QUEL NONNO GIOVANILE DI CUI AVEVA BISOGNO L’AMERICA

Come l’ha definito Beppe Severgnini, l’intelligente, l’acuto, il perspicace, il fine osservatore politico, quello che capisce tutto: guardatelo e ascoltatelo in tutta la sua brillantezza! Biden. Il demente. Il pedofilo. Quello della corruzione in grado di fare concorrenza a quella di Hillary Clinton. Quello degli affari sporchi (molto sporchi) con l’Ucraina. Quello che si addormenta e russa mentre l’interlocutore parla. Quello che scorreggia negli incontri ufficiali. Quello che ha distrutto il confine meridionale e fatto invadere gli Stati Uniti da clandestini, spesso affetti da covid. Quello che ha fatto affondare l’economia provocando un’inflazione da record e un picco di disoccupazione. Quello del disastro afghano. E se la maggior parte delle cose che ho ricordato sono venute dopo, la demenza, caro Severgnini, c’era anche prima. La pedofilia, caro Severgnini, c’era anche prima. La corruzione, caro Severgnini, c’era anche prima. Gli affari sporchi in Ucraina, caro Severgnini, c’erano anche prima.
E ora vediamo un altro paio di cosette.

Svelati i legami della famiglia Biden con la Cina.

Sean Hannity ha elogiato l’ultimo libro di Peter Schweizer, “Red-Handed: How American Elites Get Rich Helping China Win” come “fenomenale” e “da leggere assolutamente” durante un’intervista con l’autore nell’edizione di martedì del suo omonimo show radiofonico.
Hannity ha detto che avrebbe fatto una “serie di interviste” con Peter Schweizer, presidente del  Government Accountability Institute ed ospite del Drill Down oltre ad essere un collaboratore  senior  di  Breitbart News, “per arrivare in fondo a tutta” la documentazione del libro che espone la corruzione delle élite americane rispetto al Partito Comunista Cinese (PCC).
Red-Handed esamina come la strategia del governo cinese della “cattura dell’élite” prenda di mira figure di spicco degli Stati Uniti nel mondo degli affari, dello spettacolo, della politica e della tecnologia. Il PCC si procura influenza e complicità con tali figure attraverso lo sviluppo di relazioni finanziarie.
Il libro di Schweizer documenta un caso di un membro dell’élite del PCC che “se la ride” per il compromesso del governo cinese con Joe Biden.
Hannity ha dichiarato: “Tu parli di una scena. Tu fornisci anche una data. Era il 28 novembre 2020, solo poche settimane dopo le elezioni presidenziali americane, e di come apertamente parlino dell’accesso che ora hanno ai più alti livelli del governo degli Stati Uniti, e letteralmente, i membri del politburo [e] gli ambasciatori stanno quasi ridendo del fatto che – fondamentalmente – hanno compromesso il più alto funzionario eletto degli Stati Uniti d’America“.
Schweizer ha risposto:
“Questo è stato in un incontro a Pechino che si è tenuto poco dopo le elezioni. Un accademico, che è stato anche coinvolto in alcune operazioni di influenza straniera negli Stati Uniti a Washington, D.C., si è alzato di fronte a questo gruppo [di élite cinesi] ed ha parlato di tutti gli amici che Pechino ha ora negli Stati Uniti, ed ha parlato di Wall Street – e naturalmente ho un capitolo nel libro sui titani di Wall Street che sono intimi amici di Pechino – ma a due terzi del discorso dice: “Oh, e abbiamo il figlio del nuovo presidenteHunter Biden, che ha avviato tutte queste imprese. Chi lo ha aiutato ad avviare tutte queste attività?”
“È una scena incredibile, perché questa grande folla di centinaia di alti dirigenti cinesi e funzionari governativi inizia a ridere. Sanno la risposta, ed è davvero straordinario.”
“Questo non è un libro [potremmo] arrivare in fondo [se gli] dessimo tutte le tre ore del nostro show”, ha detto Hannity del nuovo libro di Peter Schweizer Red-Handed.
