Una risposta

        • Cosa propongo? Semplicemente quello che è ghisa previsto dalla legge per l’istigazione alla violenza, la pena che si dà normalmente a chiunque dica anche altre frasi tipo “darei fuoco agli ebrei” o roba simile. Con l’aggravante dell’odio su base omotransfobica.

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        • Dire “io farei”, oltretutto in una conversazione privata illecitamente intercettata e illecitamente resa pubblica, sarebbe istigazione a fare?! E’ proprio vero che il Grande Fratello è arrivato.

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        • “conversazione privata illecitamente intercettata e illecitamente resa pubblica”

          Secondo questo articolo

          https://www.ivg.it/2020/01/brucerei-un-figlio-gay-a-processo-il-consigliere-leghista-giovanni-de-paoli/

          Il personaggio in questione, tale Luigi De Paoli, avrebbe detto questa frase in pubblico e non in una conversazione privata. Ed è già sotto processo, anche senza DDL Zan in vigore, che aggraverebbe solo la pena nel caso in cui ci fosse.

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        • @roberto84roma, ti faccio riflettere su due cose:
          -> è già a processo, quindi il ddl zan per mandare a processo non serve
          -> il ddl zan aggraverebbe solo la pena nel caso in cui ci fosse, e se avesse detto se avessi un figlio obeso/biondo/pastafariano lo brucerei non sarebbe altrettanto grave?

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        • Appunto, il DDL Zan va a creare solo delle aggravanti. Esattamente come esistono le aggravanti per futili motivi, razzismo, antisemitismo, crudeltà, ecc., sarà introdotta l’aggravante dell’omotransfobia per reati già esistenti. Personalmente non ci vedo niente di sbagliato.

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        • e come si pone l’aggravante rispetto all’aggravante per motivi abietti, come il pestare Tizio perché ha i denti storti e a me stanno sulle balle quelli con i denti storti?
          Meno grave? non credo
          Più grave? quindi l’omofobia è più grave della dentistortofobia?
          Stessa gravità? E allora a che serve se chi mena un omosessuale si becca già l’aggravante per motivi abietti?

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        • Quanti vengono pestati o discriminati per dentistortofobia e quanti per omotransfobia? Andiamo, su! Ti sembra che il primo sia un problema sociale diffuso a cui urge porre rimedio? I motivi abietti sono un’aggravante più generica rispetto all’omotransfobia, non è detto che i giudici la applichino.

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        • Come dire, siccome a Napoli scippano più che a Bolzano chiudiamo un occhio sugli scippi di Bolzano? Non son d’accordo, una aggressione per motivi abietti, e il voler aggredire una persona perché si odia questo o quello di lui per me lo è, è grave indipendentemente da chiunque sia il bersaglio aggredito per motivi abietti.

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  1. Io sono un po’ perplesso sulla faccenda delle intercettazioni. Perché quando il Popolo Viola diceva “intercettateci tutti”, con la spiegazione: Reati non fare, intercettazioni non temere, io mi ero convinto. Poi, quando hanno intercettato delle ONG che trescavano coi trafficanti, mi ero convinto, invece, che la privacy è sacra. Adesso, invece, gli stessi che “la privacy è sacra” sono contenti che Fedez diffonda le telefonate.
    Io sono ben disposto al doppiopesismo, ma amerei che le giravolte avvenissero a una congrua distanza di tempo una dall’altra, perché se no mi gira la testa.

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  2. i miei 2 centesimi.

    Fare i nomi a processo in corso è sempre un rischio perché in ogni caso sono rogne visto che si rischia una, giusta, denuncia per diffamazione. Non so in questi casi chi ne risponde ma penso i responsabili della rete, quindi capisco la richiesta.

    Come al solito la “cancel culture” che ti condanna inappellabilmente per qualche stronzata scritta magari 30 anni fa, si applica, come tante cose solo ai nemici. Agli amici si interpreta.

    Il DDL Zan è la greta de noaltri, se lo sostieni incondizionatamente sei buono buonissimo e intoccabile, anche se hai cantato quelle atrocità su Ferro e Cristicchi, se lo contesti sei solo un nazipedosatanista omofobo ecoterrorista (continuare a piacere…) che merita a pieno una condanna a morte tramite shitstorm.

    Il premio “intellettuale di riferimento della sinistra” questa settimana se lo è aggiudicato senza dubbio federico. Lo si capisce da come lo stanno beccando gli altri ex vincitori, lucarelli in primis.

