FORSE IL BUON SENSO NON È ANCORA DEL TUTTO MORTO

Matteo Bassetti 

Ho seguito e sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi di vaccino che hanno il Covid. Ebbene queste persone hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa e con il Covid di chi non è vaccinato. Dobbiamo quindi continuare con la stessa metodologia di affrontarlo dello scorso anno? Tracciamento? Milioni di tamponi? Isolamento di tutti i contatti? Quarantene dalle durate variabili e diverse a seconda di chi le decide? Reparti Covid dedicati con personale sottratto alle altre attività sanitarie? Colori delle regioni decise sulla base degli ospedalizzati senza distinguere malati da colonizzati asintomatici?
Non si può affrontare questa fase con le stesse regole. Abbiamo oltre l’80% della popolazione generale che è protetta. Chi non è vaccinato dovrebbe farlo presto, ma se non ha ancora capito o voluto capire l’importanza del vaccino difficilmente lo farà senza regole nuove.
Vedere code chilometriche nelle farmacie in questi giorni per fare il tampone serve a qualcosa?
Con oltre 50000 casi al giorno destinati a diventare molti di più nelle prossime settimane, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Chi è malato deve stare a casa, come sempre si sarebbe dovuto fare per le malattie infettive contagiose e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo.
Il rischio, continuando così e’ trovarci tra pochissimo con milioni di persone isolate e in quarantena. Chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale?
Usciamo dalla visione del Covid come malattia devastante e entriamo nella fase endemica con una malattia più gestibile (nei vaccinati) costruendo regole diverse. Altrimenti sarà durissima.

Peccato solo che i signori lassù – quelli, per inciso, che da oltre due anni ci stanno imponendo governi uno più di merda dell’altro, incapaci, criminali, autori di politiche devastanti, e lontanissimi dall’orientamento attuale del Paese, pur di non lasciarci votare – abbiano tutt’altro tipo di interessi.

barbara

  1. Secondo me c’è chi sta peggio di noi, pur stando meglio: in Israele, nonostante tutti abbiano la 3ª dose, continuano a tenere il paese isolato, senza possibilità di entrare, fatti salvi documentati casi di lsvoro/famiglia.
    E allora che serve essere all’avanguardia con i vaccini, se si butta alle ortiche un settore importante come il turismo? Mah, anche loro non mi sembrano proprio illuminati…

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    • Diversi miei amici israeliani continuano ad approvare questo governo, che a me invece sembra faccia sempre più acqua da tutte le parti. Netanyahu avrà i suoi difetti e avrà commesso i suoi errori, ma era decisamente più attento alle conseguenze delle scelte fatte.

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      • “Netanyahu … era decisamente più attento alle conseguenze delle scelte fatte” Non sono d’accordo. Non ripercorro tutta la storia, ma in primavera 2020, ben prima dei vaccini quindi, dopo avere stabilito il lockdown (come tutto il mondo del resto) ha deciso a priori la data di uscita dal lockdown, assolutamente indipendentemente dalla situazione di fatto. E ha trasmesso un messaggio “siamo fuori dalla crisi, andate, divertitevi, vivete normalmente”. Tanto è vero che una persona che conosco bene in maggio 2020 mi ha detto “Basta, il coronavirus non c’è più, tanto è vero che c’è adesso un concerto con migliaia di persone” (contro le regole di allora). I risultati si sono visti molto in fretta, e mentre nell’estate 2020 in Italia eravate messi bene, noi eravamo messi molto male.
        Un’altra madornale c…ta che ha fatto (e con lui l’allora Presidente) è stata decretare che per Pesach 2020 fosse proibito incontrarsi anche con gli stretti parenti se non conviventi (giusto o sbagliato non entro in merito). Per poi invitare lui stesso suo figlio che non vive con lui, e causando ovviamente molto amarezza per esempio in chi ha detto “mio padre è anziano, malato e solo. Non so se avrò la possibilità di fare un altro seder con lui l’anno prossimo. Io ho dovuto rinunciare a farlo quest’anno a causa delle disposizioni di Netanyahu. Lui ha invitato il figlio” (e il Presidente la figlia).
        Questo per dire solo le prime due cose che mi sono rimaste impresse in mente.
        Non ne ho nostalgia, e siamo in molti, a destra e a sinistra. Sicuramente non solo per questo.

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        • E che cosa mi dici di un membro del governo che in parlamento proclama che Gerusalemme sarà la capitale unica e indivisibile dello stato di Palestina, gente che si trova al governo grazie alla svolta post Netanyahu?

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        • Dico che nessuno pensa che questo sia il governo migliore esistente, ma che il primo che voleva unire al governo Raam con Mansour Abas è stato Netanyahu. L’unico motivo che non è sorto il governo Netanyahu-Raam è stata l’opposizione di Smotrich e compagnia che hanno detto praticamente “o lui o noi”, cosa che ha impedito un governo di 61 guidato da Netanyahu. Adesso a volte il likud nega che sia successo, ma lo ricordiamo tutti bene. Quindi un eventuale governo Netanyahu si sarebbe basato sullo stesso Raam. Buona idea? No. C’era altra scelta? Solo le quinte, e le seste, e le settime…… elezioni.
          Se Netanyahu si fosse fatto da parte quando dopo 4 elezioni non è riuscito di fatto a formare il governo, sarebbe sorto subito un governo di destra con il likud e gli altri partiti di destra e centro. Partiti che ormai non credevano più in Netanyahu e non erano disposti a entrare nel suo governo.

