Doverosa premessa: il “dialogo” qua sotto riportato, che gira in rete a scopo edificante, è una patacca. Poi vi spiego perché, intanto leggete

È una patacca perché l’AVIS, come è spiegato qui (sì: io prima di pubblicare mi informo, verifico, controllo, perché a me non piace sentirmi dare della testa di cazzo e quindi, piuttosto che bannare chi mi dà della testa di cazzo, preferisco pensarci prima ed evitare di pubblicare puttanate talmente colossali da rendere inevitabile che qualcuno non resista all’impulso di darmi della testa di cazzo), contatta i volontari per telefono, e gli operatori incaricati delle telefonate hanno delle linee guida molto rigorose:
• “Buongiorno! Sono … dell’AVIS di … “
• “Sei disponibile per venire a donare il…(data)?”
• “Grazie per la tua disponibilità!”
• “Ti chiedo solo una cosa: hai goduto di buona salute dall’ultima donazione?”
• “Ti ricordi quali sono i criteri di idoneità per cui puoi donare?”
• “Ci sono degli impedimenti a questo proposito?”
• “Se non te li ricordi, non ti preoccupare te li riepilogo io: ci sono sospensioni per assunzione di farmaci, interventi o endoscopie, tatuaggi, vaccini o viaggi all’estero”
• “Inoltre, in caso di comparsa di febbre, dissenteria, vomito o altri malesseri il giorno della donazione o il giorno dopo, ti ricordo di avvisarci al numero …………………”.
UN ESEMPIO DI SCRIPT
• “Il giorno prima della donazione ricordati di osservare una dieta leggera e moderare l’uso di alcolici”
• “Ti chiamerò in ogni caso qualche giorno prima per ricordarti il tutto!”
• “Grazie ancora e ti aspettiamo nella sede di… il giorno …”
Niente di simile alla buffonata della chat, vero? E, tra l’altro, il logo di AVIS online è questo.

E notare che mentre nei dialoghi autentici, dopo avere fissato la data, si precisa che si richiamerà qualche giorno prima, qui si chiama sabato 12 per fissare a giovedì 17.
E dunque qualcuno ha fabbricato questa perla di dialogo a scopo, come dicevo, edificante, ossia per mostrare come si comporta un Uomo col senso della dignità, con la schiena dritta, per insegnare a tutti la strada giusta da percorrere (e infatti gli attestati di ammirazione non si contano), un po’ come le leggende di santa Maria Goretti e di Salvo D’Acquisto, in cui i personaggi, a differenza di questo farlocco, sono autentici, ma le leggende cucite loro addosso sono, appunto, leggende, costruite a scopo edificante. Con una differenza non del tutto trascurabile: lì la virtù della castità difesa fino alla morte e l’eroico sacrifico della propria vita per salvare altre vite, qui un infame pezzo di merda che per fare un dispettino allo stato non esita a sacrificare le vite di coloro che avrebbero bisogno di quel sangue. Evidentemente ogni tempo ha gli eroi che si merita.
barbara