Schweizer: “Pechino ha potere” sulla famiglia Biden – “Questo richiede un’indagine.
Il collaboratore senior di Breitbart News Peter Schweizer ha detto martedì ad “Hannity” della Fox News che la Cina, la Russia e l’Ucraina hanno anche “assolutamente” informazioni compromettenti  sulla  famiglia  di Joe Biden.
Schweizer ha detto: “Quello che abbiamo scoperto è che circa 31 milioni di dollari sono stati dati alla famiglia Biden da cinque individui provenienti dalla Cina“.
Ha continuato: “Questi individui hanno tutti legami con i più alti livelli dell’intelligence cinese. Così quella che è stata una storia di corruzione e clientelismo è sempre più una storia di spionaggio, spionaggio e di sicurezza nazionale”.
Schweizer ha aggiunto: “Questo richiede un’indagine. Non si tratta solo di politici che ricevono denaro dal loro ufficio”.
Sean Hannity ha chiesto: “Questo dossier su Hunter, e sapevano essere un tossicodipendente. Gli piaceva assumere donne lavoratrici della notte – Lo diremo in questo modo. Lei crede che con tutta probabilità, e che le possibilità siano molto alte, per cui la Cina, la Russia, l’Ucraina, e molti di questi paesi abbiano  compromesso la famiglia Biden?
Schweizer ha detto: “Ohassolutamentenon c’è dubbio. Guarda, se il ministero cinese per la sicurezza dello stato sta cercando di impegnarsi nella ‘cattura dell’élite‘, come la chiamano loro, con i Biden e sono stati forniti 31 milioni di dollari, lo vedrebbero come un fallimento catastrofico dell’intelligence se non avessero ottenuto almeno una leva sulla famiglia Biden. Questo è ciò che rende questo così preoccupante e che richiede un’indagine, perché se non lo facciamo, il presidente sta per basare le decisioni sui suoi interessi finanziari familiari, e sul fatto che Pechino abbia una leva sulla sua famiglia“.
Il collaboratore senior di Breitbart News Peter Schweizer ha poi detto, sempre martedì a “Stinchfield“, un programma di Newsmax TV, che “ogni singolo accordo” che la famiglia di Joe Biden ha ottenuto in Cina è stato fatto con funzionari che erano collegati ai più alti livelli dell’intelligence cinese.
Il conduttore Grant Stinchfield ha chiesto: “Una domanda per te, se puoi, molto veloce. Ci sono accuse impressionanti e fatti realmente accaduti in questo libro. Ce n’è uno che ti colpisce che non potevi credere quando l’hai scoperto?
Schweizer ha detto: “La cosa che mi ha colpito di più sono state le informazioni sui Biden. Ho trovato questa storia sul loro coinvolgimento commerciale con la Cina nel 2018.”
E ha continuato: “Quello che abbiamo fatto in questo libro è stato usare il portatile di Hunter Biden, usando le email che abbiamo ottenuto da uno dei partner commerciali di Hunter Biden. Siamo risaliti a come sono avvenuti quegli affari. E quello che abbiamo scoperto è che ogni singolo affare che i Biden hanno condotto– ed il totale è di circa 31 milioni di dollari – ogni singolo affare che hanno condotto è venuto da un funzionario in Cina che era collegato ai più alti livelli dell’intelligence cinese. Ciò che voglio dire è che erano partner di persone come il viceministro della sicurezza dello stato, le cui responsabilità includono il reclutamento di stranieri, quindi questa è stata la più grande rivelazione per me”.
Schweizer ha aggiunto: “Ecco perché credo che dobbiamo fare la domanda e indagare se i Biden sono compromessi“.
BreitbartNews.comBreitbartNews.comBreitbartNews.com
L’elefantino, qui.

E dopo la distruzione della sicurezza statunitense, passiamo alla distruzione dell’approvvigionamento energetico.

Joe Biden è entrato in carica e, un anno dopo, abbiamo visto un 4% di surplus di produzione interna di petrolio e gas passare a ad un 4% di deficit.

Tratto e tradotto da un articolo di Stephen Moore per Fox Business.

