Come già in altre occasioni mi è capitato di ricordare, nel mondo muoiono cento persone al minuto, quasi due persone ogni secondo: vecchi e giovani. Malati e sani. Vaccinati e non vaccinati. Che hanno o non hanno appena bevuto un caffè, sorseggiato un cognac, fumato una sigaretta, mangiato una fiorentina, scopato, nuotato, fatto una corsa, litigato con qualcuno, ascoltato il Largo di Händel, caricato una lavatrice, fatto una doccia, raccolto fiori in giardino, rifatto il letto, dormito, studiato, mandato una mail, vinto alla lotteria, perso alla lotteria, sbadigliato, sorriso, telefonato, fatto ginnastica, preso uno spavento, sceso una scala…
In questo momento un’infinità di persone stanno ossessivamente catalogando tutti coloro che dopo essersi vaccinati hanno avuto un malore, un infarto, una trombosi, un ictus, un aneurisma, un eritema, un mal di testa, un attacco di diarrea, freddo, stanchezza, un foruncolo sul naso, insomma un qualsiasi accidente (badando a non dimenticare i cucchiaini che si attaccano al braccio) intervenuto fra due secondi e due mesi dopo l’inoculazione del vaccino. Ora, proviamo a immaginare che qualcuno si metta a raccogliere altrettanto ossessivamente dati su persone morte – e tralascio, per semplificare il compito ai volontari, tutti gli altri possibili accidenti minori. Minori della morte, voglio dire – da due secondi a due mesi dopo avere scopato: si accettano scommesse sui dati che ne risulterebbero. E magari proviamo a immaginare che man mano che raccolgono i dati si mettano a inondarne i social, fare migliaia di video accorati o disperati da far girare su whatsapp, facebook, twitter, instagram, siti, blog eccetera eccetera, e a strillare che i “giornaloni” non pubblicano quei dati perché non accettano “verità diverse” da quella ufficiale e non vogliono che voi ne veniate a conoscenza (salvo il fatto che, esattamente come il bicarbonato che cura il cancro ma la famigerata BigPharma non vuole che si sappia, ne sono a “conoscenza” miliardi di persone che continuano a farle girare per l’universo globo – ma chi sta a badare a queste quisquilie)… Ecco, immaginate…
NOTA: naturalmente sostituendo “scopare” con fumare una sigaretta, litigare, correre, prendere uno spavento o una qualsiasi delle attività o situazioni sopra elencate, il prodotto non cambia.
*Ognuno si senta libero di attribuire al termine “storie” il significato che preferisce.
barbara
Il sottoscritto ed il suoi familiari, anche minorenni, si sono vaccinati, anche per la terza dose “booster”. Sulla base di questo dato oggettivo, posso tranquillamente ed oggettivamente affermare che i no vax sono una manica di cialtroni, a cui auguro ogni male. Spero che si contagino e che la malattia segua il suo corso naturale, nel pieno rispetto del darwinismo sociale.
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Sulla cialtronaggine degli argomenti non credo ci sia molto da discutere. Sugli “auguri” direi che da discutere ci sarebbe parecchio, o vogliamo programmare di lasciare al “corso naturale” anche i fumatori col cancro al polmone, gli alcolizzati con cirrosi epatica, i diabetici che non riescono a rinunciare al dolcetto, quelli che si schiantano a 200 all’ora, i dediti a scopate a rischio senza preservativo, l’imbecille che attraversa senza guardare e tutta l’infinita serie di imbecilli responsabili degli accidenti che gli capitano? E visto che, appunto perché sono imbecilli, gli capitano con maggiore frequenza che agi altri, qual è la necessità di aggiungerci l’augurio? E, a parte questo, se il novax viene curato invece che lasciato crepare, qual è esattamente il mio guadagno?
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Considerato che per i no vax e no COVID, non vaccinarsi corrisponde a migliorare il proprio stato di salute, che- altrimenti-sarebbe compromesso dal satanico 5G grafenico siero, posso tranquillamente affermare di avere augurato loro ogni bene possibile. Chi si risente ha la coda di paglia.
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Senza entrare nella falsa dicotomia novax complottisti/sivax cetomedioriflessivo, un appunto sul piano logico.
In che modo, dal fatto che lei e famiglia siate vaccinati con booster, decorre che chi non si vaccina è un cialtrone?
Io oggi a pranzo con la famiglia ho mangiato un ottimo cinghiale al sivé. Da questo decorre che chi non lo ha fatto è un cialtrone?
