che se no poi con le feste e tutto quanto ci ammucchiamo e poi ci contagiamo e poi ci ammaliamo e poi intasiamo gli ospedali che già cominciano a essere in sofferenza e infatti un titolo di ieri strillava
Oltre 6mila posti letto occupati nei reparti Covid e 776 in terapia intensiva: il doppio di un mese fa
quindi meglio evitare, sai com’è, la prudenza non è mai troppa. E oggi leggiamo che
L’andamento dei ricoveri in ospedale nei reparti ordinari e in terapia intensiva segnala un aumento e secondo quanto riferisce La Stampa almeno mezza Italia è destinata a passare in zona gialla nei prossimi giorni.
Secondo i dati Agenas aggiornati a ieri sera sono nove le regioni pronte a lasciare il bianco prima del 25 dicembre: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Alto Adige, Trentino e Veneto. Questi territori sono tutti oltre la prima soglia di guardia del 10% di letti occupati nelle terapie intensive e sono ad un passo dalla soglia del 15% dei letti occupati nei reparti ordinari, due fattori che comportano il passaggio in zona gialla. Gli esperti [“esperti”: questa segnatevela] prevedono che le soglie verranno raggiunte in una-due settimane. Addirittura per il Friuli, già in giallo, lo spettro è quello della zona arancione a causa dei numeri Covid: il 16% dei letti in terapia intensiva e il 24% di quelli in area ordinaria sono occupati da malati che hanno contratto il virus.
Altrove poi veniamo informati che
l’indice di contagio Rt non cala e la variante Omicron raggiunge quota 13 casi in Italia [pauuuuura! Quasi quasi scappo su un’isola deserta, senza neanche Venerdì, che non si sa mai]
Intanto gli enti locali corrono ai ripari aumentando i posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. [Ehm… Lo stato di emergenza è stato dichiarato esattamente 22 mesi e 23 giorni fa: e OGGI ci vengono a dire che bisogna correre ai ripari? che bisogna aumentare i posti letto? Ma andate affanculo tutti quanti] […] sta ancora aumentando in termini di numero di nuovi infetti [INFETTI. Riandate affanculo]. […] Ora abbiamo un quarto dei ricoverati nelle precedenti ondate. Ma i parametri in parte sono da zona gialla. […] A parte il coprifuoco, che è una misura a carattere nazionale, in zona gialla sono permessi […] [????????????????????? Coprifuoco in che senso? Che cosa intende dire?!]
E ora vediamo a confronto i dati dell’8 dicembre di un anno fa e quelli di oggi:
2020 Il rapporto tra positivi e tamponi è del 9,9%; ricoverati nei reparti ordinari 30.081; ricoverati in terapia intensiva 3.345; morti 634; in isolamento domiciliare 704.099.
2021 Il rapporto tra positivi e tamponi è del 3,2%; ricoverati con sintomi 6.099; ricoverati in terapia intensiva 791; 86 i morti; 242.324 in isolamento domiciliare.
Dunque, i pazienti ricoverati nei reparti ordinari sono un quinto di quelli dell’anno scorso, quelli in terapia intensiva un po’ meno di un quarto, i morti meno di un settimo (e nessuno mi venga a raccontare puttanate: a fare la differenza fra l’anno scorso e adesso è una cosa sola: il vaccino). Ma, dice, i parametri sono da zona gialla: e certo: se ogni volta che la situazione comincia a migliorare mi abbassate i criteri per entrare in zona critica, ci credo che di questa stramaledetta zona critica siamo sempre sull’orlo – e ri-riandate affanculo). Quanto al chiudere in casa le persone non vaccinate, dato che siete (siamo) pienamente e motivatamente convinti che, venendo a contatto col virus, un non vaccinato ha probabilità molto maggiori di contagiarsi e di contagiare poi a sua volta, ed essendo ampiamente documentato che la maggiore causa di contagio ridiede nei contatti famigliari, e siccome almeno una parte dei contagiati poi si ammala, e una parte degli ammalati abbisogna di ricovero, e una parte dei ricoverati necessita di ricorrere alla terapia intensiva, e dato che in questi quasi due anni non avete fatto un cazzo per migliorare la situazione ospedaliera aumentando posti letto, personale e attrezzature, posso farvi i complimenti per la genialità delle soluzioni da voi proposte? Quanto ai miracolosi effetti della reclusione, ripropongo un pezzo di questo mio post di quasi un anno fa, in cui li ho scrupolosamente documentati.
