso non è consentito negli istituti scolastici? Veramente veramente? E tu saresti quella che si ritiene in diritto di dare del gaglioffo ridicolo ignorante troglodita abbrutito a qualcun altro?

barbara

Una risposta

  1. Non commento sulla “caricatura di Vulvia” altrimenti mi cacceresti a vita per eccesso di turpiloquio.
    Devo dire, ahimè, che abbiamo un ottimo esempio dei risultati ottenuti grazie all’aver ridotto la scuola italiana a stipendificio ove impiegare gente laureata che altrimenti avrebbe avuto possibilità solo in call center, imprese di pulizia o nella raccolta di frutta e ortaggi. Di sicuro fa sospettare fortemente che in italia i titoli di studio si possano conseguire anche grazie alla raccolta dei bollini del supermercato o con i gratta e vinci.

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  2. In onore della Ministra comunico che da oggi eviterò la punteggiatura di qualunque tipo ma specialmente il punto alla fine per non offendere chi legge dato che a quanto pare ciò costituisce microaggressione per gli scolaretti di oggi e anzi mi scuso per la punteggiatura involontariamente contenuta nel link qui sotto quanto vorrei che invece ci fossero delle faccine
    https://www.msn.com/en-nz/lifestyle/smart-living/full-stops-intimidating-to-young-people-linguists/ar-BB18kc4d?pfr=1

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        • Ah, avevo trovato un’affollatissima festa di ballo a Londra! Sono i negrieri invece, che secondo 9 testate su 10 (ma passando alla seconda pagina probabile che la percentuale aumenti), hanno “soccorso”, hanno “salvato” un bordello di poveri naufraghi, con pochissime lodevoli eccezioni come l’ammiraglio De Felice:
          La nave Ong Sea Watch 4 con il solito carico di clandestini vada a sbarcare i “finti naufraghi a pagamento” in Germania.
          la Ong tedesca non può e non deve sbarcare in Italia. “E’ opportuno ricordare che la nave batte bandiera tedesca e che quindi la Germania è responsabile della gestione dei migranti clandestini secondo il Regolamento Ue di Dublino”

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  3. Voi ridete. Ma in fondo al barile resta l’appalto per le mascherine della scuola, vinto da chi? Vediamo se ci pescate:
    1. I cinesi
    2. I russi
    3. Salvini
    4. L’editore del Corriere
    5. L’editore di Repubblica, la Stampa etc.

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