Sinceramente, non vedo il nesso logico.
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Nel mio caso specifico si.
Passando molti mesi in Maremma, mangio cinghiale ed altri animali di cui non si può dire il nome. Personalmente trovo dei cialtroni coloro che , in nome di una visione disneyana del mondo animale, si privano di tali piaceri.. La caccia è una necessità non solo estetica, ma anche etica. Senza il controllo del numero degli animali selvatici, il primo danneggiato è l’ecosistema.
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Esiste anche gente a cui il cinghiale fa schifo. Il punto è che quello che mangia un altro non ha nessuna influenza su quello che mangio io.
Poi su caccia e bestie varie da mangiare sfonda una porta aperta. Se fossero buoni mangerei anche i cani.
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Ci sono persone il cui decesso è stato dimostrato, da autopsia, essere conseguenza del vaccino. Ci sono reazioni avverse di varia gravità che si sono ripresentate identiche dopo ognuna delle tre dosi. È un fatto acclarato. Così come è acclarato che gli individui come il Mantus, che ha commentato qui prima di me, è un essere immondo, al quale auguro ogni male.
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Prima volta che intervengo su questo argomento, proprio per non litigare ( non riuscirei a fermarmi), ma non posso che concordare fermamente con la risposta qui sopra. E chiudo qui che meglio per tutti
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Beh, non è che il tuo augurio sia molto meno immorale del suo.
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Da un punto di vista statistico, il paragone non regge, perché la maggior parte degli adulti ha rapporti sessuali piuttosto frequenti – escluso il Sig. Train, mentre un vaccino ci si aspetta di farlo una volta nella vita (non tre volte in un anno!), perciò potresti semmai paragonarlo a comprare una casa – esclusi Ca’ Dario a Venezia e la Casa degli Usher che fanno statistica a parte. Ma le reazioni registrate al VAERS sono quelle registrate nella prima settimana, e sono uno sfracello, migliaia mortali. E non portarmi, ti prego, a parlare della campagna per vaccinate i bambini, che dal Covid hanno rischio zero. O vogliamo parlare degli atleti professionisti ( calciatori e non solo) che cadono come non si era mai visto prima? Almeno funzionasse, il vaccino.
Sai che Pfizer ha chiesto 75 anni di tempo per fornire i dati della sperimentazione? Il giudice gli ha dato tre mesi, speriamo di saperne presto qualcosa di più.
Comunque io ho ritenuto giusto e doveroso farlo, visto il lavoro che faccio – la maggior parte dei miei pazienti ha fra i 70 e gli 80 anni – per stessa ragione per cui sono obbligatoriamente vaccinato contro la TBC ( dovrei esserlo anche per l’epatite C, ma si sono dimenticati di me, e comunque non faccio il chirurgo), ma per chiunque altro dovrebbe essere una scelta.
Dato il tuo background ti dovrebbe far rizzare un po’ le antenne il vedere che si sta pensando di “aggiornare” il Codice di Norimberga, quello che è stato scritto dopo Mengele. O no?
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Ripeto la domanda che ho fatto indirettamente nel post: in precedenza sono mai stati raccolti e pubblicati – per non dire pubblicizzati – sistematicamente e capillarmente TUTTI i dati su tutti gli atleti vittime di malori improvvisi e a volte mortali?
Quali sono le modifiche proposte per il codice di Norimberga?
PS: l’epatite obbligatoria al terzo anno di medicina, ossia quando si comincia a entrare in ospedale, è la B, non la C.
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Sì, guarda, lo sport vale un sacco di soldi, perciò le statistiche si fanno seriamente. Solo nel mio campo, ad esempio, sappiamo che i calciatori hanno una maggiore propensione ad ammalarsi di SLA (malattia che curiosamente gli Americani chiamano con il nome di un giocatore di baseball, che ne morì) anche se non sappiamo perché, mentre le statistiche sulla demenza, e di qui diverse cause civili, convinsero il football americano a cambiare i regolamenti di gioco e le protezioni passive (i caschi). Gli studi sugli sportivi morti improvvisamente durante il gioco (qui da noi, fra gli altri, Renato Curi e un cestista che non ricordo) hanno fatto progredire gli studi sulle aritmie nascoste, ed infatti ora non capitava più, sino alla recente casistica. Poiché questi casi stanno capitando ora (ieri miocardite per il difensore del Bayern Monaco Alphonso Davies, che ha fatto sia la malattia che i vaccini, carriera probabilmente finita), le statistiche le vedremo, forse, l’anno prossimo.