AGGIORNAMENTO SUGLI EFFETTI DEL SEQUESTRO DI PERSONA PREVENTIVO PRECAUZIONALE
per timore che i festeggiamenti potessero fare aumentare i contagi.
23/12/2020 ultimo giorno di semilibertà per gli italiani prima dell’imprigionamento: tasso di positività sostanzialmente stabile, assestato sull’8,2%.
29/12/2020, sesto giorno di sequestro di persona: 8,7%
30/12/2020, settimo giorno di sequestro di persona: 9,58%
31/12/2020, ottavo giorno di sequestro di persona: 12,6%
01/01/2021, nono giorno di sequestro di persona: 14,1%
02/01/2021, decimo giorno di sequestro di persona: 17,6%; aumentati di 16 unità i pazienti in terapia intensiva e di 126 unità quelli ricoverati nei reparti, mentre in tutti i giorni precedenti il sequestro di persona entrambi i dati erano andati costantemente calando.
Grazie governo. Grazie signor Conte. Grazie signor Mattarella. Grazie signor Speranza. Grazie signor Arcuri. Grazie signora Lamorgese. Grazie a tutta l’associazione per delinquere di stampo mafioso che ha preso il potere – anzi, i pieni poteri – in un’Italia sempre più anestetizzata dal terrore del covid e allucinata dal miraggio del rischio zero.
Le pedine Conte e Arcuri sono state sostituite, ma le regole del gioco sono rimaste invariate.
Se poi qualcuno, oltre ai politici, fosse punto da vaghezza di valutare anche i giornalisti, legga la frase, riferita ai non vaccinati in zona gialla “scatta il divieto di non spostarsi dal proprio comune” e calcoli il numero di classi di scuola elementare frequentate dall’estensore.
Questa invece non c’entra. O magari anche sì, fate un po’ voi.
barbara
Credo che la questione sia finanziaria più che sanitaria. Ai nostri politici il contenimento dei costi legati al ricorso massivo dell’ospedalizzazione dei malati gravi preoccupa più della permanenza in vita dei cittadini. La dimostrazione l’abbiamo avuta con le prime bozze di programma d’uso del PNNR, targate Conte-PD. Fondi a pioggia per amenità creatrici di poltrone e gettoni di presenza come green economy, inclusione etnica e sociale e lotta alle discriminazioni di genere. Poi alla sanità le briciole.
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Per evitare il ricorso massivo all’ospedalizzazione sarebbe bastato mettere in quarantena chi tornava dalla Cina, come suggerito da Giorgia Meloni e alcuni presidenti di regione, immediatamente etichettati come razzisti e fascisti. Sarebbe bastato isolare subito i primi focolai invece che evitarlo per non creare inutili allarmismi. Sarebbe bastato organizzarsi invece che perdere tempo con abbraccia un cinese e aperitivi di massa alla faccia del virus. E magari, visto che si trattava di un fenomeno nuovo, ordinare le autopsie sui primi cento morti, che avrebbero evitato tutti quegli errori che sono stati commessi perché si ignorava con che cosa si aveva a che fare.
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E’ la sinistra, bellezza.
Il bello è che i due principali testimonial di abbraccia un cinese, Scanzi e Lucarelli, ora si permettono di fare i maestrini del COVID. Mai vista tanta ipocrisia.
