QUELLA CENA DI COMPLEANNO DI NOVE ANNI FA

Ripesco la testimonianza in un commento a questo post; eccola:

Al mio ultimo compleanno, durante la cena, è venuta fuori una discussione infinita, perché tutte le mie colleghe impazzivano per lui, due addirittura portavano anche la sconfinata ammirazione dei propri mariti, rispettivamente un rude soldato che ha operato anche in vari scenari di guerra, e un capitano dei carabinieri. E continuavano a dire: “Ma tu lo devi ascoltare! E io: “Non ce la faccio! Mi viene da vomitare!” Sul serio, non l’ho mai potuto sopportare, di lui mi piacciono un paio di cose, ma non cantate da lui. Non sopporto la sua faccia, non sopporto la sua voce, non sopporto la sua “filosofia”, non sopporto lui come persona. So che molti considerano “La cura” un capolavoro o giù di lì: a me dà il voltastomaco. Che poi pensi quello che pensa di Israele, mi sembra l’ovvia conseguenza del suo amore per l’islam. Interessante comunque l’affermazione che Israele “non ha nulla a che vedere con gli ebrei”.

E poi va assolutamente ricordato questo (tranquilli, si legge in meno di mezzo minuto).
E niente, una merda umana quando muore diventa una merda morta (l’ho già detto che amo il politically incorrect quasi più della carbonara?)

barbara

      • Mi demolisci Barbero? io lo considero un grande divulgatore, non mi sembra abbia mai lasciato spazio a sentimenti personali, almeno in quello che ho sentito in tutti i suoi interventi reperibili sul web. Non ho guardato il video specifico, lo guarderò.
        Ma anche se il regno di Israele non fosse esistito, cosa cambierebbe? oggi lo stato di IL esiste, resiste e non sarà cancellato tanto facilmente. Con buona pace di tutti i razzisti.

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        • IO demolisco Barbero?! In tutto Israele ci sono centinaia di migliaia di antiche tombe ebraiche del tempo del regno di Israele, TUTTI gli archeologi, israeliani e no, continuano a trovare reperti che documentano l’antico regno di Israele, dai resti del Tempio (quelli che i palestinesi – a cui quel coglione bastardo figlio di puttana di Moshe Dayan ha regalato il Monte del Tempio – hanno depredato portandoli via con centinaia e centinaia di camion per cancellarne le tracce) a tutto il resto, e questo qui se ne esce a dire che non è mai esistito: come potrei mai demolirlo più di quanto si demolisca lui stesso?
          Cosa cambierebbe? E’ una domanda senza senso: quando viene negata l’esistenza delle camere a gas non ti chiedi che cosa cambi, ma denunci l’infame menzogna. E se uno nega mille anni di storia non ci si sta a chiedere che cosa cambi, ma si denunciano le sue spudorate menzogne. Con il supplemento di menzogna dell’affermare che gli archeologi israeliani non hanno mai trovato nessuna traccia dell’antico regno di Israele e hanno tentato di dirlo ma i governi lo hanno zittito. In realtà ce n’è stato uno, che non ha negato specificamente il regno di Israele bensì tutta la storia ebraica in quella terra, e a smentirlo non sono stati i politici bensì tutti gli altri archeologi. Io non lo avevo mani sentito nominare, ma questo mi basta. Per valutare qualcuno devi ascoltarlo o leggerlo quando parla di cose che conosci bene: è lì che ti accorgi se dice cose sensate o spara puttanate. E se uno mente spudoratamente su fatti reali, un motivo c’è sempre. In questo caso – e qui vengo anche al tuo “che cosa cambia?” – il motivo per cui Israele si trova lì è il fatto che lì risiede la sua storia, iniziata tremilacinquecento anni fa e mai interrotta. Cancellare quella storia significa tentare di cancellare almeno una parte della legittimità di Israele. Cioè un’infame operazione antisemita

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  1. Puoi spiegarci con un articolo come fa un americano con i capelli rossi e la pelle pallidissima a essere un “colono ebreo”? Gli ebrei non dovrebbero discendere dalle dodici tribù israelitiche (e essere quindi di etnia semitica)? Quando vedo un americano con i capelli biondi o addirittura rossi con la kippà e il mitragliatore mi vengono in mente i coloni che andavano nel far west a cercar fortuna (e a ammazzar indiani)…

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    • Gli ebrei non sono una razza – o etnia, se preferisci chiamarla così: ebrei si nasce o si diventa per conversione, e quindi ci sono gli ebrei semiti e ci sono gli ebrei etiopi neri e gli ebrei scandinavi biondi occhi azzurri e pelle color mozzarella, e ci sono gli ebrei slavi, tipicamente con pelle chiarissima, occhi verdi o azzurri e capelli rossi.

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      • Non credi che vi sia un equivoco fondamentale in tutto ciò? Un canadese, un finlandese e un texano, che mai hanno avuto un legame con Gerusalemme o che mai hanno sofferto i drammi dell’Olocausto possono convertirsi e quindi scegliere di essere ebrei, dichiararsi ebrei, e automaticamente acquisiscono il diritto al “ritorno” nella Terra di Israele. Io temo che per molti neo-convertiti che si impiantano in Israele la Terra Promessa sia diventata una via di mezzo tra la Legione Straniera (comincio una nuova vita, posso usare le armi) e il villaggio turistico (pagato dalle donazioni della diaspora, molto raramente questi coloni lavorano…). Trovo strano che non vi sia un dibattito su questo all’interno della comunità ebraica.

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        • Non credi che il tuo commento sia profondamente razzista e antisemita? Ne avevo avuto il sospetto al commento precedente, adesso ne ho la certezza. Tra l’altro a quanto pare ignori che per diventare ebrei non basta “dichiararsi”, come per alcune cose è diventato di moda, ma bisogna affrontare lunghi anni di studio e superare diversi severi esami, oltre a conformarsi alle rigorose regole di vita, che chi è nato ebreo può anche non rispettare, ma che non può trasgredire chi sceglie di diventarlo.
          Quanto al “molto raramente questi coloni lavorano”, sei sicura di sapere di che cosa stai parlando? E chi sarebbero, poi “questi” coloni?

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        • La capziosità, oltre che inconsistenza, degli argomenti, per non parlare del profondo antisemitismo e dell’attitudine a parlare di cose di cui sa meno di niente, potrebbe effettivamente farlo pensare.

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        • L’umorismo inconsapevole di chi crede di stare facendo discorsi serissimi, a volte è effettivamente micidiale. Quasi quasi proporrei di invitarla al prossimo pranzo di redazione per farci quattro risate.

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        • Quello che ci frega a noi è la pigrizia, che ci fa accontentare di quello che abbiamo e restare dove siamo, invece che andare in giro per il mondo a cercare il meglio del meglio del meglio, tipo poter usare le armi, che in America te lo devi proprio scordare. L’eschimese comunque è scemo: perché andare fino a là in fondo quando molto più vicino ha l’America, che hanno tutti la mania dell’aria condizionata a palla. O magari, se ad attirarlo è il medio oriente, in Israele che in autobus e locali se non hai un maglione di lana ci batti i denti, e in più puoi anche usare le armi.

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  2. Pingback: QUEL GRAN CIALTRONE DI ALESSANDRO BARBERO | ilblogdibarbara

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