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Dpcm, alimentari e farmacie senza pass: controlli a campione anche nelle attività in cui non serve il certificato

Senza Green pass ci si potrà recare nelle attività essenziali solo per soddisfare le esigenze primarie. Intanto Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Lazio hanno già dati da zona arancione

Anche nelle attività essenziali dove si potrà accedere senza il Green pass verranno effettuati dei controlli a campione. Lo prevede la bozza del Dpcm. L’articolo è stato inserito per garantire che chi accede lo faccia solo per soddisfare le esigenze primarie. Ad esempio, chi va in questura può farlo senza il pass per presentare una denuncia ma non per rinnovare il passaporto e chi entra in un ipermercato non può acquistare beni non primari.

Cinque Regioni hanno dati da zona arancione

Con 5 Regioni che hanno già dati da zona arancione – Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Lazio – e altre due (Liguria e Marche) e la provincia di Trento ad un solo punto percentuale dal superamento della soglia critica nelle terapie intensive e nei reparti ordinari – il governo chiude il Dpcm con l’elenco dei servizi e delle attività essenziali per accedere alle quali non servirà il certificato verde.

Stretto di Messina, ok del governo ai traghetti con il pass base

E l’esecutivo potrebbe anticipare a questa settimana la semplificazione delle norme sulla gestione delle quarantena nelle scuole, intervenendo con una revisione delle attuali regole, mentre non impugnerà – lo ha garantito il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini – le ordinanze di Sicilia e Calabria in base alle quali si potranno prendere i traghetti che attraversano lo stretto di Messina con il pass base e non con quello rafforzato come previsto dalla legge per tutti i mezzi di trasporto.

Per comprare le sigarette servirà il Green pass

Nella bozza del Dpcm si ribadisce che “nell’attuale contesto emergenziale” le uniche attività esentate possono essere “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”. Un elenco che non si discosta da quello circolato nei giorni scorsi e dal quale viene confermata l’esclusione delle tabaccherie: per comprare le sigarette servirà il Green pass.

Senza pass negli alimentari e per beni di prima necessità

 Per soddisfare le “esigenze alimentari e di prima necessità” si potrà dunque accedere oltre che nei negozi di alimentari anche in quelli “non specializzati”, ma “con prevalenza di prodotti alimentari e bevande” come ipermercati, supermercati, discount, minimercati e altri esercizi di “alimentari vari”, mentre sono escluse le enoteche in cui è possibile anche bere e mangiare.

Non serve il certificato neanche per benzinai e farmacie

Consentito accedere senza il pass anche dai benzinai, nei negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento, “esercizi specializzati e non in articoli igienico-sanitari”, farmacie, parafarmacie e altri articoli “specializzati per la vendita di articoli medicali, ortopedici e di ottica anche non soggetti a prescrizione medica”.

Accesso sempre consentito a strutture sanitarie e veterinarie

Quanto alle esigenze di salute, nella bozza si legge che “è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura”. Senza il pass si potrà andare inoltre negli uffici delle forze di polizia e in quelli delle polizie locali per “assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili”, “di prevenzione e repressione degli illeciti” nonché per denunciare un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori.

In posta e in banca solo per riscuotere le pensioni

 Confermata, infine, anche la possibilità di entrare negli uffici postali e nelle banche ma solo per riscuotere “pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito”. (Qui)

No, non voglio caricarla su un aereo e poi sganciarla da qualche parte: voglio infilargliela nel culo e poi farla esplodere, così, per il gusto di vedere le scorregge a forma di funghetto.

barbara

  1. Ma l’acqua tonica per correggere il gin è considerata bene di prima necessità?
    Anche nei super ipermercati vendono “anticoncezionali meccanici” (cit. da Per Grazia Ricevuta) e olii per massaggi. Se li compro in farmacia, posso farlo, ma se li metto nel carrello della spesa vicino a generi di prima necessità , bastevoli -di questi tempi- per una famiglia di quattro persone, Tipo: 100 grammi di pane nero, sei carrubbe, due patate e tre pugni di riso, rischio la galera?

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    • Ti risponderebbero che è il gin, in partenza, a non essere un bene di prima necessità, quindi non hai neanche la necessità di correggerlo. Battute a parte, il solo fatto che qualcuno stabilisca dall’alto quali debbano essere le <mie prime necessità, meriterebbe una pannocchia gigante nel culo. Se con un petardino dentro, tanto meglio.

