I segni sono ormai talmente tanti che chiudere gli occhi, a questo punto, è una scelta criminale.
La Sinistra ha un problema con la pedofilia, e ormai è uscito allo scoperto
La sinistra sta continuando la sua tradizione di distruggere la moralità sessuale della società, e ora sta facendo campagna su più fronti per normalizzare la pedofilia.
Come molti altri, ho dei bei ricordi della mia infanzia. Sia che marciassi ad una parata per il Giorno dell’Indipendenza, sia che guardassi i Power Rangers o che facessi omini di pan di zenzero per Natale con la mia famiglia, ho avuto la possibilità di godere di un’infanzia che ha preservato la mia innocenza, un’innocenza che è unica per i bambini e che, una volta persa, non ritorna.
Un sottoinsieme dei bambini che crescono oggi probabilmente ricorderà certi aspetti della propria infanzia in modo molto diverso. La Sinistra, con sorprendente successo, si è sforzata di rimodellare la nostra società inserendo le sue convinzioni nell’esperienza dell’infanzia, mettendo in ombra le parate del 4 luglio con quelle del Gay Pride, innestando la propaganda LGBT negli spettacoli per bambini e sostituendo gli omini di pan di zenzero con la “gli omini gender di zenzero“.
Se isolate, ognuna di queste specifiche incidenze sarebbe a dir poco sconvolgente, ma vedendole in un contesto più ampio si arriva a una conclusione che è tanto inconcepibile quanto inevitabile. Non si tratta solo del fatto che credenze controverse vengono sospinte nelle esperienze dell’infanzia, ma che la naturale curiosità, apertura ed ingenuità che è la disposizione intrinseca dei giovani viene dirottata per normalizzare un’etica sessuale divergente.
Questo interesse per i bambini non è puramente ideologico, tuttavia. Con sempre maggiore frequenza, l’ovvio è diventato innegabile. Coloro che hanno un’ossessione raccapricciante nel coinvolgere i bambini nei propri gusti sessuali, e che usano qualsiasi strada a loro disposizione per farlo, o hanno un interesse sessuale diretto nei bambini oppure vogliono coprire quelli che lo hanno. La Sinistra ha un problema con la pedofilia, e sta solo peggiorando.
Mi sono minuziosamente reso conto di questo fatto quando ho partecipato alla parata del San Francisco Pride nel 2019 per intervistare i partecipanti per il mio Canale YouTube, che co-conduco con un amico. Un partecipante particolarmente onesto ha detto al mio co-conduttore che è “interessato al kink con i bambini“, menzionando poi che credeva che “l’età è un costrutto”.
Un altro manifestante mi ha informato che il coinvolgimento dei bambini nel drag è “così figo” e che “ci dovrebbero essere più bambini che fanno drag” prima di dire che l’affermazione “l’amore non ha età” è “vera al 100%” e lasciandosi sfuggire un lapsus freudiano quando ha ammesso che una drag queen bambina che si esibiva in un night club gay veniva pagata nello stesso modo “che si fa con le spogliarelliste”.
Nel caso abbiate l’impressione che questo sia un incidente isolato, date un’occhiata a questo mashup di titoli di Vice, che in diversi casi tentano di generare simpatia per i pedofili, offuscare la definizione di pedofilia, e conferire legittimità ai pedofili “non colpevoli”, tra cui uno pseudonimo chiamato Ian il cui lavoro “ha coinvolto direttamente dei bambini” ed un altro chiamato Gary, un uomo che “ha sviluppato sentimenti per una bambina di tre anni” ma si definisce un pedofilo “virtuoso” che presumibilmente non agisce sulla sua attrazione. Gary era anche un genitore affidatario di tre bambini ed è stato successivamente accusato di aver aggredito sessualmente una delle bambine.

Questi articoli offrono un contesto piuttosto sorprendente per altri articoli di Vice, come quello in cui si pavoneggiano per le “Foto dei favolosi bambini della RuPaul’s Drag Convention“, che la pubblicazione descrive con un emoji di fuoco. Come menzionato prima, uno di questi bambini ha ballato sul palco per soldi in un gay bar di New York City per una folla di uomini adulti, cosa che è stata ripresa in un video che non posso linkare in buona coscienza.
Per non credere che Vice sia sola nel tentativo di normalizzare la pedofilia, potete rivolgere la vostra attenzione all’articolo del New York Times “Qual è il modo migliore per proteggere i lavoratori del sesso?“
L’articolo riporta in modo lusinghiero lo stupro pedofilo e seriale di una bambina che si è data alla prostituzione dopo “essere stata costretta a lasciare la sua casa di famiglia” prima di “rifugiarsi presso un gruppo di donne transgender più grandi che sono diventate le sue mentori” e “le hanno insegnato a mantenersi attraverso il sesso”.