Una volta, durante un incontro con l’allora candidato alla presidenza Donald Trump all’interno della Trump Tower sulla Fifth Avenue a New York, abbiamo discusso di politica energetica. Dissi a Trump che se ci fossimo dati da fare per produrre delle abbondanti riserve di petrolio, gas e carbone per l’America, gli Stati Uniti avrebbero potuto essere indipendenti dal punto di vista energetico in quattro anni.
Trump mi guardò da dietro la sua scrivania e scosse la testa: “Non voglio che l’America sia solo indipendente dal punto di vista energetico. Voglio che l’America sia dominante dal punto di vista energetico”.
Ci sono poche questioni in cui il presidente Donald Trump e Joe Biden abbiano differito più profondamente nelle proprie rispettive politiche come sulla produzione di energia.
Donald Trump è andato a tutta velocità sulla produzione di combustibili fossili. Ha eliminato le restrizioni alle trivellazioni, specialmente in stati come l’Alaska e sulle terre federali negli stati continentali. Ha dato il via libera ad oleodotti di vitale importanza. Ha bloccato nuovi regolamenti ambientali estremisti che avevano solamente lo scopo di soffocare le nostre forniture di petrolio e di gas. Ha riconosciuto la rivoluzione del petrolio e del gas di scisto come un’opportunità senza precedenti per ridurre la dipendenza dal petrolio straniero.
La politica energetica di Trump è stata una sorprendente storia di successo economico. Nel gennaio del 2021, esattamente un anno fa e l’ultimo mese di Trump in carica, per la prima volta da quasi 50 anni, gli Stati Uniti producevano più petrolio di quanto ne consumassero. Non eravamo più un importatore netto di petrolio dall’Arabia Saudita e dalle nazioni del cartello OPEC. Stavamo anche producendo più petrolio e gas dei russi e degli arabi.
Da quando Joe Biden è entrato in carica, un anno dopo, abbiamo visto un 4% di surplus di produzione interna di petrolio e gas scendere ad un 4% di deficit di petrolio e gas. Siamo passati dall’indipendenza energetica alla dipendenza energetica. Questo perché Biden ha dichiarato guerra all’energia americana.
Ha chiuso gli oleodotti ed ha invertito quasi tutte le politiche pro-trivellazioni di Trump. All’inizio di gennaio, Biden ha fermato le trivellazioni in centinaia di migliaia di siti petroliferi potenzialmente eccellenti in Alaska. È ossessionato dal cambiamento climatico, quindi ama l’energia eolica e solare e le auto elettriche che non consumano la benzina. Ma anche nelle ipotesi più ottimistiche, otterremo comunque la maggior parte della nostra energia elettrica, del carburante per i riscaldamenti e del carburante per i trasporti dai combustibili fossili per almeno i prossimi 25-30 anni.
L’unica domanda è se utilizzeremo i nostri combustibili fossili per tenere le luci accese e le auto in funzione da stati come Texas, Oklahoma, Nord Dakota, Wyoming, Pennsylvania, West Virginia e Ohio, oppure se li otterremo dagli arabi, dai russi, dagli iraniani e dai messicani. Dato che gli Stati Uniti hanno degli standard ambientali molto più severi di queste altre nazioni produttrici di petrolio, qualsiasi mossa per abbassare la produzione statunitense ed importare i combustibili dall’estero andrebbe ad aumentare le emissioni di gas serra. È una pessima politica economica, un pericolo per la nostra sicurezza nazionale e non è nemmeno “verde”.
Il costo economico dell’allontanamento dall’indipendenza energetica è già stimato in circa 1 miliardo di dollari di perdita di produzione economica ogni settimana e di circa 50 miliardi di dollari all’anno in meno.
La cosa peggiore di tutte (e una pietosa ed imbarazzante svolta degli eventi) ora che la produzione di petrolio è scesa a causa degli editti di Joe Biden, questo presidente va dai sauditi e dalle nazioni dell’OPEC e li prega di aumentare la loro produzione. È un occhio nero per l’America. Ci fa sembrare deboli, e ci ha reso più deboli.
I due maggiori vincitori della guerra di Biden all’energia americana sono stati il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin. Questi leader di nazioni che sono chiaramente nemiche degli Stati Uniti non possono credere alla loro fortuna di essersi trovati Joe Biden come presidente. Ha reso l’Europa occidentale e settentrionale dipendente da Putin per le forniture costanti di energia. Nel frattempo, in Cina, Xi dà una pacca sulla testa a Biden e promette che ridurrà i livelli di inquinamento cinese nel mentre costruisce decine di nuove centrali a carbone che bruciano carbone sporco, non pulito.
C’è qualcosa di tutto questo che abbia anche solo un briciolo di senso? Questa strategia mette l’America al primo posto? E a proposito, i numeri dell’indice dei prezzi al consumo sono appena stati rilasciati per il primo anno di mandato di Biden. I prezzi della benzina alla pompa sono aumentati del 52% in 12 mesi.
GrazieJoe.
FoxBusiness.com
Luca Maragna, qui.