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  2. dammi del novax gombloddista ma penso che non la stiano cercando semplicemente di farla fuori ma stiano cercando di farla sul soffitto.
    Quella sull’acquisto di beni, non di prima necessità, è una legge semplicemente inapplicabile. Come puoi provare che io senza GP sto comprando beni “non essenziali”? o mi controlli al volo alle casse o altrimenti la vedo ardua molto ardua dimostrare la colpevolezza. La classica “grida” di manzoniana memoria che, secondo loro, servirebbe a responsabilizzare ma che in realtà porta a due conseguenze spiacevoli.
    La prima è che fa apparire “insensate e vessatorie” anche le altre regole “sensate” fatte per il contenimento della pandemia, ad esempio le mascherine in situazioni di affollamento o l’evitare assembramenti. E le regole che si percepiscono “insensate e vessatorie” vengono violate non appena arriva l’occasione e ci sono ottime possibilità di farla franca. Roba vista con i limiti di velocità e i cartelli stradali. Se metti troppi cartelli a (espressione volgare) poi non stupirti se gli automobilisti considerino tutti i cartelli come se fossero messi a (espressione volgare)
    La seconda è che diventerà un boomerang; che succederà alla domanda: “ma perché negli altri paesi non ci son tutte queste restrinzioni eppure sono andati meglio di noi? non è che c’entri qualcosa la distruzione sistematica della sanità fatta da vent’anni a questa parte?”

    PS
    Ammnesty intenational ha “bacchettato” il governo italiano. Stranamente stavolta i suoi appelli son passati sotto silenzio. Forse perché non possono essere usati, dai “buoni bravi belli e accoglienti” come randello politico.

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    • Vorrei anche che mi spiegassero cosa cambia se uno passa due ore all’esselunga e esce con un carrello pieno di cibo rispetto allo stesso tizio che in cima al carrello di cibo ci appoggia un forno a microonde.

      Se non di rendere perfettamente evidente che a tutto serve il green pass tranne che a scaricare l’SSN “al collasso” (l’obiettivo era questo se non ricordo male).

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  3. Tutta questa immensa rottura di scatole per non voler (o poter politicamente) mettere sto benedetto obbligo vaccinale a tutti (che si abbia passato o meno la malattia). E poi che ognuno si faccia i propri conti in tasca.
    Dei tagli alla sanità siamo tutti d’accordo che sono stati scellerati ma si parla sempre di bilancio delle spese dello Stato. Tanto sono confidente che nel prossimo futuro non andrà meglio, anzi.

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      • Avrebbe il senso che dei beoti non si contagerebbero volontariamente per prendersi il GP (e ne conosco personalmente). E sono della stessa risma di quelli che ai figli non fanno fare i vaccini obbligatori. Ti pare che vadano incoraggiati con delle scappatoie?
        Nel mondo che vorrei la discussione con chi ha contratto la malattia sarebbe “mi spiace che tu l’abbia preso, spero sia asintomatico, ti ha dato fastidio?” e la risposta “No, per fortuna no, non ho avuto nulla. Avevo già prenotato la dose di richiamo del vaccino ma non ho fatto a tempo. Appena potrò in ogni caso me la farò.”
        Invece mi trovo a dover fare delle discussioni allucinanti e incazzandomi moltissimo con delle persone che in pratica sembrano dentro una puntata di X-Files con delle supercazzole dietrologiche da far paura.

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        • Anche a me piacerebbe tanto che la discussione fosse di questo tenore:
          -“Ciao, allora, ti sei ‘vaccinato’ ” ?
          -“Si”.
          -“Oh, bene”.

          oppure:

          -“Ciao, allora, ti sei ‘vaccinato’ ” ?
          -“No”.
          -“Oh, bene”.

          E poi, in entrambi i casi, dopo l’ “Oh, bene”, cominciare a parlare di cose serie, tipo la vita, l’universo e tutto quanto.

          Purtroppo il nostro è un mondo imperfetto, e i tuoi desideri, come i miei, rimarranno pienamente insoddisfatti.

          Facciamocene una ragione…

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        • Boh non riesco a rispondere sotto il tuo messaggio @2010fugadapolis e allora lo metto sotto il mio;
          il fatto è che se io sento ragionare in questa maniera delirante qualcuno, non è che passo a parlare dei massimi sistemi del mondo, mi ha già dimostrato che è ai livelli di una pianta grassa o del mio gatto. Può essere divertente parlare con il gatto ma non mi aspetto che risponda con senso compiuto e dopo un po’ lo considero anche piuttosto stupido. Quindi semplicemente non ci parlo più. Altrimenti per qualsiasi argomento mi metterei a ridere fortissimo o, se tengo (tenevo) a questa persona (come detto sopra) mi arrabbierei tantissimo per la mancanza totale di logica e buon senso (e prima sembrava averne).

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        • Mi pare che quello che uno fa con la propria salute non sia affare mio, né suo, né di nessun altro.

          Le persone non esistono per “salvare l’SSN”. È l’SSN che esiste per salvare le persone.

