BIOLOGO MOLECOLARE

“Non me lo sono inventato”, mi è stato detto, “l’ho imparato seguendo due conferenze di un biologo molecolare”. Biologo molecolare come garanzia di qualità, come le vecchie pubblicità, vi ricordate? La stella di Negroni vuol dire qualità, Galbani vuol dire fiducia, Falqui: basta la parola (i confetti per cagare), o come “ha vinto il Nobel per la medicina”: poi magari propaganda l’omeopatia, sproloquia sulla memoria dell’acqua, considera i vaccini al pari di un’arma di distruzione di massa, ma chi sta a badare a questi particolari. Biologo molecolare, dunque. E che cosa ha insegnato cotanto personaggio?  Che il Pfizer è una “terapia genica sperimentale”. Ora, io credo che anche l’ultimo imbecille, e mettiamoci pure anche analfabeta, sappia che la terapia è una roba che si fa a uno che è malato per guarirlo e il vaccino è una roba che si fa a uno che non è ancora ammalato per impedire che si ammali. Quindi uno che afferma che un vaccino è una terapia – e stendiamo un velo, anzi meglio un tendone da circo, pietoso su “genica” e un altro su “sperimentale” – o è al di sotto dell’ultimo imbecille analfabeta, o è pagato per sparare una simile bestialità, tertium non datur. Di guardare i video delle conferenze mi sono rifiutata, esattamente come mi rifiuterei di guardare una conferenza di qualcuno che, spacciandosi per professore di matematica, raccontasse che 2+2 fa 22. Quello che sconvolge è che ci sia invece un sacco di gente che si beve simili montagne di puttanate come acqua fresca in un giorno d’estate – persone non solo con un grado di istruzione elevato, ma anche con formazione tecnico-scientifica, persone che sia per attitudine personale che per formazione dovrebbero essere abituale a usare la logica, a porsi domande su ciò che hanno davanti, e qui di domande ne basterebbe una sola: il Pfizer lo stanno sistematicamente inoculando alle persone malate evitando altrettanto sistematicamente quelle sane? Non sembrerebbe poi così difficile, no?  Invece niente, non ci arrivano, non ce la fanno, sono talmente persi nel loro delirio da non essere più raggiungibili, da non riuscire più a vedere e concepire nient’altro. E se ti rifiuti di guardare il video rivelatore ti prendi dell’arrogante saccente con la verità rivelata in tasca.

E con questo credete di averle viste tutte sui deliri vaccinofobi?

Beh, vi sbagliate: non avete ancora visto niente: state a sentire questa.

Strano… i presidenti di 3 dei 5 paesi che non vaccinano, sono morti in 4 mesi….

3 su 4, i fatti sono testardi…
Solo 5 paesi, tra i 194 Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), non hanno ancora lanciato una campagna di vaccinazione. Togliamo la Corea del Nord per la difficoltà di accedervi, restano:
il Burundi,
Eritrea,
Haiti e
La Tanzania.
17 marzo: morte improvvisa (infarto) del presidente della Tanzania , John Magufuli, coronascettico ufficiale secondo la stampa mainstream [“coronascettico ufficiale secondo la stampa mainstream” vorrebbe dire che in realtà non lo sarebbe stato, il che fa un po’ a pugni col fatto che si è sempre rifiutato di introdurre in Tanzania una campagna vaccinale. In ogni caso, morto di infarto, effettivamente, lo è davvero “secondo le fonti ufficiali”: in realtà già la settimana prima si vociferava da più parti che fosse malato di covid].
8 giugno: morte improvvisa (infarto) del presidente del  Burundi, Pierre Nkurunziza, ferocemente contrario alla vaccinazione secondo la stampa mainstream. [faceva vaccinare o no?]
7 luglio: assassinio del presidente di  Haiti , Jovenel Moïse: (circolare non c’è niente da vedere – louyehi), niente a che vedere con il fatto che il paese non è vaccinato, ha subito affermato la stampa ufficiale.
Alice roy
Strano… i presidenti di 3 paesi su 5 che non si vaccinano sono morti in 4 mesi….

(Fonte: Resistenza repubblicana) (qui, traduzione mia)

Capito? Se muore una persona contraria ai vaccini è chiaro che è stato assassinato. Poi venitemi a dire che non è vero che hanno il baco nel cervello. Ma i fatti sono testardi, ricordiamocelo…
La cosa forse più sconvolgente di tutte però l’ho vista in un video postato su FB. Diceva “Cinque minuti per salvare la vita ai vostri bambini”; il video dura appunto cinque minuti, durante i quali decine e decine di medici o sedicenti tali in tono accorato, quasi con le lacrime agli occhi, supplicano lo spettatore di non vaccinare i propri bambini perché facendolo li condannerebbe a morte.

E poi, fresca fresca, ci sarebbe questa cosa qui.

Infermiera no vax muore di Coronavirus. Su Facebook scriveva: «Non fate il vaccino, è un esperimento sociale»

Olivia Guidry, un’infermiera no-vax dell’ospedele Ochsner Lafayette General (Louisiana) è morta a soli 21 anni per complicazioni da coronavirus. La morte della ragazza è avvenuta sabato 11 luglio, dopo una serie di giorni in cui era ricoverata nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale.
La notizia è stata riportata sui media locali e sui social di amici e colleghi che, rattristati, hanno scritto post consolatori per la ragazza.
La Guidry stava seguendo corsi di medicina alla LSU Eunice e sperava di andare alla scuola di medicina. Secondo quanto riporta un post sui social di sua sorella, Brittany Smith, all’inizio di luglio a Olivia era stato diagnosticato il virus, per cui ha avuto febbre alta e una crisi respiratoria.
Nonostante lavorasse nella sanità e conoscesse la gravità del virus, Olivia credeva che i vaccini in qualche modo alterassero il DNA umano «al livello molecolare» e che fossero «pericolosi» e falsi.
«Siamo un esperimento sociale diretto» scriveva su Twitter ma dopo quel tweet era stato cancellato. E ancora su Fb «Il vaccino? Non farlo. Non è sicuro. Sono l’unica a pensare che stiano cercando di vedere quanto possono controllarci???» scriveva in un post dell’11 luglio 2020.

Ventun anni. Ebbene sì: i fatti sono testardi, non c’è niente da fare.
POST SCRIPTUM: l’altro giorno ho detto al mio anestesista che quelli che mi vengono a parlare del pericolo della variante delta li mando affanculo. Mi ha risposto: “anch’io”.

barbara