Questo è l’articolo, con un po’ di dati.
Alluvioni: ecco le più devastanti della storia d’Italia
Quali sono le alluvioni più devastanti della storia d’Italia? Dal 14 al 19 ottobre 1951 nell’Aspromonte e nella Calabria Jonica, tra Nardodipace, Africo, Canolo, Careri, Plati, si verificò una delle più violente alluvioni del Meridione. Il nubifragio fu causato dalla combinazione di venti di Scirocco e di Levante, provocando 70 morti e ingenti danni a colture e infrastrutture. Il 14 novembre 1951 fu la volta dell’alluvione del Polesine. Un violento nubifragio causò lo straripamento del Po che superò di 80 cm la massima di piena. L’acqua invase borghi, campi, distruggendo raccolti, allagando numerosi comuni, con maggiori conseguenze a Rovigo dove si registrarono 180 morti. Il 4 settembre 1948 un violento nubifragio tra le province di Asti, Albese, Chivass e Piemonte Orientale causò 42 morti. Il 21 ottobre 1953 in Calabria ci furono 51 morti, 100 dispersi e 2000 senzatetto per via del nubigrafio che gonfiò d’acqua la fiumana Valanidi.
Tra il 25 e il 26 ottobre 1954 un violento nubifragio colpì la Campania e la Costiera Amalfitana. I morti furono 318 con un dissesto territoriale senza precedenti. Dal 4 al 6 novembre 1966 a Firenze straripò l’Arno, provocando 35 vittime e numerosi danni alle opere artistico-letterarie; a luglio 1987 , nel territorio della provincia di Sondrio, il fiume Adda ruppe gli argini e nel comune di Valdisotto persero la vita 53 persone. Il 5 maggio 1998 A Sarno il maltempo ed il dissesto idrogeologico provocarono 159 morti. Altrettanto nota l’alluvione di Soverato del 9 settembre 2000, a causa di un grosso nubifragio venne inondato un campeggio e furono 12 le vittime. Dal 13 al 16 ottobre l’evento interessò il Po e gran parte dei suoi afflueti in Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia con 23 vittime e 40 mila sfollati. Da ricordare l’alluvione di Carrara del 23 settembre 2000, in cui per il nubifragio morirono 2 persone; l’alluvione e colata di detrito nel comune di Villar Pellice, datata 29 maggio 2008; l’alluvione di Cancia il 18 luglio 2009, quella di Messina del 1 ottobre 2009; quella di Atrani del 9 settembre 2010.
In termini di vite umane, la catastrofe peggiore rimane quella della diga del Vajont.* Era il lontano 9 ottobre 1963 quando una frana si staccò dal Monte Toc, cadendo nel bacino della diga e creando un’onda che trascinò, investendo i paesi sottostanti, tra cui Longarone. Furono 1909 i morti ufficiali che, secondo altre stime, ammontano a 2000. Sempre una diga causò 356 morti nel 1 dicembre 1923 in Val di Scalve (Bergamo); il pilone centrale della diga del Gleno cedette e le acque del lago artificiale si riversarono nella vallata sottostante. Ma la storia racconta di altre alluvioni: l’alluvione dei Campi Bisenzio che il 22 novembre 1926 procurò una vittima; l’alluvione di Palermo (11 vittime) del 21 febbraio 1931, quando un’ondata eccezionale di precipitazioni per 5 giorni continui e un forte vento di tramontana causarono lo straripamento dei principali fiumi che attraversano la città: il disastro di Molare (111 vittime) del 13 agosto 1935 quando a causa di una violenta precipitazione il lago di Ortiglieto straripò, inondando divrsi paesi e campagne in provincia di Alessandria.
Caterina Lenti, Settembre 2017, qui.
* No, il Vajont no per favore, non mettetemelo fra le catastrofi naturali!
E questa è la riflessione di Giovanni Bernardini.
L’articolo che posto non fa altro che elencare alcune delle più devastanti alluvioni avvenute in Italia. Riporta fatti di 30, 60, 80 anni fa. Eventi tragici che hanno causato o centinaia, in alcuni casi oltre un migliaio di morti ed enormi danni.
Nessuno le allora le attribuì ai “mutamenti climatici”.
Oggi invece la tragica alluvione che ha colpito la Germania viene immediatamente addebitata al clima assassino. Prima ancora di dare notizia delle vittime e dei danni i media puntano l’indice accusatore sul clima. La strage del clima titola “La repubblica”. Se Trump fosse ancora presidente sarebbe lui il responsabile di tutto…
Però… però se 70 od 80 anni fa le alluvioni provocavano centinaia di morti e da allora le cose sono costantemente peggiorate a causa della “umana follia” oggi le alluvioni di vittime dovrebbero provocarne a migliaia, o a decine di migliaia, ce lo dice la logica.
