È un post lungo, molto più lungo di quanto sia ragionevole fare un post, ma la faccenda è seria, e brutta, e potrebbe rischiare di travolgerci tutti, quindi bisogna guardarla bene in faccia.
Gli Stati Uniti non guadagnerebbero nulla nel confronto con la Russia.
Il conduttore di ‘Tucker Carlson Tonight’ affronta la gestione di Joe Biden della politica estera.
Questo articolo è adattato dal commento di apertura di Tucker Carlson dell’edizione del 7 Dicembre 2021 di “Tucker Carlson Tonight”.
Ecco a voi qualcosa che tutti dobbiamo cominciare a interiorizzare. Solo perché qualcosa sembri inverosimile o possa sembrare pazzoide o sembri totalmente distruttivo per gli interessi americani fondamentali, non significa che il governo degli Stati Uniti non lo farà. Questa è la lezione principale del momento storico che stiamo vivendo.
Quindi, con questo in mente, non passateci oltre, non importa quanto inverosimile possa sembrare, una guerra vera e proprio con la Russia. Sì, è un’idea folle. Non c’è nulla che potremmo guadagnare da un confronto militare con Vladimir Putin e c’è molto che potremmo perdere, comprese naturalmente molte migliaia di vite americane, ma questo non significa che Joe Biden non lo farà.
Biden è impopolare. È incompetente ed è disperato, ma più di tutto Joe Biden è debole. È una pedina del suo staff e degli ideologi incalliti che lo circondano. La Russia è attualmente coinvolta in una disputa di confine con la vicina Ucraina, e molti degli aiutanti più stretti di Biden stanno spingendo gli Stati Uniti a farsi coinvolgere militarmente.
Ora, tra le molte, molte ironie che qui troviamo è che la crisi ucraina è stata in gran parte creata dagli stessi aiutanti di Joe Biden e da molte persone come loro in tutti i livelli del governo degli Stati Uniti.
Quindi, eccovi la posizione russa. Per la Russia, la questione centrale è la NATO. La NATO è l’alleanza militare del dopoguerra creata nel 1949 per impedire ai sovietici di invadere l’Europa Occidentale, ed ha funzionato abbastanza bene per circa 40 anni. Ma l’Unione Sovietica non esiste più da più da tre decenni. Fa parte della storia ormai, eppure la NATO continua a vivere, più finanziata che mai. È un esercito senza uno scopo.
Quindi, a questo punto, la NATO esiste principalmente per tormentare Vladimir Putin che, nonostante i suoi molti difetti, non ha intenzione di invadere l’Europa Occidentale. Vladimir Putin non vuole il Belgio, vuole solo mantenere sicuro il suo confine occidentale, ecco perché non vuole che l’Ucraina entri nella NATO, e questo, dal suo punto di vista, ha senso. Immaginate come ci sentiremmo se il Messico ed il Canada diventassero stati satelliti della Cina, non ci piacerebbe affatto.
Nel caso della Russia, si tratta di una questione esistenziale. Una presa di potere della NATO in Ucraina comprometterebbe l’accesso della Russia alla sua base navale di Sebastopoli. Questo è il sito della flotta russa nel Mar Nero ed uno degli unici collegamenti del paese alle acque internazionali.
Nelle parole dello studioso russo, Richard Sakwa, se la Russia perdesse la base navale di Sebastopoli, sarebbe, e cito: “La più grande sconfitta geopolitica militare della Russia negli ultimi mille anni“. Quindi per Vladimir Putin è inaccettabile, è un disastro. Non può permettersi che accada, e non lo permetterà.
Ma anche per gli Stati Uniti, e questo è il punto principale della questione, non ci sarebbe alcun beneficio. Gli Stati Uniti non guadagnerebbero proprio nulla dal prendere il controllo dell’Ucraina. Perché dovremmo volerlo fare?
Nella migliore delle ipotesi, staremmo spingendo la Russia – e noi stessi – più a fondo nelle braccia del governo della Cina, e questo sarebbe un disastro per gli Stati Uniti ed un disastro per il mondo. Quindi perché lo stiamo facendo? Perché il governo degli Stati Uniti sta spingendo l’Ucraina ad unirsi alla NATO?