E infine ci sarebbe quella piccola faccenda dell’Ucraina, che il demente e la serva Europa di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello vogliono attirare nella NATO, ossia imporre alla Russia una potenza nemica sui suoi confini, provocando l’inevitabile – e comprensibile – reazione russa, e offrendosi poi di proteggere l’Ucraina dall’aggressore russo, e a quanto pare sta già inviando forze militari in loco. E se continua così, riuscirà davvero a far scoppiare la guerra. E i primi ad allarmarsi sono proprio gli ucraini.

Giovanni Bernardini

Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha invitato Joe Biden a smetterla di seminare panico strillando che la guerra è alle porte.
E’ un particolare che la dice lunga sulla natura del presidente americano, la cui elezione, alquanto, diciamo così… sospetta, venne salutata come “il 25 aprile del mondo” da alcuni “giornalisti”, si fa per dire, di casa nostra…

Fulvio Del Deo

UCRAINA – Lo “scoop” di ieri della Reuters (la Russia sta ammassando rifornimenti di sangue e medicinali in vista dell’invasione) è stato smentito dalla vice ministra ucraina della Difesa Anna Malyar che ha detto che “il proposito di simili notizie è seminare il panico nella nostra società”. (Notizia completa qui, attivare traduttore automatico)

E anche qualcun altro comincia a preoccuparsi e mobilitarsi.

Fulvio Del Deo

CROAZIA – Il presidente Milanovic insiste: “Per l’Ucraina non c’è posto nella Nato. La situazione al confine russo-ucraino è grave e risponde principalmente agli interessi della politica interna americana e di Joe Biden. In materia di sicurezza internazionale, Washington si comporta in modo contraddittorio e incoerente”.

E d’altra parte l’abbiamo sempre saputo che Biden alla presidenza avrebbe significato guerra; e così, dopo i quattro anni dell’unico fra l’ultima mezza dozzina di presidenti che non solo non ha cominciato nessuna guerra, ma è riuscito a portare al tavolo della pace stati che erano in guerra da sempre, abbiamo quello che riuscirà a far fare la guerra a due stati che, pur fra varie tensioni e conflitti passati, ad entrare in guerra in questo momento non ci pensavano proprio.

barbara

E VISTO CHE IO LE PAROLE NON LE TROVO

le rubo a Giovanni Bernardini

Due pensierini serali

1) Lo ha ricordato Sansonetti: Mattarella è quello che ha imposto una cappa di silenzio sul CSM per impedire che dilagassero le scomode verità sulla politicizzazione della magistratura.
Oggi fra i suoi più accaniti sostenitori c’è un uomo che ha subito 40 processi in 20 anni. Ed un altro che è sotto processo per aver cercato di combattere l’immigrazione clandestina.