Le persone normali penserebbero che questo suoni molto come un gruppo di pervertiti che fanno da papponi ad un bambino senzatetto per il sesso. Si deve riflettere sul perché vengano usati degli eufemismi per cercare di oscurare questa realtà. Forse è perché la Sinistra ha un problema con la pedofilia.
Questo tipo di perversione non è un incidente isolato nemmeno nei media tradizionali, con il Washington Post che ha recentemente pubblicato un pezzo intitolato “Sì, il kink appartiene al Pride. E voglio che i miei figli lo vedano” che è proprio disgustoso come il titolo lo fa sembrare.
Joe Fischel, professore associato all’Università di Yale, ha fatto eco a questo sentimento nel suo articolo “Keep Pride Nude“, dove si chiede: “Qual è il presunto danno se un bambino… vede le chiappe di un adulto, o anche i genitali o il seno di un adulto? Fischel continua poi a sostenere che i bambini siano esposti a tutta una serie di altre perversioni e parla il linguaggio degli adescatori, cercando persino di giustificare la sua perversione quando dice che “ai bambini potrebbe piacere“.
Il New York Times, il Washington Post e la facoltà di Yale non sono gli unici attori potenti che tentano di normalizzare la pedofilia. Flora Gill, un editorialista bisettimanale su “sesso e relazioni” che scrive per GQ.co.uk, ha chiesto la creazione di “porno per bambini“, che lei chiama “porno entry level“, in un tweet poi cancellato.
Come si può dimenticare il famigerato programma Drag Queen Story Hour, che è stato inizialmente sostenuto dal ceto più abbiente di San Francisco ed è stato sorpreso ad ospitare criminali sessuali condannati in tre diverse occasioni? Uno degli eventi del programma è stato anche ospitato da un uomo che è stato accusato di ben sette capi d’accusa per possesso di pornografia infantile.
C’è anche Netflix con il suo straziante film “Cuties“, che un guidice del Texas ha incriminato come pedopornografia.
La popolare personalità di Sinistra Vaush ha anche una storia di difesa della pedofilia, dicendo in un video che i pedofili che comprano pornografia infantile non dovrebbero essere ritenuti responsabili. La figura “antifascista” si interessa anche alle “dinamiche sessuali della civiltà hawaiana pre-coloniale”, dove la gente presumibilmente faceva sesso con i bambini, nonostante non ci fosse “nessuna cultura dell’abuso dei bambini”, il che implica che la pedofilia non è apparentemente una forma di abuso dei bambini.
Le aperture della sinistra al prendere di mira i bambini sono diventate ancora più audaci di recente, con il San Francisco Gay Men’s Chorus che ha eseguito una canzone con il testo “Pensi che corromperemo i tuoi figli se la nostra agenda non verrà tenuta sotto controllo. Bene, solo per questa volta hai ragione” prima di seguire con “Convertiremo i tuoi figli, succede poco a poco, in silenzio e sottilmente e te ne accorgerai a malapena“.
Cantano anche “Sarete disgustati quando cominceranno a trovare online cose che avete tenuto lontano dalla loro vista” in un apparente riferimento non troppo sottile alla pornografia.
Anche se il gruppo ha rilasciato una dichiarazione in cui sostiene che la canzone fosse solo uno “scherzo” e che fosse stata fatta solo per “insegnare ai giovani a parlare contro l’odio anti-LGBTQ”, sembra che lo scetticismo sia giustificato, se non altro perché la Sinistra ha un problema con la pedofilia. Come si è scoperto, un inchiesta del Western Journal ha scoperto che diversi nomi tra quelli degli interpreti erano anche elencati nel registro dei criminali sessuali della California, alcuni per atti di pedofilia, anche se è possibile che queste corrispondenze siano casuali.
Quei cantanti potrebbero non essere gli unici di questa performance con una fedina penale losca. Gli autori della canzone, Charlie Sohne e Tim Rosser, hanno precedentemente scritto un musical tutto sulla pratica pedofila del “bacha bazi“, o “boy play“, che persino il New York Times ha trovato disgustoso.
La sinistra ha un problema con la pedofilia, e continuerà a peggiorare a meno che la Destra non sia completamente libera da insinceri appelli alla “tolleranza”, frasi senza senso come “l’amore è amore”, o insulti vuoti come “omofobo”. Tali espedienti retorici non sono usati in buona fede, e trattarli come se fossero altro che manovre ben congegnate per minare qualsiasi etica sessuale che lasci intatta l’innocenza dell’infanzia è il massimo dell’ingenuità.