          Nessuno la obbliga a fare discussioni allucinanti né tantomeno ad incazzarsi moltissimo, l’evangelista è un mestieraccio ma non è obbligatorio.

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  4. Posso fare una battuta greve ?

    Ho il cazzo talmente a pezzi che sembra un camaleonte in una busta di Smarties.

    Ecco, l’ho fatta.

    Sheva: non è un’ impressione. Vax o no vax, SIAMO vittime di un regime. Che non si combatte non vaccinandosi, ma fottendosene e andando avanti a testa bassa. Tutto ciò che è irragionevole deve essere visto e trattato come tale.
    Io sono quasi contento che complichino così le cose: in questo modo si annacqua tutto e l’ assurdità diventa evidente anche ai più restii a vederla.

    Per la cronaca, questa mattina, all’ autogrill dove inizio ogni giornata con un caffè, c’erano due agenti della Stradale, su uno dei tavoli, che chiedevano i documenti (non il lasciapassare, proprio i documenti) a chiunque comprasse qualcosa. Ho potuto vedere quello che appariva sul tablet in dotazione quando hanno inserito i miei dati (mentre mi si raffreddava il caffè da asporto, che poi la banchista gentilmente mi ha rifatto gratis): conosco il software, quindi mi basta un’ occhiata allo schermo e so già cosa vedono loro. Prima riga, documento valido. Seconda riga, sfondo verde, nessuna restrizione, segnalazione, ordine di ricerca o cattura, incensurato. Terza riga, sfondo giallo: titolare di porto d’armi. Si è aggiunta una quarta, nel mio caso sfondo arancio: “non vaccinato”.

    Anche questa mi è toccato vedere.

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    • Stai scherzando? Lo stato vaccinale è un’informazione sanitaria, coperta dal massimo della privacy possibile.

      Se possiamo dimostrare che la polizia ha accesso libero a questa info, diventiamo ricchi

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      • @Giampaolo: non ci conterei, ne’ sul poterlo dimostrare (che in teoria sarebbe semplice, in pratica no), ne’ – nel caso – sul diventarci ricchi.
        Non hai idea di quante e quali informazioni siano disponibili su di noi con una semplice interrogazione allo SDI (che è il database interforze a disposizione di tutte le FdO). Un tempo era più complesso, dovevano chiedere per radio ed attendere la risposta. Oggi basta il tablet o il PC che hanno in macchina per avere tutto in tempo reale.
        Poi, se fosse veramente un’ informazione coperta da segreto, perchè il mio barista (che magari mi conosce da anni e sa come mi chiamo e dove abito) dovrebbe poterla conoscere ? Eppure così è, mentre magari non può sapere se sono tossicodipendente, o positivo all’ HIV, o se ho precedenti penali.
        Sempre a proposito di SDI e di informazioni da questo rilevabili, pensa che se pure hai casellario giudiziale e fedina penale perfettamente puliti, ma magari hai avuto denunce da parte di qualcuno, archiviate perchè il fatto non sussisteva, beh, risultano anche quelle. Paradossalmente, l’unica cosa che lo SDI non contiene, è il saldo del tuo conto in banca, ma a quello ci pensa l’agenzia delle entrate, che lo sa eccome. E’ solo che ancora non si sono collegati. Ma lo faranno.

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      • …aggiungo, lo “stato vaccinale” in se’ poteva essere segreto fin quando non si sapeva se il lasciapassare lo avevi a fronte di “vaccino”, guarigione, o “tampone”. Ora con il “SuperLasciapassareTurbo i.e. 24V e protossido d’azoto”, non è che c’è tanto da chiedersi se uno è “vaccinato” o no… potrebbe anche essere guarito, certo, ma lì conta la statistica. Se ce l’ hai, sei “vaccinato”. Diciamo con un buon 80% di probabilità. Sai che segreto… 🙂

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      • Secondo me (e scrivo “secondo me” solo perché per abitudine sento la necessità di verificare con i miei occhi quanto dico e questa volta non mi è possibile) la storia della quarta riga dedicata ai vaccini é del tutto inesatta.

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        • @Rasko: plaudo alla tua riserva ed alla tua coerenza. Per correttezza preciso che la dicitura esatta l’ ho solo estrapolata per logica (non essendo in grado per la posizione che avevo al momento di leggere il testo della riga). Conoscendo però l’esatta disposizione, l’ ordine ed i colori assegnati alle varie informazioni che appaiono su quel preciso tipo di sistema informativo, posso affermare con certezza che nel mio caso il responso fosse quello. Aggiungiamo che in quella sede ed in data odierna, del personale della Polizia di Stato (nella fattispecie appartenente al reparto della Polizia Stradale) non avrebbe avuto alcuna ragione logica, ne’ alcun interesse, di compiere un tale tipo di controllo sui clienti di un bar tabacchi come è quello di un Autogrill. Se il mio caffè non fosse stato “da asporto”, la cosa sarebbe andata avanti.