Beh, solo Dio sa perché. Ma lo stiamo facendo, entrambi i partiti lo stanno facendo. I neocon intorno a Joe Biden sono a favore, naturalmente, come lo sono per ogni idea di sinistra e stupida, ma lo è anche l’ex segretario di Stato Mike Pompeo, un uomo intelligente, lo è il senatore dell’Ohio Rob Portman, lo sono molti Repubblicani. Quindi, questa è una sorta di follia bipartisan.
La domanda è: Joe Biden può tenergli testa? E la risposta è: Suvvia, Biden è sempre stato più un lobbista che un leader. Dice quello che gli viene detto di dire.
Una volta erano le società delle carte di credito del Delaware a scrivere i suoi copioni; ora sono i neocon nel Dipartimento di Stato. È la stessa ideologia.
Biden ha parlato con Vladimir Putin in una videochiamata e, secondo la Casa Bianca, ha informato il leader russo che gli Stati Uniti intendono controllare l’Ucraina a qualunque costo. Il Segretario di Stato – e musicista pop in difficoltà – Antony Blinken ha ripetuto questo messaggio. Ha minacciato di inviare le truppe americane lì.
Ecco il portavoce di Antony Blinken.
NED PRICE, RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO DI STATO: “Se la Russia sceglie di mancare la de-escalation, se la Russia sceglie di andare avanti con qualsiasi piano che possa aver sviluppato per continuare la sua aggressione militare o per aggredire militarmente l’Ucraina, per violare la sovranità dell’Ucraina, la sua indipendenza, la sua integrità territoriale, noi ed i nostri alleati saremmo pronti ad agire. Saremmo pronti ad agire risolutamente.”
Questi sono dei bambini.
L’integrità territoriale dell’Ucraina – questa è la preoccupazione. È di questo che si tratta, ci stanno dicendo, perché se c’è una cosa di cui la Casa Bianca di Biden si preoccupa, sono i confini sicuri, almeno in Europa Orientale, dove i confini non sono “razzisti”.
I confini dell’Ucraina devono essere difesi. Sarebbe immorale aprire quelle frontiere al mondo e permettere, diciamo, a decine di migliaia di disoccupati haitiani di attraversarle. Non possiamo permettercelo. Infatti, invieremo truppe americane in Ucraina per impedire tutto questo.
Le frontiere aperte sono permesse solo in Texas, Arizona e California, e ovunque i potenziali elettori Democratici possano arrivare senza invito dal Terzo Mondo, ma l’Ucraina, No. L’Ucraina ha un diritto dato da Dio all’integrità territoriale e i soldati americani moriranno per difendere questa integrità territoriale. Questa è la nostra posizione ufficiale come paese.
Ora, secondo la CNN, dobbiamo fermare questi attacchi russi ai sacri confini dell’Ucraina perché, se non li fermiamo, quello che potremmo avere qui è ciò che la CNN chiama una “situazione di sicurezza terribile”.
Ora, questa frase sembra provenire dal Sottosegretario di Stato di Joe Biden, Victoria Nuland che, secondo la CNN ha dato un “cupo briefing” ai senatori degli Stati Uniti.
Victoria Nuland è fortemente a favore di una guerra con la Russia. Ciò che è sorprendente è che qualcuno, da qualche parte, la stia ancora ascoltando. Nessuna persona seria potrebbe prendere sul serio Victoria Nuland. È una barzelletta.
Non solo è ovviamente insignificante come persona, chiedete a chiunque la conosca, e non è particolarmente filo-americana, tra l’altro, è stata uno degli architetti del disastro in Iraq. Allora perché Victoria Nuland parla ancora di politica estera? Il tizio che ha progettato Chernobyl costruisce ancora reattori nucleari? Probabilmente No.
Solo a Washington, dove il fallimento viene assolutamente premiato, qualcuno come Victoria Nuland potrebbe ancora esercitare ancora il potere, cosa che lei fa assolutamente. È spaventoso quando ci si pensa.
