In farmacia, appena si entra, si vede di fronte a sé un cartello che dice: “Qui si effettuano tamponi rapidi e consegna del green pass”. Entra una signora e chiede:
– Qui fate tamponi?
– Sì.
– E li fate subito al momento?
– Sì.
– Quindi posso farlo adesso?
– Sì.
– Ah. Perché adesso vengo da X dove mi hanno detto che la prima disponibilità è per lunedì prossimo
– No, qui può farlo subi
– E prima ancora venivo da Y dove mi mandavano ancora più in là
– No, qui non ci sono problemi, glielo facciamo subi
– Si rende conto che ormai ho girato mezza provincia?!
– No ma guardi che qui non abbiamo nessun prob
– Ma le sembra possibile?! Fanno una legge e poi non mettono in condizione di farla rispettare?!
– Ma guardi che qui come le ho det
– No ma io non ce l’ho mica con lei, io ce l’ho col governo che non si rende conto che può capitare che uno debba partire e gli tocca rinunciare perché
Nel frattempo in farmacia entra una persona, poi un’altra, poi un’altra mentre la signora continua a parlare parlare parlare dell’impossibilità di fare il tampone a una farmacista che non aspetta altro che di poterle fare il tampone e liberarsi finalmente di questa piattola.
– Guardi, se viene di là poss
– Perché, dico, mi obblighi a fare il tampone, ok lo faccio, me lo fai pagare, ok, lo pago, ma tu devi darmi la possibilità di farlo!
– Bene, venga di là e lo facc
– Perché io devo partire domani mattina capisce? Devo partire domani mattina e mi vengono a dire che la prima disponibilità per il tampone è per lunedì?! Ma si rende conto?!
Interviene il figlio della titolare:
– Signora, se mi dà la tessera sanitaria inserisco i dati per il green pass.
– E poi mi fa il tampone?
– Sì, guardi, lei esce, gira a destra ed entra dall’altra porta, li facciamo lì.
– Ah, perché ormai ho girato mezza provincia, una cosa vergognosa…
Eccheccazzo, ma vaffanculo, va’!
barbara