Tangocommando, qui.
Nel caso qualcuno si sentisse disturbato dall’attribuzione della parte politica, non dimentichiamo che Simone de Beauvoir ha firmato, insieme a tutto l’intellettualume di sinistra, il manifesto per la legalizzazione della pedofilia – e chissà come sarà riuscita a conciliare la sua intera vita di militante a sinistra con l’avere diretto, durante l’occupazione tedesca, la radio collaborazionista di Vichy.
Se invece andiamo oltre oceano, a destra abbiamo Trump (forse) puttaniere, a sinistra Biden pedofilo. E sia di qua che di là dell’oceano è tutta a sinistra la campagna – altamente remunerativa – per mettere le mani sui bambini fin dalla nascita. Fate un po’ voi.
barbara
Un mondo perverso e depravato che annulla le coscienze e indebolisce le volontà
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E spaccia per normalità ogni genere di perversione.
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Della deriva pedofila della sinistra abbiamo già parlato, magari espando dopo.
Quanto alla Simone, nessun problema: tra il Patto Rib-Mol e l’operazione Barbarossa il nazismo era Kosher. Mi pare, se non ricordo male, che Marchais facesse l’operaio ( volontario) alla Messerschmitt.
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Di quella radio è stata direttrice fino alla fine della guerra: ben oltre la durata del patto. Di aggiustamenti di coscienza comunque pare che ce ne siano stati parecchi, a quel tempo.
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Ok, sono un p’ di fretta, ma.
Perché lo fanno? Certo, molti per diletto personale [Epstein, (i) Clinton, il Principe Andrea e tanti personaggi meno celebri], ma ci sono due ragioni più profonde, che spingono a sostenere la pedofilia anche molti che il vizietto personalmente non ce l’hanno: uno è la distruzione della famiglia, secondo i dettami marxisti, per ricostruire da zero una società dove lo Stato è l’unico Dio; l’altro è una pulsione di morte – di qui anche aborto, eutanasia, eugenetica, ambientalismo estremo che vede l’Uomo come un intruso, salvo gli Illuminati, beninteso; la difesa dei criminali come vittime della Società, la lotta contro il Bello, il tentativo – purtroppo in gran parte riuscito – di cancellare l’arte e, più in generale, quello che chiamiamo il Canone Occidentale.
Una cosa che sta emergendo, a proposito: i “profughi” Afghani, entrati senza alcun controllo (gli alleati degli Occidentali sono in gran parte rimasti a terra), si sono portati dietro le spose bambine. Ecco di cosa sto parlando:
https://duckduckgo.com/?q=afghani+child+brides&atb=v255-1&iax=images&ia=images
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Una a caso:

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E alle “mogli ufficiali” vanno aggiunte figlie nipoti eccetera. Oltre ai bambini che popolano i rifugi dei talebani, impiegati per il riposo del guerriero.
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Un solo nome: Pasolini
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Che si comprava i ragazzini miserabili del sottoproletariato delle periferie, e da buon comunista predicava la morale. E mi è capitato di sentirmi dire che “è morto per i suoi ideali”.
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In un certo senso è vero.
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Che è morto per i “suoi ideali”? Sì, in un certo senso è vero. Lo potrete scrivere sulla mia lapide se morirò affogata nella cioccolata (con la differenza che non sfrutto nessuno e non vado in giro a fare prediche salutiste). Ovviamente non era questo che intendeva la giovane adoratrice.
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Occorre fare una distinzione fra Pasolini e i suoi (postumi) estimatori. I postumi estimatori sono in gran parte pessimi, sotto ogni profilo. A mio modesto parere, occorre anche distinguere fra l’uomo e l’opera. Esemplifico: non ci sono dubbi sul fatto che Beethoven puzzava. Puzzava molto, in modo insopportabile anche per i tolleranti nasi del tempo. Se qualcuno, però, riesce a sentire odori ascoltando la Missa Solemnis, sono disposto a pagargli un premio in denaro.
Per quanto riguarda Pasolini, vorrei dire anche qualcosa sull’uomo, e cioè che non riesco ad assimilare a pedofilia l’accompagnarsi con un diciassettenne che pratica coscientemente la prostituzione. Non ho esperienza diretta in materia, ma dubito assai che in quesi casi venga controllata la carta d’identità. Il limite dei 18 anni (che, fra l’altro, fu istituito anni dopo) è puramente legale e non etico.