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    • Che siamo vittime di un regime, lo sto dicendo da 22 mesi.
      Quanto alle vaccinazioni, tutte quelle fatte, da quelle obbligatorie per l’infanzia a quelle fatte per scelta a quelle obbligatorie per viaggiare in certi Paesi, sono inserite nel database, e mi sembra non solo giusto, ma anche estremamente utile che lo siano, per sapere immediatamente come comportarsi con una persona che abbia avuto un incidente o qualche altro tipo di accidente e non sia in grado di comunicare, quando sia necessario sapere se è vaccinato per il tetano, o il colera o che so io. Io, per ogni evenienza, porto sempre con me un foglietto plastificato che ho compilato io con indicati gruppo sanguigno, allergie, farmaci che prendo, interventi chirurgici subiti, tutto ciò che può essere utile a salvarmi la pelle in caso di incidente o altro. Francamente non vedo perché non ci dovrebbe essere il vaccino per il covid. Avere questa informazione evita tra l’altro il rischio di finire come quella tizia, di cui ho parlato in un post, che aveva dichiarato di essere vaccinata, per cui, essendo relativamente giovane e senza altre patologie, nessuno si aspettava che la malattia evolvesse in maniera drammatica in tempi brevissimi.

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      • Una delle cose più belle di essere donatore di sangue (oltre naturalmente all’ intrinseca utilità sociale) è che ti rilasciano quel tesserino formato carta di credito con in bella vista gruppo ed Rh. Ce l’ho nel portafogli, nelle sue varie ed aggiornate versioni, sin dal 1985. Spero sempre che nel caso serva, la guardino e la tirino fuori prima di fottermi il portafogli con tutto quello che c’è dentro. E’ vero che ormai nel caso fanno un prelievino e lo sanno all’ istante, però in un momento storico dove gli ospedali finiscono i “tamponi”, vatti a fidare… Per me conta parecchio, perchè ho la sfiga di essere “donatore universale”, ma poter ricevere solo dal mio stesso gruppo.
        Colgo l’occasione per linkare il post di oggi, ringraziando in anticipo chi vorrà darci un’ occhiata. (Solo per Barbara: è uno di quelli “sicuri” 😉 se pure non vuoi frequentare tutta la casa, delle stanze per te ci sono sempre).

        https://2010fugadapolis.wordpress.com/2022/01/21/io-voglio-sapere/

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        • Ma io ho bisogno che si sappia anche a che cosa sono allergica, e che se mi somministrano un anticoagulante mi uccidono, e che se mi danno un sedativo divento isterica e molto molto aggressiva, e che col più blando dei tranquillanti sto talmente male da meditare il suicidio. E che si sappia per che cosa sono vaccinata e che cosa no.
          PS: non è questione di stanze, è questione di casa. Se apri il gas in cucina non è che il salotto sia immune solo perché è un’altra stanza.

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        • Ok, ok, chiaro tutto. Ovvio che il gruppo sanguigno non basta se ci sono altre raccomandazioni, ho la fortuna di non avere allergie o altri problemi simili conosciuti, quindi posso affidarmi al solo tesserino. Se pensi possa essere utile, ti suggerisco una cosa: credo tu abbia uno smartphone, che sia Android o iOS, è possibile usare un’ immagine di sfondo diversa a seconda se il telefono è bloccato o no. Potresti fare un’ immagine contenente i dati e le info necessarie, scaricarla sul telefono ed impostarla come schermata di blocco. In questo modo (sempre sperando non serva mai) chiunque prenda in mano il tuo telefono ed attivi lo schermo, anche senza bisogno di password o altre diavolerie, avrà subito sotto mano tutto quello che serve. Non dovrà nemmeno frugare più di tanto.
          Tanto ormai guardano prima il cellulare del portafogli…
          Quanto alla “casa”, chiaro anche quello. E’ un dispiacere per me non poterti ospitare, ma capisco perfettamente il senso, e non è un problema. Mi accontento di affacciarmi qua io, nella mia versione magari maleducata e scurrile, ma rispettosa (come sempre in casa d’altri).

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        • Non ho uno smartphone, e sono fermamente intenzionata a continuare a non averlo. Diciamo che sono nosmart: so che ho parecchio da perdere ma preferisco così perché i vantaggi sono di gran lunga superiori.

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  5. la bomba atomica io la sgancerei su Palazzo Chigi e sul Quirinale. Sono trivaccinato, ma non cambia. Questo è terrorismo psicologico. Una forma di perversione. La mummia tace e c’è chi la ringrazia per aver garantito il rispetto della Costituzione. Il Grande Fratello che ti guarda nella borsa della spesa…bah……

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