Ma la logica non è il forte dei giornalai di regime.
Gli stessi che questo inverno, di fronte ad un freddo fuori del comune, assicuravano il popolo bue che era il riscaldamento globale a provocarlo.
E che domani indicheranno nel riscaldamento globale antropico la causa di eventuali siccità.
Ad essere davvero globale ai nostri giorni è la propaganda becera.
Poi magari volendo ci sarebbe anche questo

Poi magari, se restano ancora due minuti, può valere la pena di leggere anche questo.
barbara
Prova che il culto di greta è un movimento similreligioso; la colpa del male è di Satana e degli infedeli che non credono e offendono Gaia, e Gaia s’incazza e manda alluvioni. La visione ingenua di un dio buono con i fedeli e impegnato a fulminare tutti i cattivi, ovvero chiunque non creda ciecamente.
Trovo buffo che spesso chi tira fuori queste idee spesso è anche scandalizzato che il Dio della bibbia invece di “cecchinare” con i fulmini i miscredenti mandava catastrofi che colpivano tutti indistintamente come le dieci piaghe d’Egitto.
PS
pare che in inghilterra si narri che la vittoria dell’italia in realtà sia colpa del cambiamento climatico…
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Vedo che spesso si fa una gran confusione fra l’ecologia, disciplina che studia l’ambiente così come la sociologia studia i comportamenti e le interazioni sociali e l’archeologia studia i manufatti antichi, e l’ecologismo, religione fondamentalista estremamente pericolosa. Quanto all’atteggiamento dei credenti nelle religioni “alternative” nei confronti dei credenti delle religioni rivelate (o della scienza), è sempre lo stesso: un Dio onnipotente non esiste, ma il potere, praticamente illimitato, dei cristalli sì, la bibbia è una raccolta di favole, i libri che spiegano terrapiattismo, sciachimismo, biodinamica sono saggi di purissima verità, e naturalmente le medicine non servono a niente, le palline di acqua e zucchero sì. Hanno il baco nel cervello.
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Vero che la temperatura media del pianeta in questa fase si sta alzando ma stiamo misurandola da qualche secolo, un periodo insignificante per la vita del pianeta. Sono milioni di anni che nel pianeta si susseguono fasi glaciali e surriscaldamenti derive dei continenti, e cataclismi di ogni genere, ben prima che comparisse l’uomo. Collegare pertanto eventi meteo e cambiamenti climatici all’attività antropica è solo una teoria con ben poco di scientifico.
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Aggiungi che è da una sessantina d’anni che avviamo dieci anni, dodici anni, otto anni per fermare il disastro prima che sia troppo tardi, e che inizialmente il disastro che si stava prospettando era una glaciazione, poi la glaciazione non c’è stata ed è venuto fuori il riscaldamento globale con conseguente scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, una gran quantità di città interamente sommerse, la data entro cui tutto questo doveva succedere non la ricordo, ma è comunque molto prima di oggi. Poi, visto che non è successo neanche questo, hanno ripiegato sui cambiamenti climatici, tipo la pressione che se la misuri dieci volte al giorno in dieci momenti e condizioni diverse, trovi dieci valori diversi. Con la folle presunzione di poter controllare il clima con qualche ridicolo mezzuccio come cambiare tipo di macchina e devastare ettari ed ettari di prati e boschi per metterci i pannelli solari e altre analoghe cazzatine.
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Io credo che anche il freddo estremo possa essere collegato con l’aumento delle temperature, i quanto il calore si traduce in energia che genera fenomeni estremi, opposti tra di loro…credo sia così. Ma non sono uno scienziato. Però affermare chi ci sia un riscaldamento globale è una cosa, affermare che tutto dipenda dalla rivoluzione industriale e dagli interventi distruttivi dell’uomo, e che l’uomo possa influenzare il clima in modo significativo, è ingenuo. Se la Groenlandia nel decimo secolo era la Groen Land, la Terra Verde scoperta dai vichinghi, difficile pensare che fosse colpa dell’industria o delle automobili….
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Il fatto è che sul riscaldamento sono in molti a non essere minimamente d’accordo, a partire da Rubbia e Zichichi. E basti pensare alle Alpi attraversate, un paio di migliaia d’anni fa, dagli elefanti: te lo immagini a provarci oggi? Moooolto perplessa mi lasciano in ogni caso i tentativi di spiegare il freddo con il riscaldamento.
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