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Infatti, dell’uomo io trovo più ripugnante l’essersi accoppiato con il PCI, dopo che questi gli avevano trucidato il fratello.
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“Ma Ludwig, non senti che puzza?”
“No che non sento, sono sordo”.
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Distinguere le opere dal pensiero e dalla vita vissuta è molto comodo. Documenti ufficiali alla mano potremmo definire Mussolini il più importante fautore dello stato sociale in Europa negli anni dal 1923 al 1935; o Hitler il più significativo promulgatore di una politica animalista ed antitabagista nella storia dell’umanità. Poi ci sono alcuni dettagli che non tornano…tipo milioni di esseri umani trucidati per il solo fatto di esistere. Ma cosa volete che siano?
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Caro/a Mantus, non ho ben capito dove si collochi il “pensiero” nella tua graduatoria di immoralità. In effetti, quando mi confessavo da un frate cappuccino, citavo sempre un peccato, consistente nei “pensieri cattivi”. Nella mia percezione, erano un peccato mortale, e suppongo che anche il buon frate li classificasse così. Quindi, distingueremo, per Pasolini, le Opere (nel senso di scritti) dal Pensiero e dalle Opere (nel senso di Vita Vissuta, come la chiami tu). Mi pare di capire che tu sei indugente per la prima categoria, quella letteraria, mentre la condanna morale si applica alla seconda e alla terza, con la sanzione più grave: la reductio ad hitlerum, che poi, per effetto alone, va a ricoprire anche la prima.
Sembrano cose comiche, ma basta attraversare l’Oceano e date un’occhiata a monumenti decapitati e altri obbrobri della c.d. Woke Culture per capire che non c’è niente da ridere. Da noi, che mi risulti, c’è stata solo la vernice rossa sulla statua di Montanelli, il quale, come certamente sai, si comprò una ragazza di 12 anni in Eritrea. Ma ci sarebbero anche alcune centinaia di personaggi delle arti, delle lettere e della filosofia, capitanati dal sig.Socrate, da ridurre ad Hitlerum. E chissà quanti altri che fecero le loro cose in silenzio.
Adesso però, car* Mantus, ti voglio rivelare un segreto: a me, della vita sessuale degli altri, non me ne frega un ca**o (o, se l’espressione ti pare maschilista, una f**a). Capisco però di essere un’eccezione, se no il sig.Cairo Urbano non si sarebbe fatto ricco con le riviste di pettegolezzi.
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@Mantus
Documenti alla mano, sarebbero affermazioni corrette.
Che lo stato sociale forte, l’antitabagismo e l’animalismo ideologico siano tutte istanze illiberali è pura coincidenza ovviamente, nulla a che fare con le idee dei personaggi.
Mi pare che per quanto riguarda il lavoro di Pasolini, il discorso sia un po’ differente.
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@Erasmo: se tu ti accompagnassi con un/una diciassettenne, con o senza passaggio di denaro, che liberamente sceglie di accompagnarsi a te, sicuramente non mi verrebbe in mente di considerarti pedofilo. Avrei parecchio da ridire nel caso della persona in questione tu fossi il professore/allenatore sportivo/zio/parroco o altro rapporto che supponga una qualche situazione di dipendenza o soggezione, ma questo è un altro discorso. Per quanto riguarda Pasolini, sposterei leggermente il discorso. Innanzitutto non sono molto sicura che i suoi occasionali compagni fossero diciassettenni; in secondo luogo lui militava in quella parte politica che si scagliava contro la borghesia che sfrutta il proletariato: lui sfruttava senza scrupoli la miseria del sottoproletariato. Prostituti consenzienti, certo, ma lo sarebbero stati senza la miseria? Insomma, più o meno come il parroco che tuona anatemi se ti fai una sega e poi si incula in chierichetto.
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Sull’età minima dei ragazzi di vita di Pasolini non sappiamo molto. Sappiamo che Pino Pelosi aveva più di 17 anni al momento dell’omicidio, e credo che in genere quello fosse il target: giovani adulti. Quanto alla miseria che induce alla prostituzione, questa è vulgata ufficiale, contraddetta da mille casi reali: ma supponiamo che Pasolini se li cercasse proletari, e che anzi se ne trovassero solo di proletari. L’alternativa, che evidentemente Pasolini non voleva praticare, era l’astinenza.
Sinceramente, temo di essermi spinto troppo in là nell’argomentazione, e l’ho fatto scientemente per mettermi dal tuo punto di vista. Il mio punto di vista è molto semplice: non me ne frega niente, e, più specificamente, non intendo mettere sullo stesso piano dialettico le idee politiche e le pratiche sessuali. Posizione che, credo con coerenza, tengo anche quando si parla di femminismo e ciarpame LGBT.