2) Ho sentito qualcuno che citava Tomasi di Lampedusa: “Bisogna cambiare tutto affinché nulla cambi”.
NO, le cose NON stanno così.
NON hanno cambiato NULLA affinché nulla possa cambiare.
Comunque, citare “il gattopardo” per commentare le azioni di un una masnada di cialtroni vuol dire onorarli, i cialtroni…

E a Giorgia Meloni

barbara

AVVISO AI FREQUENTATORI DI BLOG

Si informa che il signor Raphael Pallavicini, che scrive post come questo, o questo, o questo, o questo (l’ultimo in cui mi è stato consentito di commentare), banna chi commenta negativamente i suoi post da vomito, giusto per dimostrare coi fatti come ci si comporta in un regime democratico rispettoso della libertà di pensiero e parola e dell’opinione altrui, contrariamente a ciò che fa il regime autoritario e dittatoriale che continua implacabilmente a denunciare un giorno sì e l’altro pure. E ho visto diversi novax su FB bannare chi, in tono pacato, tentava di farli ragionare, mostrando fatti e documenti. Parenti stretti e amici vecchi di decenni compresi. Vengono in mente i nostri vecchi, che lo dicevano sempre che matti e ubriachi non bisogna mai contraddirli. Non che io pensi che i novax siano matti o ubriachi, assolutamente no: sono loro che si comportano come tali. Certo che uno che fa in media una dozzina e passa di post al  giorno per dimostrare che i vaccinatori sono tutti emuli di Mengele e i vaccinati tutti condannati a morte, come minimo paranoico deve esserlo per forza.

barbara

POI C’È CHI LA COMMEMORA COSÌ

I miei commenti, come al solito, tra le righe in corsivo

Ho solo questo da dire per la Giornata della Memoria: i nazisti, con tutti i loro complici e sostenitori, perseguitavano gli ebrei con un tipico rovesciamento della realtà. Gli ebrei venivano discriminati ed erano accusati loro di discriminare,
? I nazisti accusavano gli ebrei di discriminare? Hitler nel “Mein Kampf” ha scritto che bisognava eliminare gli ebrei perché discriminavano? In qualche suo discorso ha detto che bisognava eliminare gli ebrei perché discriminavano? Le leggi di Norimberga motivavano la riduzione dei diritti degli ebrei sostenendo che gli ebrei discriminavano? Di bestialità dagli antisemiti, nella mia ormai lunga vita, ne ho sentite tante, ma questa le supera tutte.

venivano oppressi e venivano accusati loro di opprimere,
? I nazisti accusavano gli ebrei di opprimere? Hitler nel “Mein Kampf” ha scritto che bisognava eliminare gli ebrei perché opprimevano? In qualche suo discorso ha detto che bisognava eliminare gli ebrei perché opprimevano? Le leggi di Norimberga motivavano la riduzione dei diritti degli ebrei sostenendo che gli ebrei opprimevano? Di bestialità dagli antisemiti, nella mia ormai lunga vita, ne ho sentite tante, ma questa le supera tutte.

venivano perseguitati dalle leggi razziali sulla base di una ideologia ed erano accusati di voler imporre le loro “regole”, il loro “punto di vista”, la loro “ideologia”.
? I nazisti accusavano gli ebrei di voler imporre le loro “regole”, il loro “punto di vista”, la loro “ideologia”? Hitler nel “Mein Kampf” ha scritto che bisognava eliminare gli ebrei perché volevano imporre le loro “regole”, il loro “punto di vista”, la loro “ideologia”? In qualche suo discorso ha detto che bisognava eliminare gli ebrei perché volevano imporre le loro “regole”, il loro “punto di vista”, la loro “ideologia”? Le leggi di Norimberga motivavano la riduzione dei diritti degli ebrei sostenendo che gli ebrei volevano imporre le loro “regole”, il loro “punto di vista”, la loro “ideologia”? Di bestialità dagli antisemiti, nella mia ormai lunga vita, ne ho sentite tante, ma questa le supera tutte.

Da qui a considerarli “infetti” (la metafora sanitaria era la più usata) il passo era breve.
FALSO. Gli ebrei erano chiamati cancro, spiegando che il bravo medico ha il dovere di estirpare il cancro per salvare la vita del corpo altrimenti sano. E il cancro non è una cosa “infetta”, e non è contagioso. Ed erano chiamati parassiti, che possono essere infestanti e infettanti, ma non sono infetti. Evidentemente l’autore di questo pezzo è talmente antisemita da sentire il bisogno di inventare, nei confronti degli ebrei, un’accusa che non era venuta in mente neppure ai nazisti, e su di loro proietta le proprie fantasie malate.