Victoria Nuland sta guidando la politica americana sull’Ucraina, che naturalmente è giustificata dal nostro più ampio sostegno alla “Democrazia”. Ora, tenetelo a mente mentre sentite tutto questo. Questa è la stessa… la stessa Victoria Nuland che era stata ripresa su un nastro diversi anni fa mentre complottava su come porre fine alla democrazia in Ucraina.
Ecco la Nuland in una registrazione audio trapelata che trama per il rovesciamento del presidente democraticamente eletto dell’Ucraina. Guardate come la Nuland snocciola una lista di potenziali burattini da installare al posto del presidente democraticamente eletto.
VICTORIA NULAND, SOTTOSEGRETARIO DI STATO PER GLI AFFARI POLITICI DEGLI STATI UNITI: “Penso che Yats sia il tipo che abbia l’esperienza economica, l’esperienza di governo. Lui è il… sapete, quello di cui ha bisogno sono Klitsch e Tyahnybok all’esterno. Ha bisogno di parlare con loro quattro volte alla settimana.”
“Penso solo che Klitsch, entrando, si troverà in quel livello a lavorare per Yatseniuk. Semplicemente non funzionerà.”
GEOFFREY PYATT, EX AMBASCIATORE IN UCRAINA: “Sì, No. Penso che sia… penso che sia giusto. Ok, ma…”
“Non funzionerà“. E gli elettori dell’Ucraina che pensavano di essere partecipi alla Democrazia? No, c’è Victoria Nuland che lavora per rovesciare la Democrazia.
Tenete a mente che se lo faranno lì, lo faranno anche qui.
State sentendo lo stesso scagnozzo del Dipartimento di Stato che ha lavorato per organizzare un colpo di stato in Ucraina dirci che dobbiamo andare in guerra con la Russia per preservare la “Democrazia” in Ucraina. Queste persone non hanno vergogna.
Quindi la domanda è: di cosa si tratta veramente? Naturalmente, non si tratta della Democrazia, per la quale hanno zero rispetto. Beh, in parte, è una sbornia della bufala sulla Russia lunatica che ha assorbito Washington per tre anni. Tutto ciò che riguarda Vladimir Putin è male, quindi, facciamo una guerra con lui. Molte persone lo pensano.
Ma c’è anche una causa più profonda che viene raramente notata.
Per anni, i portatori di interessi ucraini hanno pompato milioni di dollari in lobbying a Washington, D.C. per cambiare la politica estera americana nella regione. Ad un certo punto, come avrete sentito, hanno impiegato il figlio del presidente stesso per spingere il loro punto di vista. Quindi decine di migliaia di dollari al mese per dirci che ‘la Russia è cattiva’ e che ‘dobbiamo stare con l’Ucraina perché c’è la Democrazia’, anche se lavoriamo per rovesciare la Democrazia in Ucraina.
Quindi, con questo in mente, ora che lo sapete, forse non sarete rimasti così sorpresi quando Joe Biden ha deciso che Vladimir Putin non possiede un’anima.
GEORGE STEPHANOPOULOS, CONDUTTORE DELLA ABC NEWS: “Ha detto che sa che non ha un’anima.”
JOE BIDEN: “Beh, gliel’ho detto, Sì. E… e la sua risposta è stata: ci capiamo l’un l’altro.”
“Non stavo facendo il saputello. Ero solo con lui nel suo ufficio, ecco come è successo. È stato quando il presidente Bush ha detto, ‘ho guardato nei suoi occhi e ho visto un’anima’. Ho detto, ho guardato nei tuoi occhi e non credo che tu abbia un’anima, e ho guardato — e lui ha detto, ci capiamo.”
GEORGE STEPHANOPOULOS: “Quindi lei conosce Vladimir Putin e pensa che sia un assassino?”
JOE BIDEN: “Sì. Lo penso.”
Queste persone sono bambini. Di nuovo, bambini che fingono di essere leader.
Vladimir Putin è un assassino, presumibilmente non diverso da ogni altro capo di stato sulla Terra in tutta la storia umana. Ma, onestamente, questa non è la domanda rilevante. L’anima di Vladimir Putin? A chi importa? Possiamo lasciarla al suo parroco, ammesso che ne abbia uno.
L’unica domanda che conta, l’unica domanda è come l’intervento in Ucraina serva agli interessi fondamentali degli Stati Uniti. E, naturalmente, questa è l’unica domanda che nessuno a Washington si sta facendo.