Da ultimo, ti faccio presente che, in calce al post precedente, tu hai richiamato con puntiglio i commentatori al tema del post. Questo post parla di bambini. Come mai ci è finito dentro Pasolini?
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Nel post precedente smentivo una balla frequentemente raccontata dai novax (il green pass esiste solo in Italia e Francia), e tutti i commenti andavano a criticare il green pass, come se il post ne stesse vantando la bontà. Di conseguenza ho fatto presente che non era di questo che si stava parlando.
Qui si parla di pedofilia, qualcuno ha citato Pasolini, che certamente non prendeva bambini di cinque anni, ma del tutto fuori tema non è. Quanto alle scelte, tu dici che l’alternativa era l’astinenza; no, una possibile alternativa era cercarli altrove, come tantissimi altri hanno fatto e fanno, locali, giri di conoscenze eccetera. Andarli a cercare nelle periferie più degradate era proprio una scelta specifica.
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@myollnir: questo è uno dei pochissimi casi in cui il tedesco è più ricco e preciso dell’italiano, in quanto usa verbi diversi a seconda che si senta con le orecchie, con il naso, con il tatto, con il gusto, che si percepisca/intuisca ecc. Per le cose tecniche, insomma. Per tutto il resto è di una povertà e una rozzezza estreme.
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Da gelare il sangue
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E da ringraziare Dio di non avere figli (o, nel nostro caso, nipoti).
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Durante una cena in vacanza mi è toccata una conversazione con un conoscente ubriaco che cercava di istruire la tavolata su quanto fosse un grande Mario Mieli.
Questa persona qualche anno fa sembrava pure intelligente. Io mi chiedo cosa scatti a questa gente ad un certo punto.
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È noto che l’alcol abbassa l’autocontrollo e fa emergere la vera personalità. Chi ha la sbronza aggressiva, chi ha quella sessuale, ridereccia, lacrimogena, autocommiserante ecc., non è che l’alcol ti faccia diventare quella cosa, semplicemente la lascia emergere. Probabilmente qualche anno fa non ti era mai capitato di vederlo ubriaco.
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A volte ho la sensazione di essere un po’ troppo semplicistico, al limite dell’ essere “sempliciotto”, se vogliamo, però io tutta questa bagarre non la capisco.
Esiste una cosa – a noi ed ad ogni legge sopraordinata – che si chiama “Natura”. La Natura prevede che – nel caso specifico della razza umana, tralasceremo per il momento gli altri esseri viventi – la procreazione sia possibile (quando funziona) solo attraverso l’ unione fisica di due esseri di sesso diverso, ognuno con le sue specifiche funzioni. Questo per me chiude un capitolo del discorso.
La Natura stessa, prevede inoltre che ciò avvenga quando entrambi gli esseri siano sessualmente “maturi”, ossia in età fertile. Questo chiude il capitolo della pedofilia, perlomeno per quanto attiene ai casi limite.
Tutto ciò che esula da questi due semplici assunti è (con vari gradi di gravità) frutto di perversione ed inutile complicazione.
Lo so, ci sono milioni di obiezioni ad un discorso così, ma sono sempliciotto e me ne fotto (pardon my french).
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Ovviamente non si scopa solo per procreare, e non credo che questa sia una gran novità. Detto questo, c’è chi, alla ricerca del piacere, ne trova a sufficienza scopando con adulti consenzienti e chi si rivolge altrove (il discorso “età fertile” personalmente lo lascerei perdere, perché escluderebbe automaticamente le donne in menopausa, cosa che mi trova decisamente poco d’accordo).
Poi entrano in gioco le perversioni, che non mi interessano se riguardano adulti consenzienti, ma che purtroppo non di rado si consumano su bambini, persone handicappate, o anche adulti non consenzienti, il che ci fa orrore, ma per poterlo contrastare dobbiamo prendere atto che esiste e conoscerlo in tutte le sue forme.
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Qualche anno fa si era entrambi studenti universitari. Penso di averlo visto ubriaco almeno la stessa quantità di tempo che l’ho visto lucido.
Trovo che abbia più a che fare con l’assidua frequentazione dell’accademia. Al 4° anno di DAMS era socialisteggiante ma nulla di assurdo. Al 9°, inneggia a Mario Mieli.
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Ho pasticciato con le risposte, scusate.
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Capisco. E però se è tuo coetaneo non dovrebbe essere già alle prese con la decadenza senile…
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