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  3. Rispondo a @Roberto qui sotto per non creare confusione con le altre risposte che si sono accavallate.
    1. Il signore in questione a quanto pare non ha un figlio omosessuale che rischia di essere bruciato vivo, quindi a) non ci sono danni, b) non ci sono minacce.
    2. “Se avessi … farei”, a) è un periodo ipotetico della possibilità, b) parla in prima persona singolare, di conseguenza non si può in alcun modo configurare come un’istigazione a delinquere (le volte che ho detto a qualche scolaro “Se fossi la tua mamma sarei già scappata in Australia” mi sono resa rea di abbandono di minore? Di istigazione al reato di abbandono di minore?)
    Di conseguenza mi chiedo: sta venendo processato per che cosa? Per avere detto una cosa schifosa? Dire una cosa schifosa è reato? E come si concilia con l’articolo 21? E ciononostante, tu mi informi, è già sotto processo, in base alle leggi in vigore. E dunque di che cosa stiamo parlando? Di che cosa vogliamo parlare?

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  4. OK: buon ultimo, dico la mia. La frase del consigliere leghista è orrenda, ma è vera? Lui dice di no. Considerando che i rivoluzionari da salotto hanno l’abitudine di inventarsi le citazioni scandalose almeno dai tempi della Révolution (“Il popolo non ha pane? Che mangino brioches!” è stata inventata di sana pianta, probabilmente da Rousseau, non a caso nume tutelare dei grillini), io ho la propensione a credergli. C’è un processo, vedremo. Questa sciagurata consuetudine delle false attribuzioni andrebbe veramente punita con il carcere duro. Basti pensare che la famosa frase mai pronunciata da Berlusconi sulla Merkel (Cul… inch…) è costata carissima non a Berlusconi, ma all’Italia. Così come l’invenzione della frase di Trump, secondo cui i morti Alleati dello sbarco in Normandia sarebbero stati solo dei perdenti, ha rischiato di compromettere le relazioni atlantiche, salvo che in quel caso nessuno sano di mente ci ha creduto.
    (Poi, volendo, viene tutto il discorso sulla libertà di espressione, art. 21 della Costituzione più bella del mondo, che se non copre le espressioni sgradevoli o sgradite non serve a nulla. Anche “gli ebrei li brucerei nei forni” per me non dovrebbe essere reato penale, ma dovrebbe essere sufficiente a squalificare una persona per tutta la vita).

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    • Così come sono false citazioni “A pensare male si fa peccato ma si azzecca”, “Eppur si muove”, “Elementare Watson”, “Razza umana”… Praticamente tutte le più famose.
      Concordo su tutto: la libertà di dire carinerie non ha bisogno di essere garantita dalla Costituzione, quello che la costituzione deve garantirmi è di dire cose che ti infastidiscono, che ti disturbano, che ti offendono, e se non le vuoi sentire giri i tacchi e te ne vai..

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      • Sì, infatti ci si potrebbe scrivere un libro sulle frasi celebri mai pronunciate. Ma un conto sono innocenti abbellimenti, come quello della razza umana (se è per questo Einstein non ha mai detto neppure nulla sulle api), un conto sono le calunnie deliberate: a Maria Antonietta sono costate letteralmente la testa. Poi, naturalmente, dipende da chi dice cosa a chi; ad esempio, quando la Boccassini (ramo PD della Procura di Milano) disse pubblicamente che la Parenti (rametto non-PD della PdM) si faceva di cocaina, il CSM la assolse con la motivazione che, non essendo reato il consumo di droga, non costituiva calunnia il dirlo a proposito di qualcun altro. Tu prova a dire che un Magistrato sniffa, poi vediamo che succede (no, parlo per paradossi: non ci provare).

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        • Già. Anche essere puttana non è reato, però se lo vai a dire a mio marito o alle suore dell’asilo in cui lavoro non fai una cosa tanto carina. Oppure quando Ben Gurion ha detto “NON siamo qui per sostituire gli arabi” ed è stato eliminato il non; o quando Primo Levi ha scritto “Ognuno è l’ebreo di qualcuno” e un intervistatore ha aggiunto, “E oggi i palestinesi sono gli ebrei degli israeliani” e qualcun altro poi ne ha fatto un’unica frase attribuendola a Primo Levi, nonostante nell’intervista, pur critico nei confronti delle azioni militari israeliane, avesse categoricamente rifiutato il parallelismo. Comunque le cose che ho riportato sopra non è che siano state abbellite o modificate: proprio non sono mai state pronunciate da coloro a cui sono state attribuite.

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        • Puoi aggiungere la più famosa frase attribuita a Voltaire. Inoltre, quella del califfo che avrebbe bruciato la biblioteca di Alessandria (o i libri contraddicono il Corano, etc etc…). I libri li hanno bruciati i cristiani, ostia!

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