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    • Simona. Purtroppo molti non hanno fatto la terza dose, e troppi neanche la prima, e non parlo solo dei bambini piccoli. Dati attuali: 6.5 milioni hanno fatto la prima dose, 4,2 milioni la seconda. Parte dei 2,3 milioni saranno forse bambini dai 5 ai 12 anni che hanno appena fatto la prima….. e gli altri?
      Da quello che dicono il vaccino difende molto parzialmente da questa nuova variante. Comunque, hanno chiuso i confini da molto Stati per cercare di fermare la variante Omicron. Adesso che purtroppo si è già diffusa anche qui pare che nei prossimi giorni li riapriranno.

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  2. Lode a Basseti che per i contagiati asintomatici usa il termine colonizzati e non “malati”. Così scardina uno dei punti ricorrenti nei deliri no vax.
    Una considerazione personale:sono vaccinato ed ho fatto -dopo i vaccini- alcuni tamponi negativi, dopo avere appreso di essermi trovato in situazioni a rischio. Dopo la terza dose, però, ho deciso di non sottopormi più ai tamponi. Se risultassi positivo al tampone, mi verrebbe revocato il “super”(?) green pass e dovrei restarmene chiuso in casa per non contagiare i no vax. Già porto la seccante mascherina FFP2, pur soffrendo di patologie alle vie respitorie che mi esenterebbero dall’obbligo. Se dopo quasi due anni questi non hanno ancora compreso la situazione, peggio per loro. Qualcuno potrebbe accusarmi di cinismo, ma non certo i no vax: per loro il virus non esiste ed il vaccino è un’arma di distruzione di massa. Quindi, dal loro punto di vista, il mio sarebbe un comportamento commedevole.

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    • A me dà già fastidio anche il termine “casi”: quando leggi “due casi di morbillo a Udine”, significa che a Udine ci sono due persone MALATE di morbillo, il che non vale per i “casi” di covid. Ed è una puttanata anche “X nuovi casi nella giornata di oggi”: primo, il numero X è quello delle persone che, fra quelle controllate oggi, sono risultate positive, il numero di quelle diventate positive oggi potrebbe essere il 10% in più, il doppio, il quintuplo; secondo, quello è il numero delle persone trovate positive oggi, ma tu non hai la minima idea di quando lo siano diventate. Quanto ai tamponi, ne ho fatto uno in epoca pre-vaccino in occasione di un intervento chirurgico e, a meno che non mi immobilizzino e leghino e me lo facciano a forza, io non ne farò mai più.

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  3. Mah. Il Sor Bassetti va a corrente alternata… il buon senso lo tira fuori quando si ricorda (e meno male ogni tanto se lo ricorda). Credo che dovrebbe parlare meno e lavorare di più, a men che il suo lavoro non sia rilasciare dichiarazioni, ma mi sembra faccia altro.
    Io resto dell’ opinione che in tutto questo, l’unica cosa che andava fatta (e non solo per curare il covid) non è stata fatta. Aumentare, migliorare, potenziare, aggiornare le strutture sanitarie. Con tutti i milioni, miliardi (nostri) che sono stati spesi e tutti gli altri per i quali ci siamo ipotecati minimo 50 anni di economia nazionale, si sarebbe potuto costruire un nuovo ospedale in ogni capoluogo italiano. E riempirlo di personale idoneo e formato. Il che avrebbe fatto molto bene non solo al covid, ma anche a tutti quelli che stanno in fila per una TAC, la chemio o la dialisi o altre cosucce che se non le fai in tempo utile, schiatti.
    Io poi sarò un no-vax atipico, infatti non vado in giro a raccontare fesserie per indurre gli altri a non farsi “vaccinare” (ognuno fa quel che meglio crede): e credo che il virus esista eccome. Quanto ai “vaccini”, sono farmaci, e possono ammazzare ne’ più ne’ meno di altri farmaci (per quel che ne so, anche l’ Aulin tanto bene non fa). Ma un mondo prigioniero di un ceppo influenzale da più di due anni non mi sembra un mondo governato dal buon senso, questo no.

