Tutti convocati alle sette e mezza; io sono stata operata all’una, e non ero neanche l’ultima: questo è un genere di cose che non capisco.
In compenso in tutte queste ore mi sono piacevolmente intrattenuta con una simpatica signora madre di sei figli, la più grande di vent’anni. Poi ad un certo momento l’ho vista per un attimo di spalle in slip (che tra l’altro avevano questo

meraviglioso colore) e giuro che se mi avessero detto che era una modella ventenne senza figli non avrei battuto ciglio. E neanche un filo di cellulite, oltretutto.
Quando è stato il momento, vedendo un’infermiera trafficare con cose spaventevoli, ho chiesto: “È lei che deve inserirmi la cannula?” “Sì” “Allora buona fortuna. E comunque si prepari allo strillo” Lo strillo è arrivato, e la vena presa si è rivelata non pervia, al che un’altra infermierona grande e grossa mi ha messo in mano la sua manona enorme e mi ha detto stringa forte, me la stritoli pure, così non deve gridare. In effetti non ho proprio gridato, ma qualche lamento sonoro è uscito lo stesso, dopodiché, sfinita, le ho appoggiato la testa all’incavo del braccio, e lei è rimasta lì, paziente, fino a quando non sono riuscita a ritirarmi su. Comunque è stata brava, e di entrambi i buchi è rimasto solo un puntino, senza una briciola di ematoma.
L’intervento poi è durato poco, meno di dieci minuti, ma non è stata una passeggiata, anche se di dolore vero e proprio non ne ho provato molto. Nel caso qualcuno fosse interessato, l’intervento si svolge così
Oggi sono andata a togliere la benda e fare il controllo, e adesso devo aspettare l’aggiustamento, che impiegherà diverse settimane, e nelle prime ore mi mancava talmente l‘equilibrio che quasi non riuscivo a camminare, ma adesso va meglio. E comunque è bellissimo rivedere di nuovo l’occhio limpido senza quella placca opaca.
barbara