UN RICORDO

Il gol di mano contro l’Inghilterra, il 22 giugno 1986, che l’arbitro (sarà distratto, venduto, e chi lo sa?) convalida: il pubblico fischia e lui fa il giro del campo gridando “Hjos de puta” all’indirizzo degli spettatori.
Questo per quanto riguarda lo “sportivo”. Poi c’è l’uomo: la cocaina, la camorra, il figlio, per evitare di riconoscere il quale ha mosso mari e monti: nato nel 1986, riconosciuto come suo figlio dal tribunale nel 1993, incontrato per la prima volta nel 2003 e infine riconosciuto nel 2007, dopo 21 anni. Quel figlio che è sempre stato il suo ritratto sputato sia da ragazzino

che da adulto.

Come calciatore sarà anche stato bravo, ma come sportivo ha dimostrato di essere la stessa merda che è sempre stato come uomo.

barbara