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    • Scusami, ma non capisco il senso del tuo commento: se io oggi vedo tua moglie e dico che è molto elegante, troveresti sensato che qualcuno intervenisse per dire: “L’altro ieri però era vestita di schifo”? Quanto al resto, prima ancora che aumentare le strutture sanitarie, sarebbe stato opportuno non smantellarle come è stato fatto ininterrottamente per vent’anni, e verificare i criteri del numero chiuso a medicina, in modo da non trovarsi poi che con donazioni private viene costruito un nuovo padiglione ma non ci possono mettere i malati perché mancano i medici – e magari anche gli infermieri grazie alla genialata di costringerli a fare la maturità prima di potersi iscrivere alla scuola infermieri, cosa che ha sicuramente ridotto il numero degli interessati, dal momento che gli tocca studiare quasi quanto un medico per poi ritrovarsi comunque in posizione subalterna, sia dal punto di vista sociale che economico e delle possibilità di carriera. Ma non vedo in che modo Bassetti abbia a che fare con tutto questo.

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      • Non c’è problema, mia moglie è SEMPRE molto elegante… 😀
        Riguardo Bassetti (che fra tutti gli “scienziati star” di questi tempi è uno dei pochi che non attaccherei al muro), il problema è la mentalità ondivaga. Se in questo intervento ha mostrato buon senso, in un paio precedenti no e in quello ancora prima di nuovo si. Insomma, apre bocca e le dà fiato, qualche volta sembra sano di mente, altre no.
        Ovvio che lui col sistema sanitario c’entri poco. Ne è parte, ma non ha colpe.
        La mia era una visione generale, e di fatto comprende anche lo smantellamento che citi. Messo insieme al non aver fatto nulla per potenziarlo, nemmeno adesso che ce ne sarebbero i mezzi e la possibilità rende un quadro di attività criminale.
        L’ emergenza iniziale era proprio quella: gli ospedali non bastavano (a dir loro).
        Sono aumentati gli ospedali ? No. Allora lo dicessero che vogliono l’emergenza.

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  4. Non si può che concordare con il senso generale dell’intervento. Noterei però che, pur in una cerchia ristretta e non statistica, tutti i miei conoscenti diretti o indiretti che si stanno facendo il covid in questi giorni (una cinquantina di persone) sono a casa con il raffreddore e mal di testa.

    Tanto i vaccinati con tre dosi, quanto quelli con due dosi di cui l’ultima a marzo scorso, quanto i novax sbroccotronici che non usano nemmeno le medicine.

    A senso, verrebbe da dire che è la malattia ad essere cambiata, non tanto i soggetti che la contraggono.

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    • E’ però un fatto – e qualunque medico ospedaliero in reparto covid te lo può confermare – che quelli messi proprio male sono nella quasi totalità non vaccinati. Che le varianti di maggiore successo siano poi le meno aggressive è un dato di fatto ed è perfettamente logico: una variante che ammazza tutti stermina l’intero gruppo che ha contagiato e muore con quello, quella che non ammazza sopravvive insieme al paziente e ha modo di continuare a diffondersi, per cui impedirle di girare con lockdown e chiusura di discoteche e altro è il peggior errore che si possa commettere. Poi, certo, se becca il novantenne diabetico iperteso e cardiopatico, vaccinato quanto vuoi, ovvio che lo fa secco, ma quello anche un raffreddore (o, come ha scritto qualcuno, l’avere spinto troppo forte al cesso) lo avrebbe ammazzato.

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        • for the vast majority of responsible Americans, we can stop agonizing over “cases” and focus on those who are hospitalized or at risk of dying.
          Cioè, nella stragrande maggioranza, i non vaccinati. Quanto al contare i “casi”, magari facendo più di un milione di tamponi, all’unico scopo di poter dire vedete che l’emergenza c’è, vedete che abbiamo ragione a chiudere le palestre e tenervi in casa, quello è delirio puro.

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        • No, intende supportare la decisione dell’amministrazione Biden di decentrare il problema. Ma la ratio della decisione è che l’epidemia va trattata come un evento normale, cioè come un’influenza stagionale. In fondo, anche per l’influenza stagionale si traguardano i gruppi a rischio.

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        • Quello che segue la citazione è il commento mio. Quanto al resto, in parte è vero e in parte no: è vero che anche con le influenze stagionali le TI vanno in sofferenza, ed è vero che i più vecchi e i più fragili ci lasciano le penne; non è però vero che questa sia sostanzialmente simile alla comune influenza: questa è diversa proprio nella sostanza, come dimostrato dal fatto che all’inizio è stata un’ecatombe per il fatto che le terapie che con le normali influenze funzionano, con questa non funzionavano per niente, e quando hanno cominciato a fare le autopsie hanno viso che il motivo risiedeva proprio in una differenza sostanziale della patologia e delle sue conseguenze.

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        • Io però non ho detto niente di diverso. Analogia nella politica sanitaria non significa identità dei morbi. Che questa patologia sia stata trattata in modo drammatizzante mi pare chiaro. Che la focalizzazione sulle popolazioni a rischio sia mancata è, temo, indiscutibile. Basta vedere il generale degli alpini, unicamente interessato alle percentuali. Ciò ha portato a correr dietro ai bambini, che non rischiano niente dal virus. Esiste, temo, una sola spiegazione, la meno onorevole. Quella che viola il settimo comandamento.
          Naturalmente, su un piano in un certo senso più elevato, è anche indubbio che siano stati fatti esperimenti di gestione delle masse.

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