CHI HA IL DIRITTO DI DARE LEZIONI E CHI NO

La Stampa 

«Abbiamo trovato nostro figlio impiccato e nessun messaggio vicino il suo corpo. Nessuna ultima lettera. Quello di cui tutti parlano era un post Facebook scritto quasi tre anni fa. Nostro figlio, come la sua famiglia, era a favore di qualsiasi essere vivente. In quel periodo c’era il blocco da parte del governo italiano degli immigrati in mezzo al mare. Questo provocava sofferenza in tutti noi».

Walter Visin è appena tornato dalla chiesa dove si sono celebrati i funerali del figlio: «Il mio dolore e quello della mamma – dice – non è spiegabile. E non è giusto sia strumentalizzato dalla politica italiana. No! Il nostro dolore merita rispetto».

Come è stato il suo ultimo periodo di vita?

«Brillante. Era iscritto all’Università di Milano. Si era fidanzato con Sara, una bella ragazza finlandese. Insieme avevano deciso di vivere nella sua nazione dove il Covid non era così minaccioso come da noi.. Poi da qualche mese era tornato a casa. Era tornato diverso. Ma queste sono storie private della nostra famiglia, dove nessuno in questo momento deve entrare. Perché stiamo soffrendo molto. E il nostro dolore non deve essere strumentalizzato, da nessuno».

L’intervista di Vincenzo Ammaliato è su La Stampa

Gli unici autoinvestiti di tale diritto sono, a quanto pare, gli avvoltoi. Bella, tra l’altro, quell’esibizione di pietà.

barbara