L’epatite sì, è la B. Da quando lavoro non mi sono mai capitati incidenti di contatto con il sangue, salvo forse in guardia medica quarant’anni fa, ma se fai il chirurgo o l’infermiere prima o poi ti capita di sicuro, è la legge dei grandi numeri.
Purtroppo ho perso il link su Norimberga, se lo recupero te lo giro.
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Il link su Norimberga interesserebbe anche a me.
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Una volta nella vita direi di no, anche se in genere non 3 volte in un anno. L’antitetanica mi risulta duri circa 10 anni (ma se ti succede qualcosa te la rifanno anche se sono passati meno di 10 anni, come una volta a mio figlio quando era bambino), l’antinfluenzale si fa ogni anno, e la maggior parte delle vaccinazioni richiedono uno o due richiami.
Comunque anche se il rischio dei bambini sani dal covid è inferiore rispetto a quello degli adulti e degli anziani, zero non lo è. Fra il covid stesso e il post-covid.
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No, il rischio di morte un bambino sano è proprio zero, mentre il rischio vaccinale sarebbe considerato troppo alto per qualunque altro vaccino. I vaccini importanti si fanno una volta ed eventualmente per le esantematiche si fa il richiamo, l’influenzale è un vaccino che si fa solo agli anziani ed anche qui con scarso successo (ma una riduzione del rischio anche solo del 30% è significativa sui grandi numeri, per un vaccino consigliato per le popolazioni a rischio e non obbligatorio), l’antitetanica si fa “al bisogno” ed in questo senso è più una terapia che un vaccino, come il siero antivipera.
Insomma, ci sarà un motivo se l’inventore dei vaccini a m-RNA (Dr. Malone) dice che siamo pazzi a vaccinare i bambini, e se la stessa Pfizer lo sconsiglia.
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Malone NON è l’inventore dei vaccini mRNA! E’ uno delle centinaia o forse migliaia di persone che ci stanno lavorando da trent’anni. E se tutti i novax, per dare forza alle proprie tesi, hanno bisogno di continuare a ripetere questa balla, evidentemente non devono avere argomenti migliori.
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Ci sono parecchie inesattezze in questa risposta.
Non ho statistiche relative ai bambini con il covid, e ho detto che il loro rischio è inferiore. Ma il rischio di malattia grave e PIMS esiste,
Quali chiami vaccini importanti? Polio – da 3 a 5 dosi,
Esavalente:
Prima dose al 3° mese
Seconda dose al 5° mese
Terza dose 11° mese
Quarta dose a 5-6 anni di età.
(non UN richiamo)
Antitetanica:
“In Italia la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nuovi nati, secondo una schedula vaccinale determinata (1a dose al terzo mese di vita, 2a dose al quinto mese e 3a al dodicesimo); una dose di richiamo viene effettuata a distanza di 4-5 anni dall’ultima, prima dell’inizio del ciclo scolastico primario; si effettuano in seguito richiami ogni 10 anni”. Poi andrebbe fatta ogni 10 anni senza aspettare. Ma in caso di una ferita che possa far mettere a rischio, viene rifatto il richiamo SENZA aspettare di vedere se la persona si ammala di tetano, e quindi non è una terapia ma un vaccino.
L’antinfluenzale non la fanno solo gli anziani. E’ forse PARTICOLARMENTE consigliato per lor, ma non SOLO a loro. Io la faccio quasi tutti gli anni da tempo, e un paio di anni fa, prima del covid, mio figlio che aveva allora 17 anni ha deciso di farla per non rischiare di prendersi nuovamente l’influenza come un anno prima – gli era bastata.
Non ho approfondito i consigli della Pfizer sui vaccini ai bambini, non avendo bambini dell’età rilevante ma solo figlio grandi (entrambi vaccinati).
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@Mirella: infatti di bambini precedentemente sani malati e anche morti di covid ce ne sono stati. Pochissimi, ma ci sono stati. Se poi sia il caso di vaccinarli o no se ne può discutere, ma quello è un altro discorso.
Anche il vaccino per il colera richiede richiami ravvicinati, e la durata della copertura è piuttosto breve.
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È più di un anno che mi chiedo: visto che ambo gli schieramenti sono così convinti della validità scientifica dei loro rispettivi “credo”, non potreste tutti semplicemente fare con questi vaccini il cazzo che vi pare senza scassare le palle a chi decide altrimenti? Il discorso vale simmetricamente in tutti e due i casi. Di ragioni per starci sul cazzo per per odiarci ce ne sono già tante, che bisogno c’è di tirarne dentro un”altra?