Questo rovesciamento della realtà, che giustifica sempre le persecuzioni contro una minoranza, è pienamente in atto oggi ai nostri dannii.
Questo rovesciamento della realtà, che giustifica sempre la banalizzazione della Shoah, è pienamente in atto oggi da parte di una consistente fetta di novax, che non esitano a sputare su sei milioni di morti (che prima di morire sono stati privati di tutto, deportati, privati anche del proprio nome, sottoposti a sofferenze inenarrabili e infine assassinati. E derubati, dopo morti, di denti, capelli e, se tatuata, anche della pelle. E tutto questo, questo essere che ho grosse difficoltà a definire umano, lo sa).

E non è che i responsabili siano solo i Sileri: sono anche  tra i nostri conoscenti, colleghi ed ex amici. Per questo assimilabili ai nazisti. Che molti di loro celebrino oggi la giornata della memoria, pure questo non deve affatto sorprendere : rientra nella tipologia del persecutore, soprattutto quando si tratta non del grande mostro, ma del persecutore meschinello, quello che ha bisogno di sentirsi parte dei “buoni cittadini”, rispettosi di regole e valori. (Angelo Michele Imbriani, qui)

Ero partita con l’intenzione di commentare tutto, ma non ce la faccio a continuare, mi viene troppo da vomitare. Pur nel brutto mondo che ci circonda, non capita spesso di incontrare un simile concentrato di ignoranza, stupidità e sordida perfidia. Vogliamo chiamarlo verme? No, non basta. Vogliamo chiamarlo cloaca putrida? No, non basta. Temo che dovrò rinunciare a qualificarlo, perché il mio vocabolario non contiene termini adeguati. E, no, non gli auguro, come qualcun altro ha fatto in analoghe circostanza, “tutto il male possibile”: gli auguro solo di poter vivere una settimana là dove erano mandati a “vivere” gli ebrei. Poi, se sopravvive, ne riparliamo. (In realtà, a riportare anche solo la metà di ciò che sto vedendo in giro tra blog e social vari, ci sarebbe da vomitare per due mesi di fila)

barbara

IL VULCANO

Da terra

Rubate a lui

Dall’alto

Il dopo

E un saggio commento:

Giuseppe Piga

Si affrettano a raccontarci come l’esplosione del vulcano Tonga, il 15 gennaio scorso, sia stata “500 volte più potente della bomba di Hiroshima”!
(che era uno sputacchio all’epoca, figuriamoci oggi)
Nessuno scienziato che ci racconti quante mila mila mila tonnellate di polvere, gas acidi e CO2 abbia scaraventato in atmosfera?
L’esplosione del Pinatubo, nel 1991, abbassò le temperature a livello planetario per 2-3 anni.
L’esplosione del Krakatoa nel 1883 fu seguito da 4 anni freddi fino all’eccezionalmente freddo 1887.
Chiude la storia recente il Tambora, in Indonesia, che nel 1815 fece registrare la più grande eruzione conosciuta nella storia umana.
L’eruzione portò a provocare quello che fu conosciuto come l'”Anno senza estate” nel 1816 provocando carestie in tutto il mondo.

Già, perché, checché ne pensino i gretardi, la civiltà si sviluppa con il caldo, l’agricoltura prospera con il caldo, la felicità fiorisce con il caldo (qualcuno si è chiesto come mai il più alto tasso di suicidi in Europa lo ha la Groenlandia e in Italia la Valdaosta?) la salute migliora con il caldo. A quelli poi che sostengono che possiamo influire significativamente sul clima e migliorarlo con le nostre scelte, vorrei chiedere che cosa propongano per controllare le eruzioni e soprattutto le esplosioni vulcaniche – e magari, già che ci siamo, anche i terremoti.

