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Gaia Servadio su F: «Io, ex suocera di Boris Johson, vi racconto com’è nel privato»

Sul settimanale F in edicola la scrittrice Gaia Servadio racconta di quando la figlia Allegra si era sposata con il premier britannico Boris Johnson

di Redazione Online

 «Boris non mi è mai piaciuto. Con Allegra si erano conosciuti a Oxford. Quando hanno deciso di sposarsi ho fatto di tutto per dissuadere mia figlia. Non mi piaceva che fosse di destra, ma soprattutto non mi piaceva il carattere. Per lui la verità non esiste. Per fortuna lui e Allegra non hanno avuto figli. Poi lei si è resa conto di quanto si fosse sbagliata». Gaia Servadio viene intervistata sul numero di in edicola per parlare, alla vigilia del Giorno della Memoria, del suo nuovo romanzo «Giudei», dove si intrecciano le vicende di due famiglie ebree devastate dalle leggi razziali, e che è ispirato alla sua stessa storia, tra l’infanzia in fuga dalla persecuzione antisemita e una nonna morta a Auschwitz.

Ma l’82enne scrittrice, giornalista e pittrice finisce per raccontare anche la seconda straordinaria parte della sua vita quando, giovanissima giornalista iscritta al partito comunista, incontrò William Mostyn-Owen, storico dell’arte amante dell’Italia, ricco possidente, proprietario di due castelli. «L’ho sposato – dice a F – e sono entrata, senza saperlo, in un altro mondo. Il castello, la cuoca, il maggiordomo… Avevo poco più di 20 anni. Non ero consapevole. Non immaginavo».

Da quel matrimonio sono nati due maschi e una femmina, Allegra appunto, che dal 1987 al 1993 è stata sposata a Boris Johnson. A causa del legame con il Pci, racconta ancora Servadio, la sua casa londinese fu un punto di riferimento per i leader di partito: «Per loro organizzavo incontri con la stampa, con i politici. Ero la loro “entratura” nel mondo della sinistra inglese. Sono passati tutti da casa mia, anche Enrico Berlinguer. Con Giorgio Napolitano è nata una bella amicizia».

26 gennaio 2021, qui.

E qualcuno ha commentato:

curlywurly27 gennaio 2021 | 18:20′
Bello fare i comunisti con le sterline degli altri ..

Poi a 45 anni la signora Allegra ha sposato un ventitreenne musulmano: peccato che la signora Servadio non ci dica che cosa pensa del nuovo genero. E peccato soprattutto, visto che sta parlando, alla vigilia della giornata della memoria delle vittime della Shoah (tra l’altro ha perso una nonna ad Auschwitz), del suo nuovo libro che tratta di ebrei vittime dell’antisemitismo e delle persecuzioni razziali, che non ci racconti qualcosa del compagno Jeremy Corbyn, sicuramente a lei molto più affine di quel gaglioffo che “Non sapeva sciare, ma un inverno si buttò senza indugio giù per le piste difficili e in qualche modo arrivò in fondo” (esatto: lui si butta e arriva in fondo).
Ma poi ci rendiamo conto?! A fine anni Ottanta una madre che muove mari e monti per impedire alla figlia di sposare un uomo intelligente e coltissimo, di buona famiglia, con un’ottima posizione sociale ed economica (“arruola” perfino Philip Roth (?) perché la aiuti a dissuaderla)! E meno male che milita fra i progressisti! Quanto al fatto che sua figlia “poi si è resa conto di quanto si fosse sbagliata”, sicurasicurasicura che sia così che sono andate le cose? Il fatto che Boris Johnson si sia risposato due settimane dopo il divorzio non le dice niente? E meno male che è lui quello che non sa che cosa sia la verità.

barbara