Guardate al piccolo ed obbediente portavoce del Pentagono, un uomo con così poca dignità che dirà qualsiasi cosa gli venga detto di dire, vantarsi di quanto equipaggiamento militare stiamo ora inviando all’Ucraina e, notate, mentre guarderete a questo nastro, che non pensa nemmeno a spiegare perché dovremmo inviare quell’equipaggiamento militare.
REAR ADMIRAL JOHN KIRBY (RET.) PENTAGON PRESS SECRETARY: “Abbiamo fornito milioni di dollari in assistenza letale e non letale all’Ucraina negli ultimi 10 o 11 mesi.”
“Nulla è cambiato riguardo al nostro impegno per assicurarci che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi.”
Quindi, dite quello che volete su Donald Trump ed il suo account di Twitter, forse vi piaceva, forse sarete rimasti inorriditi dal suo stile ma, in retrospettiva, se c’è una cosa per cui Donald Trump merita eterno credito è aver tenuto degli idioti come quelli nel loro buco per quattro anni. Non ci sono state guerre inutili con Donald Trump.
Non è una cosa da poco nella recente storia americana, infatti, è successo raramente nell’ultimo secolo, ma attraverso una determinazione incrollabile per la quale non ha ottenuto credito, se c’è una cosa per cui merita credito, è questa – Donald Trump l’ha fatta. Ha resistito ancora ed ancora quando i membri del Congresso ed i tizi della Raytheon, quando tutte le parti interessate lo hanno spinto ad andare in guerra qui, lì ed ovunque, Donald Trump ha resistito.
E, a Washington, soprattutto, lo hanno odiato per questo. Alla fine lo hanno messo sotto impeachment per questo.
ADAM SCHIFF: “Come ha detto un testimone durante la nostra inchiesta sull’impeachment, gli Stati Uniti aiutano l’Ucraina ed il suo popolo in modo che possiamo combattere la Russia laggiù e non invece combattere la Russia qui.”
Davvero? Combatteremo la Russia qui, vero, Adam Schiff? Adam Schiff, naturalmente, una persona stupida ed un democratico impenitente.
Ma ciò che è così interessante e che dovrebbe farvi sedere e prestare attenzione è che, improvvisamente, alcuni Repubblicani impenitenti stanno facendo dei discorsi identici.
Il senatore Roger Wicker del Mississippi – non un genio, notoriamente, ma comunque un senatore Repubblicano in carica, è andato a FOX News a dire, ‘potremmo aver bisogno di inviare truppe americane in Ucraina’ e, forse, perché questo non è folle o altro, ‘pensare all’uso di armi nucleari’. Ce l’abbiamo proprio in tasca. Le Armi nucleari.
Roger Wicker, un senatore degli Stati Uniti in carica. Nessuno a Washington ha riso di Roger Wicker. Questo è così folle che nessuno sembra consapevole di quanto sia folle. Stanno tutti seduti però ad ascoltare Victoria Nuland che dice loro cosa dobbiamo fare.
Quanto queste cose sono penetrate nella psiche di Washington, D.C.? Bene, ecco un triste passaggio.
Questa è Joni Ernst, che è totalmente affabile, una repubblicana simpatica, una specie di persona “ragionevole” nella maggior parte delle cose del Midwest che però, improvvisamente, parla come una guerrafondaia assetata di sangue, che suona molto come Adam Schiff quando parla di quel vile di Vladimir Putin.
JONI ERNST: “Ha bisogno di dire a Vladimir Putin che non vi permetteremo più di continuare con il gasdotto Nord Stream 2. Abbiamo bisogno che sappia e capisca che difenderemo l’Ucraina e le forniremo assistenza. Deve dirlo molto chiaramente.”
Vladimir Putin è così cattivo che taglieremo il gas naturale all’Europa Occidentale come ritorsione contro di lui a dicembre. Congeleremo la Germania ed il Lussemburgo, e questo insegnerà di certo qualcosa a Vladimir Putin.