barbara

26 GENNAIO 2007 – OVVERO LELEGÌA

Quindici anni fa se ne andava, in questo giorno, Emanuele – Lele Luzzati. E lo voglio ricordare con un bel libro a lui dedicato dall’amica Adriana Ferrari, Lelegìa, appunto: un po’ biografia, un po’ narrazione  rievocazione ricordo nostalgia, un po’, anche, autobiografia, e un po’ elegia: l’elegia di Lele. E un po’ tanto tanto sorriso, a cui è dedicato il sottotitolo: il sorriso di Lele Luzzati,

così candido, così timido, così ingenuo, così disarmante. Così infinitamente dolce. Quelli narrati qui sono gli anni della frequentazione di Adriana col Maestro, dalla folgorazione di una trasmissione di Sorgente di vita fino all’ultima visita, una settimana prima della morte, all’ultima telefonata, due giorni prima che se ne andasse – forse, chissà, ucciso dal buio:

«Siamo al buio, devo tenere le luci accese, ci sono i ponteggi con gli operai che rifanno la facciata, e le persiane sono chiuse. Non posso aprirle.»
Aveva scrollato un po’ la testa, mestamente; Lele amava tanto la luce del sole.
[…]
«Mi hanno detto: Stia tranquillo, in tre mesi finiamo. Non capiscono che, alla mia età, tre mesi sono un tempo lunghissimo. Senza luce, non vivo».

Un piccolo grande atto d’amore nei confronti di un grande Artista, un grande Maestro, un grande Uomo, che lo fa conoscere meglio anche a noi.

Adriana Ferrari, Lelegìa, CTL (Livorno)

E un piccolo omaggio, al grande Emanuele Luzzati, anche da me.

barbara

LE MERDE

Il titolo non è mio: questa cosa mi è stata mandata da un’amica, che le ha dato questo titolo, e per pura pigrizia l’ho lasciato così com’è. Tengo tuttavia a precisare che lo ritengo un ingiustificato eufemismo.

E chissà poi se sarà davvero stata la bambina a dire questa mostruosità. E chissà, anche, se sarà una storia vera o l’abbia inventata per impartire la lezioncina “morale”

barbara

LA COSA DELLA PENSIONE

Mi auguro con tutto il cuore che sia un malaugurato refuso, e che venga al più presto corretto con diciotto miliardi di profondissime scuse. In caso contrario credo che la cosa si possa classificare come omicidio volontario premeditato, con l’aggravante della modalità efferata e l’ulteriore aggravante dei futili motivi. Peggio del canaro, che le modalità efferate le aveva, eccome se le aveva, ma i motivi erano tutt’altro che futili. Aggiungiamo che alla maggior parte di noi la pensione viene accreditata direttamente sul conto corrente, i soldi che ci servono li prendiamo al bancomat e i bonifici li facciamo online: quelli che la devono ritirare alla posta sono quei poveracci talmente poveracci da non avere neppure dieci euro per aprire un conto corrente, o talmente sprovveduti da non essere in grado di gestire questo genere di cose. Quindi al crimine di omicidio premeditato e alle due suddette aggravanti va aggiunta un’altra mezza dozzina di reati.

barbara

UN ALIBI A PROVA DI BOMBA

C’erano, ma non c’erano   

Purtroppo la pandemia ha precluso lo svolgimento dei Presepi viventi, alcuni dei quali davvero pregevoli, perché si allargavano oltre i confini della Natività, per ricomprendere tutta la società del tempo. Far rivivere il passato, quanto meno nei suoi momenti di pace, è sempre una stimolante avventura della mente. I rinvii a causa della diffusione del Covid avvengono ex abrupto, non sono prevedibili, come la maggior parte delle disavventure, e quindi rimangono nel web le date ed i programmi, che non sembrerebbero mutati rispetto al periodo in cui ne discorremmo. Fra siffatti testi, solo in uno sono menzionati gli ebrei, perché in tutti gli altri si discorre di suk arabo e di beduini, quindi, quando è nato Gesù gli ebrei non erano proprio presenti nella zona. Questo significa che, per accertare chi lo ha ucciso, gli ebrei hanno un alibi di ferro: non c’erano. Se molti princìpi possono essere abrogati, per eliminare quello di non contraddizione ci vuole ben altro e sostenere, al contempo, che gli ebrei c’erano ma non c’erano, è assai difficile. Comunque: auguri.
Emanuele Calò, giurista, 18 gennaio 2022, qui.

Secondo me questi ebrei lo fanno apposta a creare complicazioni per confondere la brava gente.

barbara