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Forse non ti sei accorto che le “regole” le sta imponendo un “governo” che vuole che si vaccinino tutti, al quale frega meno di nulla se qualcuno poi ne è danneggiato o ci resta secco.
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Se vuoi dai un’occhio al blog dove scrivo… 😉
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E’ esattamente la mia posizione, ma sembra che la tolleranza sia demodé.
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A me pare che non sia mai andata di moda. Non avevamo mai avuto un’occasione di dimostrarlo così platealmente.
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Tolleranza? Chiedilo a chi ha fatto le famose assemblee d’istituto a fine anni Sessanta (magari non a quelli rimasti comunisti dalla testa ai piedi).
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Perché lo scontro frontale coaugula attorno alla propria bandiera e il dover lottare contro il nemico contribuisce a far soprassesedere le cazzate fatte dalla propria parte. Tutta roba già vista quando mi beccai del “no trax” per la mia posizione critica riguardo alla app immuni.
Ricordo che per un paio di settimane sembrava che il contagio fosse colpa solo dei “no trax” che a immuni preferivano “che verdura che sei”. Cosa che aiutava ad evitare di parlare delle criticiità dell’app.
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Un anno fa – per la precisione, con la situazione che c’era un anno fa – non sarei stata minimamente d’accordo. Con la situazione di oggi è l’unica cosa ragionevole da fare. Fare un milione e mezzo di tamponi al giorno (= spese enormi, tempo infinito perso da chi lo fa, personale sottratto a compiti ben più utili) per poi strillare come oche spennate oddioddioddio abbiamo duecentomila casi, è da manicomio criminale. Comportarsi – e far comportare noi – da situazione di emergenza con una variante contagiosissima che nel 90% dei casi provoca al massimo – ribadisco: AL MASSIMO – un raffreddore, che anche nei non vaccinati, tranne che siano ottantenni obesi cardiopatici diabetici ipertesi, abbastanza raramente assume forme particolarmente gravi, vale a dire un’autentica manna dal cielo che permette di fare gli anticorpi praticamente a costo zero, è da manicomio criminale. Lasciare a casa, in un momento in cui gli ospedali sono comunque più pressati della media, medici sanissimi che, obbligati al tampone più o meno con la frequenza del cambio di biancheria, risultano positivi, è da manicomio criminale. L’unica cosa ragionevole è buttare via tutto, letteralmente tutto, mascherine, limitazioni di ogni genere, obblighi e divieti, ognuno fa quel cazzo che gli pare e se ne assume le responsabilità, punto.
Io comunque, qualunque cosa succeda, di tamponi non ne faccio neanche morta. E fanculo a tutti i tamponifili e tamponomani del pianeta.
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Sollievo.
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90 minuti di applausi ininterrotti.
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Conosco due medici opsedalieri (uno è anche mio parente) che mi parlano di bambini sani (nel senso che non hanno altre patologie) che si ammalano di Covid e finiscono in ospedale. E hanno l’impressione (sono molto prudenti) che i numeri stiano aumentando.
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Che è quello che vedono tutti i medici ospedalieri che hanno a che fare coi reparti covid. Sinceramente non so a chi sia utile negare la realtà.
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…e comunque, non per fare il solito “controcorrente”, ma attendendomi allo spirito del post 😉 , se la mia esperienza può aiutare a “fare statistica”, posso affermare senza tema di smentita che in anni ed anni di onorata carriera le reazioni avverse ad una intensa, non protetta, spregiudicata attività sessuale sono assolutamente non rilevanti. Niente. Nemmeno un foruncolo. A voler essere onesti, forse un leggero indolenzimento delle fasce muscolari a livello della schiena, ma nulla di più. Ciò che grida vendetta, al limite, è la memoria, nel senso che comincio a scordarmi com’era. Ma non c’è correlazione.
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Stai trascurando gli infarti di signori non giovanissimi e troppo confidenti nella propria rubizzitudine (sì lo so, non esiste, ma non me ne frega niente) nel durante.
PS: i problemi di memoria si risolvono facilmente: basta rimpiazzare i ricordi antichi con ricordi recenti, tutto qui.
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Il problema è proprio quello… Talmente tanto che non esercito che i ricordi recenti non ci sono e quelli remoti si dissolvono… 😀
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E fai malissimo.
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