Di nuovo, quella che avete appena sentito è una bambina che non ha idea di cosa stia parlando, ma continua a parlare comunque. “Difenderemo l’Ucraina”, dice Joni Ernst. Ricordate che questa è una senatrice dell’Iowa. Quindi, cosa succede se non difenderemo l’Ucraina, Joni Ernst? I bambini di Des Moines cresceranno parlando russo?
Nessuno le ha fatto questa domanda. Non ci ha mai pensato, neanche per un momento, ma tutti stanno leggendo dagli stessi punti di discussione, da Adam Schiff a Roger Wicker a Joni Ernst.
Si scopre che le campagne di lobbying all’estero funzionano piuttosto bene, ed è quello che gli ucraini pagano quando vengono a Washington.
Quindi, in quale direzione sta andando esattamente tutto questo? Cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi? (Qui)
Aggiungo questa lettera inviata a Deborah Fait, che mi sento di condividere quasi totalmente.
gentilissima Deborah,
di solito sono d’accordo con lei al 99% ma su Putin no, mi sento più vicino al Sig. Pacini, uno che i posti non li ha visti solo su internet, come me (ho viaggiato ma non come lui) cito: “come Putin, mirano a fare la Russia sempre più grande cercando di occupare altri paesi”
Putin è uno statista, fa gli interessi della Russia ed è deciso a difendere la sua Patria nel modo più opportuno (come Israele fa da più di 70 anni). Fino ad oggi ha sempre richiesto negoziati, anche all’Ucraina, che non applica gli accordi di Minsk. Nel Donbass ci sono popolazioni di origine russa, che Kiev perseguita (ricordi che il colpo di stato di Maidan fu reso possibile dall’appoggio USA e da formazioni neonaziste). Sulla Crimea credo che Israele non possa usare le categorie di giudizio americane, perché quando si parla di sicurezza Israele non perde tempo in chiacchiere. In Crimea la Russia ha la flotta del mar Nero, che deve fare, lasciare il posto alla Nato? Ci ricordiamo tutti che cosa successe quando l’URSS stava per schierare missili a Cuba. cosa fece JFK? e ora la Nato circonda la Russia perché i MSMedia dicono che Putin è uno zar? l’URSS non c’è più, il patto di Varsavia è sciolto, a che cosa serve la Nato? ci si deve inventare un nemico per giustificare quell’enorme e dispendioso apparato militare e industriale? nella indiscussa democrazia americana hanno inventato la bufala del Russiagate per fare l’impeachment a Trump due volte, due volte. Ma nessun giornalista ha dei dubbi? al contrario! su quella bufala qualcuno si è meritato un Pulitzer! Biden è un povero vecchio, invecchiato male, malato, messo lì in modo più o meno legale dai veri poteri per contrastare Trump: è quella la democrazia da esportare? Le sue dichiarazioni sono favolette o provocazioni basate sul nulla? La Russia che “invade” l’Ucraina? Mi ricorda la favola del lupo che sta sopra che accusa l’agnello che sta sotto di inquinargli l’acqua: il guaio è che il vecchio Biden non ha visto bene, sotto ci sta un orso NON un agnello. Perché Biden vuole che l’EU sia ostile alla Russia? Perché vuole sanzioni che ci danneggiano? Biden, il burattino messo alla presidenza dopo la carnevalata del 6 gennaio, dopo il trionfo del voto a distanza, causa Covid, che bella prova di democrazia! Nella conferenza stampa di Trump del 6 gennaio pv ne sentiremo delle belle. E per noi cittadini italiani che ci scaldiamo con il gas, quell’ostilità ha un costo anche perché la Germania non autorizza l’uso del nuovo gasdotto MS2, che porterebbe tanto gas da abbassare i prezzi … e il cattivo Putin dice un giorno sì e l’altro pure che lui ce lo venderebbe volentieri. Ma se non lo vogliamo lui lo vende alla Cina e all’India, non è un problema purtroppo anche lei, Deborah, risente della propaganda dei MSMedia occidentali che chiamano Putin lo zar, il dittatore, e lo giudicano per luoghi comuni (tipo quello che va in giro ad uccidere i suoi oppositori, che poi invece, miracolo, restano vivi). in 20 anni la Federazione russa è rinata, grazie a Putin che l’ha presa