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Un momento, giusto per capirci: quella roba che tu chiami politica è la stessa che io chiamo teste di cazzo?
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Ops… Hai scritto sinistra e ho letto politica… Però la mia risposta resta valida lo stesso.
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Beh, che dire, a parte la fiducia nell’ efficacia dei “vaccini” che tu hai e io no (ma è una questione di libertà, e tale resta, quindi non conta), sottoscrivo dalla A alla Z ed oltre.
Sono due anni che mi chiedo (senza risposta) perchè non si sia agito nel senso più ovvio (potenziamento ed ampliamento dei luoghi e degli strumenti di cura, visto che l’emergenza era ed è dettata proprio dalla loro carenza) e perchè invece si sia continuato ad insistere prima con le limitazioni, poi con i vaccini e poi ancora con le limitazioni.
Alla fine mi rispondo da solo: a curare non si guadagna, a vendere medicine invece si. E a giocare con la libertà delle persone e “vedere di nascosto l’effetto che fa” si ottengono tante ma tante soddisfazioni. E non c’è niente di meglio per una qualsiasi “classe dirigente” dell’ avere conferma giorno dopo giorno che il popolo è sempre più soggiogato e che anzi è lui stesso a chiederlo. Ed è pure contento. Sindrome di Stoccolma su scala globale, niente male. Tanto per parlare, il motivo per cui non ho intenzione di sottopormi alla punturina è esattamente questo: ho deciso che non mi avranno e non mi avranno. Mi frega assai del grafene, delle scie chimiche, dei chip e del complotto: mi sono fumato e bevuto e mangiato l’impossibile per più di metà della mia vita, non ho certo paura di una medicina… non mi cambierebbe niente, ma è deciso. Il QRCode glielo chiavo nei denti.
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In questo abbiamo realizzato che siamo agli antipodi e quindi non vale la pena di stare a discutere. Una cosa però mi dà da pensare, ma proprio di brutto: sul nuovo green pass che ho scaricato dopo la terza dose c’è scritto che ha 12 mesi di validità: sarebbe a dire che prevedono che nel dicembre 2022 staranno ancora tenendo in piedi l’emergenza??????????
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Io ho un’opinione prevalente sulle altre: che hanno ridotto la sanità a livelli di cronache del dopobomba (e forse un disastro simile nemmeno Philip K. Dick poteva immaginarlo) e per non ammettere la colpa hanno trasformato l’emergenza da sanitaria in militare. Mi fa paura che queste conclusioni la abbiano tratte anche persone di diversi orientamenti, dagli anarcoidi fino agli ultracattolici.
Alcuni anarchici o anarcoidi hanno detto che siamo sotto occupazione militare nemica.
Qui in Triveneto, infatti, è facile vedere per le strade dei Lince dell’Esercito e con la mitragliatrice pesante montata e presenziata, tranne nelle zone al confine con la Slovenia, dove i “vicini” impongono l’osservanza del trattato del 1947 che permette pattugliamenti solo con soldati appiedati e con la sola arma personale.
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Non ho idea di chi sia questo tizio, che non ho mai sentito nominare (certo che chiamarsi Pippo Cazzo…) . Sul fatto che la situazione è veramente drammatica, invece, non ci sono dubbi.
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È semplicemente uno dei più grandi scrittori del secolo scorso, che ha influenzato l’immaginario MONDIALE come nessuno scrittore italiano degli ultimi due secoli, almeno, è mai riuscito a fare. A Sua parziale discolpa bisogna dire che probabilmente avrebbe sogghignato alla Sua battuta, avendo titolato la sua autobiografia: “confessioni di un artista di merda”.
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Sicuramente preferisco un artista che si definisce di merda a tutti gli artisti di merda arrivati dopo la merda d’artista.
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La voce di wikipedia italiana su P.K. Dick:
https://it.wikipedia.org/wiki/Philip_K._Dick
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Grazie.
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