E REGALIAMOCI ANCHE IL TERZO EROE

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“So cosa devo fare.”

Il 28 settembre 1943, un addetto nazista di alto livello in servizio a Copenaghen, in Danimarca, scrisse queste parole nel suo diario mentre prendeva la decisione più audace di tutta la sua vita. Georg Ferdinand Duckwitz aveva servito il Terzo Reich nella Danimarca occupata per circa quattro anni, nonostante la sua personale avversione per il programma nazista. E gli era appena arrivata la notizia che due giorni dopo tutti gli ebrei danesi sarebbero stati rastrellati dalla Gestapo e mandati nei campi di concentramento. È stato allora che si è buttato nell’azione.
Duckwitz si è precipitato nell’ufficio del politico e leader della resistenza danese Hans Hedtoft e ha consegnato il suo messaggio cruciale. La resistenza ha quindi dato vita a una delle più straordinarie opere di salvataggio dell’Olocausto, con 7.220 dei circa 7.800 ebrei danesi trasferiti immediatamente in Svezia con il favore della notte. Quando il 1 ottobre i nazisti attraversarono l’intero paese per raccogliere tutti gli ebrei, non ne trovarono che poche centinaia in tutto lo stato, e già all’una di notte la loro campagna fallita fu dichiarata conclusa. (Qui, traduzione mia)

John Kuroski

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E di questa storia davvero non sapevo niente (e alla faccia di chi pensa che l’individuo da solo non è nulla).

barbara