dopo gli anni di Eltsin, quello strano personaggio che la stava svendendo al miglior offerente basterebbe andarsi a leggere le fonti (sito del Presidente, del ministero degli esteri, portavoce, ambasciata) e si capirebbe che la Russia ha come primo obiettivo quello di negoziare, su un piano di parità se poi però Nato e Presidenza USA non vogliono tener conto di quello che viene detto a livello ufficiale (sarebbe meglio che la Nato non si espandesse a est, che gli USA non finanziassero e non organizzassero in modo illegale gli oppositori del sistema politico vigente) credo che facciano bene i russi a ricordare che da un bel po’ di secoli chi ha provato ad invadere quel grande paese ha sempre avuto brutte sorprese. 27 milioni sono i morti sovietici della WWII, più della metà civili. ogni famiglia ha avuto parenti morti in quel conflitto: guardi la marcia degli immortali (il 9 maggio di ogni anno) e si chieda se quello è un paese che cerca la guerra. si legga le pagine di eroismo a Mosca nell’inverno 1941, quando il blietzkrieg fu fermato (quello che in Francia arrivò a Parigi in un mese), le pagine dell’assedio di Leningrado, il martirio di Sebastopoli, la resistenza e la vittoria di Stalingrado, lo scontro gigantesco di Kursk e tanto altro. Certo, lo stalinismo fu una dittatura feroce ma la guerra patriottica fu il risultato dello spirito nazionale dei russi, a cui Stalin si appellò nei primi giorni dell’operazione Barbarossa quando, choccato e sgomento, non dava ordini e subiva l’offensiva nazista. D’altro canto gli slavi come gli ebrei non erano degni di essere considerati umani dai nazisti e venivano schiavizzati o semplicemente soppressi: si vada a leggere come erano trattati i prigionieri di guerra slavi, lasciati a morire di fame e di freddo nei campi di prigionia. Io amo Israele ma per gli stessi motivi amo la Russia. Credo che molti russi che sono emigrati in Israele queste cose le sappiano e infatti Israele tratta con Putin, da pari a pari, su principi geopolitici di confronto, senza pregiudizi, come ora negozia con gli arabi (che non sono certamente democrazie liberali!!!) Pensi a quanti disastri ha combinato l’amministrazione Obama-Clinton, soprattutto in M.O e in Ucraina. il tempo dell’America (quella strana cosa che è oggi, divisa, violenta, spaccata fra supericchi a trilioni e disperati homeless, DEM di estrema sinistra, tra pol cor, cultura woke, cancel culture e identità di genere liquida) il tempo dell’America che ha sempre ragione, modello da imitare, democrazia da esportare … è finito. grazie a Dio. e questo lo hanno capito anche russi e cinesi. degli italiani non parlo, mi viene da piangere Shalom
Luigi Mis, qui.
Nel diciottesimo secolo Carlo XII di Svezia pensò che fosse una buona idea sfidare la Russia: ne uscì con le corna rotte. Nel diciannovesimo secolo Napoleone pensò che fosse una buona idea sfidare la Russia: ne uscì con le corna rotte. Nel ventesimo secolo Hitler e Mussolini pensarono che fosse una buona idea sfidare la Russia: ne uscirono con le corna rotte. Oggi, nel ventunesimo secolo, Biden e l’Europa sembrano convinti che sia una buona idea sfidare la Russia – e hanno le corna rotte già in partenza… Quanto alla NATO, ricordiamo che è quella cosa grazie alla quale non si può impedire alla Turchia di invadere e massacrare i propri vicini perché ne è uno stato membro.
Non ho simpatia per Putin, non ne ho mai avuta. Ma non farebbe male ricordare che la Russia ha già sperimentato cosa significhi ritrovarsi i nemici in casa, magari quelli che fino a un’ora prima erano alleati. E se studiare la storia è troppo faticoso, potrebbe bastare guardare qualche spettacolo, per rendersi conto di quanto il trauma della guerra sia ancora una ferita che brucia, come questo
o questo,
o questo. L’Europa, invece, tutto questo sembra averlo dimenticato. E magari è proprio questa la causa, o almeno una causa, dello sfacelo in cui siamo caduti.
barbara